Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2490468
Anno: 
2021
Abstract: 

Il glioblastoma multiforme (GBM) continua ad essere il tumore cerebrale primitivo più aggressivo e comune. Attualmente la terapia si basa sulla resezione chirurgica del tumore, seguita da chemioterapia e radioterapia concomitante. La resezione chirurgica valutata quantitativamente come ¿extent of resection¿ (EOR) rappresenta la principale variabile dipendente che impatta sulla sopravvivenza. La resezione guidata dalla fluorescenza ha dimostrato un grande potenziale per massimizzare l'EOR in quanto permette l'identificazione intraoperatoria in tempo reale del tessuto tumorale residuo. La ricerca sperimentale e clinica ha dimostrato che le cellule del glioma precipitano con la rottura della barriera emato-encefalica (BBB), permettendo alla FS di extravasare nello spazio extracellulare attraverso queste rotture. Tale stravaso facilita la fluorescenza, rendendola presumibilmente un marcatore del percorso di infiltrazione del tumore nel cervello sano. Questo studio mira a quantificare l'esperienza soggettiva del chirurgo con l'uso di SF per la localizzazione e la rimozione del GBM , creando dei criteri oggettivi di capacità di fluorescenza e un sistema classificativo capace di guidare il chirurgo nella resezione di nidi cellulari neoplastici presenti al di fuori dell¿area non captante il contrasto, ottenendo una resezione chirurgica sovra-marginale sicura e completa.

ERC: 
LS7_7
LS4_6
LS7_3
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_3560036
Innovatività: 

Rispetto ai dati prognostici consolidati nel glioma come l'età del paziente, l'istologia del tumore, lo stato funzionale e i marcatori molecolari, l'estensione della resezione (EOR) è unica in quanto rappresenta una variabile modificabile con la quale il chirurgo ha la capacità di influenzare direttamente gli esiti clinici attraverso una resezione tumorale sicura e aggressiva.
Tuttavia, la natura infiltrativa dei gliomi, con la loro propensione alla dispersione microscopica attraverso il cervello e la materia bianca, presenta una sfida unica per ottenere una resezione completa. In particolare, le misurazioni volumetriche delle dimensioni del tumore, dell'EOR e del volume tumorale residuo post-operatorio sono tipicamente eseguite sulle regioni del tumore con contrasto senza misurare le regioni T2/FLAIR-iperintense.
Anche in presenza di una lesione radiologicamente ben definita dal mezzo di contrasto, la RMN convenzionale sottostima abitualmente l'estensione spaziale dei gliomi infiltranti. Le cellule tumorali si trovano fino a 20 mm oltre le anomalie di imaging, e in tutto l'emisfero coinvolto. Quando è possibile, la rimozione di un margine intorno al tumore visibile sulla RMN pesata con FLAIR, cioè una resezione sovramarginale, potrebbe ridurre la necessità di una terapia adiuvante e migliorare gli esiti nella EOR.
FS ha una buona capacità di accumulo nel tessuto tumorale e fornisce un contrasto distinto tra il tumore e il tessuto circostante ed è stato ritenuto utile per migliorarne la resezione.
L'analisi istopatologica di confronto può mostrare inoltre una possibile correlazione fra i dati clinici, di imaging intraoperatori e i dati molecolari potendo mostrare per esempio diversi gradi di cellularità nel tessuto fluorescente rispetto al tessuto non fluorescente, linea con le caratteristiche molecolari del GBM. E¿ stata infatti calcolata una sensibilità dell'80,8% e una specificità del 79,1% per la fluoresceina nei gliomi di alto grado.
Rispetto alla micro-chirurgia convenzionale a luce bianca, la chirurgia guidata dalla fluorescenza con FS può aumentare significativamente la GTR. Quando FS entra nelle cellule GBM, può essere visualizzato sotto un filtro fluorescente ed essere di grande ausilio nel trattamento del GBM.

Codice Bando: 
2490468

© Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma