Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1735596
Anno: 
2019
Abstract: 

La malattia di Alzheimer (AD) rappresenta la causa più comune di demenza. Spesso i pazienti affetti da AD nelle fasi precoci di malattia riportano disturbi visivi. In alcuni studi è stato mostrato come l'amiloide possa accumularsi a livello retinico, in maniera simile a come si deposita nel parenchima cerebrale. Lo studio mediante tomografia a coerenza ottica (OCT) consente di valutare in vivo i singoli strati della retina, mentre lo studio con angiografia con tomografia a coerenza ottica (Angio-OCT) permette di analizzare la microvascolatura dell'occhio, fornendo informazioni sulla retina superficiale e profonda e sulla vascolarizzazione coroidea.
Gli obiettivi del nostro progetto sono quelli di valutare in modo trasversale e longitudinale, nell'arco di 12 mesi, un gruppo di 50 soggetti con MCI o probabile malattia di Alzheimer in fase iniziale, precedentemente sottoposti a studio PET-amiloide con 18F-florbetapir e/o a rachicentesi diagnostica con dosaggio dei biomarcatori liquorali (Aß1-42, T-tau, P-tau), analizzando contestualmente un analogo campione di soggetti sani di pari età e sesso.
In particolare ci proponiamo di analizzare, mediante Angio-OCT, le caratteristiche della struttura vascolare retinica  nei pazienti con declino cognitivo lieve (MCI) e probabile AD in fase iniziale e nei soggetti sani di controllo. Inoltre, vogliamo indagare le correlazioni tra le caratteristiche neuropsicologiche dei soggetti con MCI e probabile AD in fase iniziale, i dati PET e/o la presenza di biomarcatori liquorali precedentemente acquisiti e la microvascolatura retinica all' Angio-OCT. Andremo poi ad osservare se esiste una relazione tra studio Angio-OCT e l'accumulo di Aß-amiloide nel cervello, utilizzando traccianti PET per l'amiloide  e/o analizzando i biomarcatori liquorali. Infine, valuteremo le modificazioni nel tempo delle caratteristiche dell' Angio-OCT rispetto al declino cognitivo, mediante follow up a 12 mesi.

ERC: 
LS5_7
LS5_5
SH4_4
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2247363
sb_cp_is_2217166
Innovatività: 

Lo studio della microvascolatura retinica mediante Angio-OCT, rende la retina una possibile fonte di biomarcatori vascolari, in una patologia come l' AD, in cui la componente vascolare sembra avere un ruolo di rilievo. I biomarcatori attualmente utilizzati nell'AD per valutare i cambiamenti vascolari sono limitati allo studio con risonanza magnetica (MRI). Nuovi biomarcatori vascolari, come lo studio della microvascolatura retinica tramite Angio-OCT, permetterebbero di comprendere meglio e misurare i cambiamenti vascolari nell' AD ed aumentare le conoscenze dei processi fisiopatologici che la sottendono.
Attualmente vi è urgente necessità di trovare un biomarcatore semplice, non invasivo e affidabile per l'AD, soprattutto nelle fasi precliniche ed iniziali di malattia. L'occhio, e specialmente la retina, possono fornire una risposta a questa necessità. La retina, infatti, è strettamente correlata al cervello, come si evince dall'origine embriologica condivisa e da somiglianze nella presenza di una barriera emato-retinica e di connessioni con le cellule gliali. L'Angio-OCT è uno strumento non invasivo e ad alta risoluzione in grado di valutare in vivo la micorvascolatura retinica che ha trovato un nuovo campo di applicazione nella malattie neurodegenerative. Poiché l'AD è una malattia caratterizzata anche da alterazioni vascolari, l'Angio-OCT può riflettere tali cambiamenti vascolari nella retina, rendendoli di interesse come potenziale nuovo e forse precoce biomarcatore per l'AD. Si è dimostrato che i problemi vascolari che portano all' AD sono associati ad una compromissione dei meccanismi di "clearance" dell'amiloide ed una conseguente alterazione della barriera emato-encefalica. Inoltre, nell'AD si osserva una riduzione della densità vascolare, dello spessore vascolare e del flusso ematico. Ciò suggerisce che la valutazione della vascolatura retinica possa svolgere un ruolo importante per il follow-up dell'AD grazie alla somiglianza tra la vascolarizzazione del cervello e della retina. Molti studi hanno già illustrato come esistano dei cambiamenti nella retina negli individui affetti da AD, compresa la riduzione dello spessore retinico e la presenza di cambiamenti vascolari. Tuttavia, solo pochi studi hanno esaminato la relazione tra spessore retinico, micovascolatura retinica e la valutazione neuropsicologica del deterioramento cognitivo, senza risultati conclusivi.
Quello che noi ci proponiamo è, non solo valutare la differenza nelle caratteristiche della microvascolatura retinica tra soggetti sani e pazienti con MCI o probabile AD in fase iniziale, ma anche andare ad analizzare la relazione tra la le caratteristiche della microvascolatura retinica, l'accumulo di Aß-amiloide e le caratteristiche cliniche e neuropsicologiche dei pazienti. Infine, ci proponiamo di valutare se l'Angio-OCT possa essere usato come strumento prognostico e di monitoraggio di progressione di malattia, effettuando un follow-up a dodici mesi nei pazienti con deterioramento cognitivo. In questo modo, con il nostro studio, ci andremmo ad inserire nel dibattito scientifico sul ruolo che l'Angio-OCT ha nell'AD, come strumento in grado di rilevare la malattia nelle fasi iniziali, monitorare la sua progressione e valutazione l'efficacia dei farmaci utilizzati per il suo trattamento.

Codice Bando: 
1735596

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