Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1704392
Anno: 
2019
Abstract: 

La crescente frequenza e gravità dei disastri naturali provoca notevoli perdite e danni al patrimonio architettonico e territoriale in tutto il mondo. Tra queste calamità i terremoti sono i più temuti per la salvaguardia degli insediamenti umani e una sfida per le discipline indirizzate alla progettazione di città e territori. Gli aspetti descrittivi di un contesto urbanizzato sono molteplici, difficilmente gestibili in un'unica piattaforma digitale, ancor più difficile se ci si riferisce ad un contesto colpito dal terremoto per il quale si voglia programmare una ricostruzione o, non più semplice, per il quale si voglia fare prevenzione. Le difficoltà di gestione tra contenuto eterogeneo e unico contenitore possono essere attenuate ricorrendo a matrici geometriche elementari e relazioni tra le parti, come metodologia per classificare gli elementi che compongono uno spazio urbano. Gli elementi, aggregati urbani o singoli edifici, se pur diversi possono essere ricondotti a matrici elementari, parametrizzati e caratterizzati per forma e per informazione. Un simile approccio alla modellazione consente di generare la forma attraverso una sequenza ordinata di istruzioni, codificabili e trasferibili al computer attraverso algoritmi che, a partire da alcuni parametri di input, consentono di giungere ad modello informato di output. La modellazione tramite VPL (Visual Programming Language) è una delle nuove frontiere dei processi interoperabili BIM, i quali si prefigurano l'ambizioso obiettivo di massimizzare l'interoperabilità tra figure professionali e software puntando ad una totale integrabilità tra dati eterogenei. L'utilizzo di queste procedure nell'ambito del costruito storico colpito da terremoto è oggetto di questa ricerca e fonda la sua ragion d'essere nell'opportunità di caratterizzare il modello, unico database, contenitore di informazioni provenienti da diversi ambiti disciplinari (ricerche archivistiche e bibliografiche, rilievo, indagini geologiche, etc).

ERC: 
SH5_12
SH5_8
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2153266
Innovatività: 

Con "modellazione associativo-generativa" si definisce la capacità degli algoritmi di descrivere relazioni complesse generando geometrie reciprocamente legate. Questo approccio è indiscutibilmente innovativo in quanto mette al centro del processo di definizione del modello l'utente e non più il software. L'innovazione dei software parametrici algoritmici sta nell'aver tradotto la sintassi della programmazione in un'interfaccia visuale - visual programming: il sistema dei legami parametrici che organizza le differenziazioni di un modello tridimensionale può essere configurato e manipolato esclusivamente attraverso un diagramma, infatti graficamente l'algoritmo si riduce nel collegamento tra nodi. La forma non è più ottenuta secondo la logica additiva tipica dei CAD o la manipolazione dei modellatori 3D, ma è generata attraverso la sequenza ordinata di istruzioni. Dunque questi software sono editor di algoritmi visuali che consentono di controllare una complessità formale attraverso una logica ordinata di deformazione della materia. Quello che accade per i software di progettazione parametrica è la sovrapposizione, la coincidenza dello strumento tecnico e del sistema di indagine e sperimentazione teorica. Una volta eseguita la scrittura algoritmica generale e quindi identificate le logiche di aggregazione di fabbricati edilizi che definiscono un borgo insieme al loro contesto ambientale, questa potrà essere particolareggiata e adattata ad ogni singolo caso studio immettendo nel flusso di informazione - il diagramma - dei parametri di input specifici per ognuno così da ottenere altrettanti modelli di output. La ricerca pertanto si pone l'obiettivo dell'interpretazione delle caratteristiche fondanti di un insediamento urbano attraverso un modello tridimensionale digitale BIM che funga da unico contenitore di informazioni eterogenee. L'efficacia della modellazione generativa sta nel descrivere il processo risolutivo della complessità delle relazioni tra le parti, dalla grande alla piccola scala (territoriale, urbana, architettonica), attraverso la scomposizione del modello in un numero finito di passaggi. Mediante l'elaborazione del flusso informativo in entrata e in uscita, il modello generico ha la possibilità di caratterizzarsi in funzione dei quadro conoscitivo iniziale (dati in input). La digitalizzazione dell'architettura costruita e, più nello specifico, dei processi per la conservazione, manutenzione, restauro e recupero è una strada ormai condivisa nel settore dell'edilizia a livello comunitario. Inoltre, proprio perché il metodo si fonda su un'impostazione prima di tutto generale con la scrittura dell'algoritmo, e poi particolare con la variazione parametrica, si avrebbe una accelerazione della redazione del modello tridimensionale dello specifico caso studio avendo già una base univocamente definita, a partire dalla fase di rilievo, durante la quale potrebbe interessare l'acquisizione solo dei parametri a servizio dell'algoritmo, snellendo dunque il peso dei files di dati registrati, i tempi e i costi.

Codice Bando: 
1704392

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