I disturbi mentali stanno acquisendo sempre maggiore rilevanza a livello nazionale e nel mondo. Tra questi, la depressione è una delle principali cause di disabilità a livello mondiale. Nonostante l'elevato numero di farmaci oggi disponibili, un numero elevato di pazienti non raggiunge la remissione completa della sintomatologia. Per questi casi vengono utilizzate strategie farmacologiche alternative come per esempio terapie di neuromodulazione (cioè una stimolazione transcranica elettrica o magnetica) per alterare localmente l'attività cerebrale.
Studi condotti con tecniche di risonanza magnetica funzionale a riposo (resting-state fMRI) hanno evidenziato la presenza di network funzionali presenti nei cervelli di individui sani che non coincidono con i network funzionali trovati nei pazienti con disturbi mentali. Alterazioni nei livelli dei metaboliti cerebrali sono inoltre state trovate con spettroscopia di risonanza magnetica localizzata in vivo (MRS) nei pazienti affetti da disturbi neuropsichiatrici, inclusa la depressione. Queste alterazioni sono risultate sensibili a trattamenti con neuromodulazione.
Questo studio si propone di valutare con tecniche di resting-state fMRI e MRS gli effetti neurobiologici indotti da protocolli di stimolazione transcranica ripetitiva (rTMS) accelerati in modelli animali di depressione resistente (TRD) al trattamento. In particolare, si studieranno i cambiamenti di connettività funzionale a riposo (resting-state fMRI) e le alterazioni dei neurometaboliti (MRS) indotti dall'applicazione di un protocollo di neuromodulazione accelerato in un modello di depressione resistente al trattamento nel ratto su un sistema MRI preclinico operante a 7T.
Questo studio consente di acquisire nuove conoscenze sulla depressione e può contribuire al miglioramento della diagnosi sull'uomo e alla prevenzione e cura delle malattie psichiatriche con importanti ricadute sul nostro Sistema Sanitario Nazionale.
Il seguente progetto rientra nel percorso di un dottorato industriale vinto dal proponente tramite un concorso pubblico, nello specifico si tratta di un dottorato industriale ad alto contenuto innovativo oggetto di uno specifico finanziamento della regione Lazio che ha approvato un progetto congiunto tra l'Università degli Studi di ROMA "La Sapienza" e l'Istituto Superiore di Sanità - ISS al fine di promuovere e ampliare la collaborazione tra il sistema della ricerca ed innovazione regionale ed il mondo delle imprese del Lazio.
In questo contesto innovativo risulta quindi essere estremamente importante la ricerca di biomarcatori di diagnosi e di risposta a terapie innovative (quali la neuromodulazione) in un modello di depressione nel ratto. Infatti la caratterizzazione dei disturbi psichiatrici mediante connettività funzionale e spettroscopia può consentire una migliore stratificazione dei pazienti e un trattamento personalizzato con conseguente miglioramento del controllo dei sintomi. I biomarcatori precoci di risposta alle terapie consentono di intervenire in modo mirato ed efficace evitando al paziente cure inutili. Questo studio, quindi, amplia le nostre conoscenze sulla depressione e può contribuire al miglioramento della diagnosi sull'uomo e alla prevenzione e cura delle malattie psichiatriche con importanti ricadute sul nostro Sistema Sanitario Nazionale.