Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2535967
Anno: 
2021
Abstract: 

Già a partire dall'epoca romana, il ninfeo, che ha origine come elemento caratterizzante ville e giardini, era declinato in due principali forme: la grotta, ricavata in spelonche naturali o costruita in modo tale da assomigliarvi, e la frons scenae architettonica, totalmente artificiale. Quest'ultima tipologia è la più nota, grazie anche alla sopravvivenza di molteplici esempi, nonché la più studiata, e attinge a un linguaggio architettonico codificato, spesso teatrale, come da definizione. Il tipo a grotta, al contrario, è più vicino a quello che era il modello originale del ninfeo: una cavità naturale con acqua sorgiva, adibita al culto delle ninfe. La presente ricerca vuole indagare la ripresa del ninfeo a grotta nel panorama romano a partire dal Quattrocento, dopo una fase di abbandono coincidente con il Medioevo, sulla scorta della didascalica riscoperta dell'Antico, fino a esplorare le originali rielaborazioni tipiche del Manierismo. Trattandosi di un tema ampio e complesso, a uno studio tipologico più generale, basato sulla revisione della letteratura esistente, si affiancherà una selezione e l'approfondimento di un ristretto numero casi studio emblematici. L'obiettivo è quello di ricostruire il processo ideativo/progettuale dei ninfei a grotta e il loro inserimento nei contesti di ville e giardini di cui facevano parte. Se ne evidenzieranno i caratteri morfologici/formali, ma grande attenzione sarà dedicata anche ai materiali costitutivi e alle tecniche artistiche/costruttive. Lo studio delle fonti documentarie sarà, quindi, affiancato dall'analisi diretta dei manufatti. Inoltre, si propone di ampliare la trattazione includendo anche le varie e diverse fasi di trasformazione che i ninfei a grotta hanno subito nel corso del tempo; la ricostruzione degli eventuali cambi di destinazioni d'uso e le indagini sullo stato conservativo sono fondamentali per l'individuazione di corrette strategie conservative.

ERC: 
SH5_7
SH5_6
SH5_8
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_3204324
sb_cp_is_3199754
Innovatività: 

L'innovatività della ricerca che si propone è legata principalmente a due aspetti. Il primo è senz'altro l'occasione di poter porre finalmente al centro dell'attenzione una declinazione di un argomento fondamentale nella storia dell'architettura, come quello del ninfeo, finora non approfondita esclusivamente; ciò riguardo in particolare all'ambito romano, dove il ninfeo a grotta ha avuto la sua origine. In secondo luogo, come precedentemente illustrato, il lavoro sarà caratterizzato da un approccio integrato, in cui si andranno a utilizzare allo stesso tempo sia metodologie più affini alla storia sia prettamente inerenti al restauro dell'architettura, poiché solo tramite la ricerca storica basata sull'indagine delle fonti e sulla loro interpretazione critica, si può arrivare alla conoscenza profonda del monumento e alla ricostruzione delle sue fasi di vita; una volta acquisita tale conoscenza si potrà procedere alla formulazione delle più corrette strategie conservative, rispettose del monumento e del suo significato. Il fine ultimo dell'attività restaurativa è, infatti, da considerarsi quello della conservazione e trasmissione della complessità memorativa di cui l'opera è portatrice, che non può prescindere da un'approfondita ricerca sulle sue vicende storiche. L'individuazione di pochi selezionati casi studio permetterà il loro studio diretto e approfondito sotto molteplici aspetti (da quelli formali a quelli materiali, da quelli documentari a quelli costruttivi), con l'obiettivo di superare un approccio focalizzato su un solo punto di vista, quello formale/artistico, favorendo una maggior comprensione delle questioni legate alla tipologia del ninfeo a grotta, nonché la formulazione di indicazioni operative per la tutela e la valorizzazione delle testimonianze materiali che si conservano, in quanto il rischio di perderle è concreto e presente, data la natura particolare dei manufatti e soprattutto dei loro apparati decorativi.
Dunque, oltre al tentativo di colmare alcune delle lacune conoscitive in merito a un argomento affatto secondario della storia dell'architettura, la proposta di un approccio che preveda la commistione di conoscenze e competenze legate a vari campi della ricerca in ambito architettonico può creare le premesse per uno studio innovativo e originale, coerente con quelli che sono gli sviluppi più recenti dei metodi di indagine storiografica e la concezione moderna di restauro architettonico e che possa porsi come base per sviluppi futuri sia a livello storiografico che per quanto riguarda le metodologie del restauro.

Codice Bando: 
2535967

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