Anno: 
2018
Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1017373
Abstract: 

La ricerca ha l'OBIETTIVO PRIMARIO di: a) RAFFORZARE LA CONOSCENZA TEORICA E PRATICA SUI NESSI TRA DEGRADO URBANO, DISAGIO SOCIO ECONOMICO e POSSIBILITA' DI ACCESSO ALLA RICCHEZZA COMUNE; e b) INDIVIDUARE STRATEGIE INNOVATIVE (da sperimentare successivamente) per CONTESTI URBANI FORTEMENTE DEGRADATI.
Questa ricerca si propone, infatti, come INDISPENSABILE STEP di un percorso mirato a costruire conoscenze condivise e RAFFORZARE LE RETI DI SCAMBIO INTERNAZIONALE PER poter meglio COMPETERE NELL'ELABORAZIONE DI proposte di futuri e più complessi PROGETTI EUROPEI (OBIETTIVO SECONDARIO) come LIFE, Horizon2020, UIA-Urban Innovative Action, etc., che offrono poi risorse adeguate anche per la concreta sperimentazione e trasformazione di aree urbane fortemente degradate.
Nello specifico, quindi, LA presente RICERCA SI CONCENTRERÀ su:
- RICOGNIZIONE E APPROFONDIMENTO DI CONDIZIONI CRITICHE per come considerate dalla LETTERATURA e dalle SPERIMENTAZIONI condotte a livello locale e nazionale;
- SVILUPPO DI INDIRIZZI DI AZIONE MIRATI ALLA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO-ARTISTICO E AMBIENTALE in aree urbane degradate dal punto di vista socio-economico e dello sviluppo locale del territorio.
In questo quadro, SI APPROFONDIRÀ IL CASO DI STUDIO di una parte del V MUNICIPIO DELLA CITTÀ DI ROMA cercando di CAPIRE COME SIA POSSIBILE INCIDERE SULLA QUALITÀ DELL'AMBIENTE URBANO mirando al CONTRASTO, ALLO STESSO TEMPO, DELLE DISEGUAGLIANZE SOCIALI proprio attraverso la valorizzazione del consistente patrimonio storico-ambientale, oggi sottostimato, sotto utilizzato e fortemente degradato. La ricerca servirà, quindi, a costruire conoscenza scientifica teorica e applicativa ma, anche, conoscenza situata, utile a mettere a punto la candidatura per un finanziamento che renda possibile poi realizzare concreti interventi di trasformazione. In questo senso si tratta di una ricerca scientifica che piega verso la terza missione coinvolgendo direttamente i referenti V del Municipio.

ERC: 
SH1_2
SH1_3
Innovatività: 

L'INNOVATIVITÀ della ricerca è nei CONTENUTI e nel METODO. Nei CONTENUTI, GLI ELEMENTI DI INNOVAZIONE di questo progetto di ricerca SI COLLOCANO: a) NELLA COSTRUZIONE DI CONOSCENZA RELATIVA AL RAPPORTO TRA PROGRESSIVA ESCLUSIONE E IMPOVERIMENTO delle condizioni di vita ALLA SCALA URBANA E possibilità di ACCESSO ALLA RICCHEZZA COMUNE; b) NELLA FORMULAZIONE DI CONCRETI INDIRIZZI UTILI AL CONTRASTO dell'agenda urbana neoliberale, come sostenuto, tra gli altri, da Harvey 2005, Brenner & Theodore, 2002, che prevede la privatizzazione e la conseguente ESCLUSIONE DALL'ACCESSO E DAL GODIMENTO DI TALI BENI.
Si tratta quindi di un PERCORSO SPERIMENTALE ANCHE NEL METODO di trasposizione nel contesto urbano di rilevanti concetti teorici in maniera operativa provando a: 1. interpretare la città come una piattaforma per la condivisione di beni patrimoniali e ambientali che chiedono, allo stesso tempo, di essere tutelati e valorizzati ma anche di essere messe più efficacemente a disposizione dei cittadini meno abbienti; 2. individuare mirate strategie di gestione e produzione di valore (Iaione et al., 2017, Ramos 2016, Stavrides 2016) in grado di rilanciare la qualità dei contesti socio-economicamente depressi, impoveriti e, quindi, disagiati.
In particolare, OCCUPANDOSI DELLA RICCHEZZA COMUNE NELLE CITTÀ, il progetto nella sua fase operativa cerca di abbandonare la visione che siano unicamente le amministrazioni a poter fornire le indicazioni di gestione dando SPAZIO A STRUMENTI E PRATICHE più COLLABORATIVI che consentano ai cittadini di CONTRIBUIRE ATTIVAMENTE NEL RENDERE ACCESSIBILI TALI RISORSE, attraverso strategie di governance fluida (Certomà&Notteboom, 2017) tra diversi attori, tra cui autorità pubbliche, organizzazioni della società civile, istituzioni di conoscenza, imprese e cittadini.
Inoltre, la ricerca si concentra sul NODO DELL'ESISTENZA DI UNA RELAZIONE TRA DISUGUAGLIANZE SOCIALI E DISUGUAGLIANZE AMBIENTALI, CHE FINO AD OGGI È STATO POCO INDAGATO. Quello da cui si parte è la profonda consapevolezza nel fatto che l'ambiente urbano, lo spazio abitato e i processi ecologici, che ne determinano la salubrità e la vivibilità, costituiscono un vettore diretto di produzione di disuguaglianza socio-economico. Nello spazio urbano e attraverso di esso si possono produrre processi di segregazione o auto-segregazione, esclusione o inclusione, processi di diaspora, di displacement, di fuga, di selezione sociale diretta e indiretta. Nello spazio si strutturano, infatti, le forme della ricchezza e del benessere sociale, come anche quelle della povertà, della conflittualità, della disgregazione e del malessere sociale (Lefebvre, 1991; Harvey, 1973, Soja 2010). In forme diverse, ma altrettanto significative, intervengono sulla qualità della vita e sulla salute dei cittadini, fenomeni di inquinamento (atmosferico, acustico, idrico), così come EFFETTI DIRETTI E INDIRETTI delle isole di calore e della gestione dei rifiuti CHE DEVONO ESSERE FINALMENTE CONSIDERATI ALL¿INTERNO DEGLI STRUMENTI DI INTERVENTO IN MANIERA ATTENTA. Per questa ragione, partendo dall'analisi degli spazi urbani con riferimento ai processi ecologici che li attraversano e individuando le configurazioni ambientali, sociali e culturali che li caratterizzano, LA PARTE DELLA RICERCA CONCENTRATA SUL CASO STUDIO IDENTIFICA PRIMA DI TUTTO LA LORO RILEVANZA NELLA DETERMINAZIONE DEGLI ELEMENTI DISCRIMINANTI CHE CREANO DIFFERENZE CHE SPESSO GENERANO DISUGUAGLIANZE E CONDUCONO A VERE E PROPRIE FORME DI INGIUSTIZIA SOCIALE, tenendo anche conto dell'allocazione ineguale di risorse nello spazio.

Codice Bando: 
1017373

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