Il progetto qui proposto ha come obiettivo principale la creazione di un catalogo fotografico e di analisi preliminari di tipo sperimentali dei siti d'arte rupestre valenciani (Spagna), nelle aree di Bicorp, Dos Aguas, Millares e Ayora. Il progetto rientra in uno studio più esteso che ha come oggetto la comprensione della tecnica di produzione dell¿arte post-paleolitica incisa e dipinta e di tipo mobiliare e rupestre nella zona della Comunità Valenciana (Spagna). L'archeologia sperimentale prevede la creazione in laboratorio di motivi artistici simili alle iconografie archeologiche in cui variano gli strumenti di lavoro, le gestualità e le posture utilizzate. Ne risulta che per ogni riproduzione artistica si avrà una replica sperimentale simile alle reali morfologie e una serie di tracce tecnologiche, con relazione singola strumento-traccia che servirà da confronto con il campione originale archeologico. Fondamentale risulta quindi una buona documentazione fotografica preliminare dei siti d'arte rupestre al fine di studiarne le tracce tecnologiche e di creare una loro replica in laboratorio. Lo studio è condotto attraverso il dottorato in co-tutela tra l'Università di Valencia (Spagna) a cui sono concesse le autorizzazione di indagine dei siti, l'Università di Roma "La Sapienza" nella quale di svolgeranno le analisi di archeologia sperimentale e la collaborazione con il progetto del CNRS-Mission Interdisciplinarité dal titolo "La matière colorante prehistorique: sources, trasformation et utilisation lors du Neolithique de la faç¿ade Mediterranéenne iberiche" (MACOPREH) del laboratorio TRACES UMR 5608 del Centre National de la Recherche Scientifiche (CNRS) del Université de Toulouse II-Jean Jaurès (Francia) che attualmente sta conducendo le indagini archeometriche sui pigmenti dei siti d'arte rupestre inseriti nel progetto dove è prevista un'istanza di due mesi al fine di acquisire le informazioni necessarie per la riproduzione in laboratorio dei dipinti. ¿
Nell'ambito del arte post-paleolitica spagnola e in particolare nell'area della comunità valenciana lo studio delle espressioni artistiche è stato affrontato finora attraverso un approccio per lo più estetico e stilistico per quanto riguarda l'arte rupestre dipinta e una quasi totale assenza di dati per gli elementi di arte mobiliare incisa che rientrano nello stile Geometrico-Lineare. L'arte rupestre dipinta è stata indagata attraverso una valutazione estetica degli elementi figurativi e, attraverso peculiarità appartenenti ad essi, si è passati alla differenziazione di tre stili artistici: Macroschematico (iconografie di grandi dimensioni, stilizzate con soggetti tendenzialmente geometrici, zoomorfi e antropomorfi), Schematico ( soggetti stilizzati che riproducono figure geometriche zoomorfe, antropomorfe e rare scene di vita quotidiana), Levantino (soggetti naturalistici che riproducono scene di vita quotidiana con presenza talvolta di figure stilizzate e geometriche). Questo tipo di approccio non ha permesso però di evidenziare differenze nette tra gli stili che consentono, per ogni sito d'arte, di procedere con una valutazione soggetto artistico-stile di riferimento. Se ne deduce che anche un approccio cronologico risulta di difficile valutazione data l'assenza di cronologie assolute dei siti. Si è tentato infatti di effettuare un'analisi delle sovrapposizioni delle iconografie presenti nei siti d'arte rupestre, con il fine di valutare la sequenza temporale delle immagini riferite ai diversi stili artistici e desumere una loro cronologia relativa. L'assenza di una netta differenziazione di esse ha generato molte volte dubbi in tal senso, talvolta, ad esempio, elementi corrispondenti allo stile Macroschematico si trovano al di sotto di iconografie riferite ad espressioni Schematiche, desumendo che il Macroschematico è più antico dello stile Schematico, e altre volte il contrario. La ricerca qui proposta si pone come contributo alla distinzione tra stili tentando di distinguere o assimilare le modalità di creazione degli elementi iconografici che li caratterizzano. Per l'arte mobiliare incisa di stile Lineare-Geometrico, seppur risulta chiara la cronologia in quanto gli elementi sono stati ritrovati in un unico contesto, il sito di Cueva de la Cocina, ( Dos Aguas, Valencia) all'interno del livello Mesolitico, vi è un'assenza totale di studi approfonditi su di essi. Si tratta di placchette in pietra calcarea di dimensioni variabili con motivi geometrici incisi e che in ambito spagnolo risultano un unicum. In questa ricerca si sta tentando un loro studio sperimentale con lo scopo di comprendere la catena operativa che ha portato alla loro creazione e di presentare la collezione archeologica a livello accademico. Il progetto quindi, sia nell'arte rupestre dipinta che nell'arte incisa mobiliare, si pone come contributo agli studi finora condotti, al fine di approfondire e arricchire la conoscenza sulle espressioni artistiche post-paleolitiche.