Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2807508
Anno: 
2021
Abstract: 

Il Tremore Essenziale (TE) è un disordine del movimento comune ed eterogeneo, caratterizzato da tremore d'azione degli arti superiori con o senza il coinvolgimento di altri segmenti corporei, e da manifestazioni non-motorie (ad esempio deficit cognitivi e disturbi psichiatrici). Tuttavia, solo un numero limitato di studi ha indagato la progressione e l'evoluzione temporale delle manifestazioni cliniche del TE. Nel presente studio verranno arruolati 35 pazienti con diagnosi di TE, con l'obiettivo di descrivere come si modificano nel tempo le caratteristiche di questa patologia. Ciascun paziente verrà sottoposto a una valutazione dopo un intervallo di tempo medio di 36 mesi (T2) da una medesima valutazione già eseguita precedentemente (T1). Il tremore sarà valutato mediante scale cliniche standardizzate ed analisi cinematica del movimento; i pazienti verranno sottoposti inoltre a una batteria di test neuropsicologici per indagare eventuali deficit cognitivi e ad una intervista clinica strutturata per valutare i disturbi psichiatrici. Verranno inoltre effettuate analisi di sottogruppo e di correlazione per indagare eventuali fattori che influenzano il peggioramento clinico. Una descrizione clinica e cinematica della progressione nel tempo delle caratteristiche motorie e non motorie dei pazienti affetti da TE può fornire importanti informazioni sulla storia naturale di questa patologia, contribuire ad individuare fattori predittivi di un maggiore peggioramento delle manifestazioni cliniche del TE, fornire elementi utili alla discussione sull'attuale classificazione del tremore e contribuire alla comprensione dei meccanismi fisiopatologici alla base di questo comune disordine del movimento.

ERC: 
LS5_7
LS5_5
LS5_8
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_3587095
Innovatività: 

Nel presente lavoro verrà eseguita una valutazione dell'eterogeneità clinica e cinematica in pazienti affetti da TE con particolare attenzione all'influenza dei principali elementi clinici enfatizzati nella recente classificazione del tremore (Bhatia et al., 2019), ovvero le diverse condizioni di attivazione (tremore posturale, cinetico e a riposo) e i diversi segmenti del corpo affetti (arti superiori e/o capo e altri segmenti). Inoltre, sarà valutata l'eventuale presenza dei cosiddetti "soft-signs" (ad esempio bradicinesia, disturbi cognitivi e psichiatrici). Verranno quindi confrontati i dati raccolti ad una prima valutazione (basale) con quelli ottenuti a distanza di tre anni (follow-up). Finora sono stati condotti pochi studi longitudinali volti ad indagare l'evoluzione delle caratteristiche del TE nel tempo; i principali lavori sono incentrati sulle caratteristiche cliniche del tremore e hanno mostrato un aumento dell'intensità del tremore a carico degli arti superiori e un peggioramento della performance motoria (Louis et al., 2011; Louis et al., 2014), un aumento nel coinvolgimento del distretto cranico (Michalec et al., 2014), un peggioramento dell'equilibrio con un aumento del rischio di cadute (Dowd et al., 2020), un peggioramento della percezione del tremore da parte dei pazienti (Gutierrez et al., 2016), e un peggioramento delle funzioni cognitive nel tempo (Radler et al., 2021). Scarsa attenzione è stata posta alla descrizione oggettiva dell'evoluzione del tremore mediante tecniche di neurofisiologia; alcune evidenze hanno dimostrato una riduzione della frequenza del tremore all'aumentare della durata di malattia (Hellwig et al., 2009). Attualmente il presente studio rappresenterebbe la più completa valutazione longitudinale di pazienti con TE, con una descrizione da un punto di vista sia clinico che neurofisiologico dell'andamento nel tempo delle caratteristiche motorie e non motorie di questa patologia.
Le osservazioni che deriveranno dal presente studio potrebbero avere diverse implicazioni di carattere fisiopatologico e clinico.
Innanzitutto, la presente valutazione longitudinale potrà contribuire a una migliore caratterizzazione del decorso delle manifestazioni del TE. Da un punto di vista motorio, l'analisi delle caratteristiche cliniche e cinematiche dei pazienti potrà evidenziare modificazioni dell'intensità del tremore, della distribuzione corporea dello stesso, e la comparsa di altri segni che contribuiscono all'eterogeneità di questa patologia; la valutazione neurofisiologica potrà inoltre evidenziare eventuali alterazioni subcliniche non evidenti all'esame neurologico. Da un punto di vista cognitivo e psichiatrico, si potrà osservare se le note alterazioni associate al TE presentino anch'esse un carattere progressivo o si modifichino in termini qualitativi nel tempo. L'analisi di correlazione e dei sottogruppi permetterà inoltre di valutare eventuali fattori predittivi di progressione di malattia. Eventuali risultati potrebbero avere un importante risvolto clinico nella valutazione e nella gestione di pazienti con diversi fenotipi clinici, e fornire ai pazienti più adeguate informazioni sul decorso della malattia.
Il presente studio può fornire inoltre importanti spunti di discussione in tema di classificazione del tremore. La dimostrazione di modificazioni delle caratteristiche del TE e della comparsa di eventuali altri segni clinici nel tempo, con incremento dell'eterogeneità fenotipica del TE, potrebbe porre in discussione categorie diagnostiche attuali come il "TE-plus" ed aprire il dibattito per nuovi criteri classificativi.
Infine, i risultati del presente studio potrebbero avere implicazioni fisiopatologiche utili nella comprensione dei meccanismi alla base del TE. La descrizione dell'evoluzione temporale delle caratteristiche dei pazienti affetti da TE potrebbe infatti fornire informazioni sulla progressione dei meccanismi fisiopatologici sottostanti, e sulla eventuale eterogeneità dei circuiti neuronali coinvolti.
In conclusione, il nostro studio può fornire nuove informazioni sulle caratteristiche e sulla progressione nel tempo del tremore e di altri sintomi non motori nei pazienti affetti da TE. I nostri risultati potranno offrire spunti di discussione nel contesto dell'attuale sistema di classificazione del tremore, ed elementi per interpretare meglio i meccanismi fisiopatologici del tremore nel TE. L'impostazione dello studio sottolinea l'importanza di una caratterizzazione longitudinale dettagliata dei pazienti con TE.

Codice Bando: 
2807508

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