L'endometriosi è una malattia cronica, spesso responsabile di una sintomatologia dolorosa invalidante che può influenzare negativamente la qualità della vita (QoL) delle pazienti e comporta elevati costi sanitari e sociali. I sintomi più comuni sono dismenorrea, dolore pelvico cronico (DPC) e dispareunia profonda. Spesso il dolore è associato a sintomi intestinali e/o urinari e disfunzioni del pavimento pelvico, ma talvolta è un dolore diffuso. Il dolore non correla con estensione e sede della malattia e tende a recidivare dopo il trattamento. Il rapporto tra endometriosi e dolore non è chiaro. L'infiammazione, la formazione di aderenze, l'infiltrazione dei tessuti e dei nervi e la neoformazione di fibre nervose possono causare dolore ma non c'è una chiara correlazione. Nel DPC s'ipotizza che siano coinvolti il SNC e periferico ed intervengano processi di sensitizzazione centrale. Gli obiettivi di questo studio multidisciplinare sono: analizzare la presenza di anomalie posturali, del SNC e periferico e di meccanismi di sensitizzazione centrale nelle pazienti con DPC; analizzare l'impatto del dolore sulla QoL e sull'immagine corporea; identificare con la clinica e l'imaging gruppi di pazienti con caratteristiche simili che possano rispondere a trattamenti specifici; elaborare un algoritmo diagnostico per identificare tali sottogruppi. Verranno reclutate pazienti con endometriosi che saranno sottoposte ad accurata valutazione della sintomatologia dolorosa, del suo impatto sulla QoL e sulla percezione dell'immagine corporea attraverso questionari validati. Le disfunzioni del pavimento pelvico saranno valutate con visita fisioterapica. La RMN con DTI e trattografia analizzerà la presenza di anomalie nelle radici nervose sacrali mentre il Quantitative sensory testing (QST) e il CPM-Sense-Q valuteranno la presenza di sensitizzazione centrale. I dati ottenuti daranno informazioni utili per la comprensione della patogenesi del dolore e il management di queste pazienti.
Questo studio multidisciplinare fornirà una migliore conoscenza sulla prevalenza e l'impatto sulla QoL del DPC nelle pazienti con endometriosi, ma soprattutto sui meccanismi responsabili del DPC. Il nostro obiettivo sarà di ottenere dati sul ruolo delle fibre nervose e del SNC e periferico, fino ad ora ipotizzati ma non confermati, sulle disfunzioni associate del pavimento pelvico e sugli aspetti psicologici di queste pazienti. I risultati dello studio forniranno inoltre importanti informazioni sui metodi diagnostici più idonei a valutare il coinvolgimento dei diversi meccanismi patogenetici. L'obiettivo finale sarà di elaborare, sulla base dei dati ottenuti, un algoritmo diagnostico per identificare sottogruppi di pazienti con caratteristiche simili, suscettibili di trattamenti specifici. Sappiamo infatti che in circa il 50% dei casi il dolore recidiva dopo i trattamenti comunemente utilizzati, sia chirurgici che medici. Il coinvolgimento del sistema nervoso in queste pazienti è stato ipotizzato, ma i dati disponibili sono scarsi. Raramente sono state adottate tecniche diagnostiche di imaging o protocolli specifici per la valutazione del coinvolgimento delle fibre nervose e della presenza di meccanismi di sensitizzazione centrale in queste pazienti. I dati preliminari da noi ottenuti valutando le radici sacrali mediante MRI-DTI nelle donne con endometriosi con e senza dolore mostrano la presenza di alterazioni significative nelle donne con DPC. Tuttavia sono necessarie conferme. I dati disponibili sui processi di sensitizzazione centrale nelle donne con endometriosi sono scarsi, ma la presenza di questi meccanismi in pazienti con dolore cronico in altre localizzazioni del corpo suggerisce che fenomeni di sensitizzazione centrale possano essere presenti anche nelle donne con endometriosi. Non esistono dati sulle alterazioni dei processi di interocezione nelle donne con endometriosi. Una migliore conoscenza dei meccanismi patogenetici responsabili del dolore e la possibilità di diagnosticare e comprendere le diverse componenti patogenetiche, mediante un approccio multidisciplinare dovrebbe consentire di identificare sottogruppi di pazienti che potrebbero rispondere a trattamenti specifici con un controllo di lunga durata della sintomatologia dolorosa, migliorando così la qualità della vita e riducendo i costi personali e a carico del SSN.