Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2497473
Anno: 
2021
Abstract: 

Quello della secessione è uno dei temi classici del diritto costituzionale. Per anni, la dottrina ha dibattuto sull'esistenza di un diritto a secedere da parte dei territori di un ordinamento statale.
I diversi orientamenti hanno subito importanti evoluzioni nel corso del tempo, basandosi sulle indicazioni che le varie prassi hanno fornito, finendo con il confluire - sebbene con differenze persistenti tra le diverse discipline - nel riconoscimento diffuso di un "duty to negotiate", ossia della procedimentalizzazione giuridica di un fenomeno prima considerato eminentemente politico.
Diversi fattori hanno recentemente determinato un prepotente ritorno di attualità del tema della frammentazione territoriale e della separazione tra ordinamenti: la globalizzazione ha ridimensionato l'importanza dei confini degli Stati e ha spinto i territori ad affacciarsi ai mercati internazionali in prima persona, trasformando lo Stato di appartenenza da fattore di protezione a ostacolo allo sviluppo locale.
Le spinte indipendentiste, che sembravano ormai normalizzate, hanno così ricevuto un nuovo slancio negli ultimi dieci anni (Brexit, Scozia, Irlanda del Nord, Catalogna, Ucraina, solo per rimanere in Europa), e sono entrate in stallo per effetto di un'emergenza sanitaria mondiale dalla quale bisogna valutare se ne usciranno indebolite o rinvigorite.
L'obiettivo di questa ricerca è indagare le nuove tendenze in materia di secessione in modo da poter individuare gli strumenti giuridici atti ad evitare la deflagrazione delle situazioni e far sì che le conquiste degli ultimi vent'anni non siano vanificate.
L'approccio è transdisciplinare: l'analisi giuridica è articolata in modo da poter studiare il fenomeno dalle diverse prospettive del diritto costituzionale, comparato, europeo e internazionale. Tale analisi verrà condotta in sinergia con discipline scientifiche esterne all'area giuridica, quali le scienze storiche, le relazioni internazionali e la geografia economico politica.

ERC: 
SH2_4
SH2_1
SH2_5
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_3584217
sb_cp_is_3159319
sb_cp_is_3149306
sb_cp_is_3149319
sb_cp_is_3554774
sb_cp_es_467898
sb_cp_es_467899
sb_cp_es_467900
sb_cp_es_467897
Innovatività: 

Dato lo stato dell'arte, così come descritto nel punto precedente, è evidente come i temi della secessione come fatto politico e del diritto alla secessione come fenomeno giuridico siano stati entrambi oggetto di studio tradizionale delle diverse discipline scientifiche che li hanno affrontati secondo la propria peculiare prospettiva.
Da sempre, dunque, la secessione costituisce un fatto che merita necessariamente analisi approfondite volte a comprendere la natura e le implicazioni di un fenomeno dirompente. La storia delle relazioni internazionali ne valuta l'impatto in termini di conseguenze politiche ed equilibri regionali; la geografia economico politica integra dette valutazioni declinandole alla luce dei fattori geografici che condizionano le dinamiche politiche; la scienza giuridica ne studia gli aspetti procedurali nel tentativo di individuare paradigmi capaci di fornire modelli normativi validi.
Anche nell'ambito delle stesse scienze giuridiche, le diverse discipline hanno guardato alla separazione tra ordinamenti ponendo l'attenzione su aspetti diversi: l'emergere di un potere costituente, il diritto all'autodeterminazione, le peculiarità di un singolo ordinamento, la stabilità di un sistema sovranazionale.
Il carattere innovativo che questa ricerca si propone sta nel superare l'approccio multidisciplinare, analizzando il tema in uno spirito transdisciplinare, sfruttando le diverse competenze, combinandole in un insieme coerente che consenta di guardare in maniera unitaria al territorio e al fenomeno della secessione, al di là delle diverse prospettive disciplinari.
In questo senso, il progetto intende integrare lo stato dell'arte con uno studio sistematico, capace, come detto, di superare i diversi approcci settoriali e allo stesso tempo di costituire un avanzamento della conoscenza per tutte le discipline coinvolte.
Peraltro, come evidenziato nell'inquadramento della ricerca, le rinnovate spinte centrifughe che si stanno manifestando su scala globale e i diversi strumenti giuridici (con il sempre più insistente ricorso alla democrazia diretta) più o meno legittimi che si è tentato di utilizzare in alcune esperienze costituzionali rendono necessario un aggiornamento dello stato dell'arte che tenga conto dei più recenti sviluppi, e consenta di comprendere la rinnovata centralità del territorio nelle dinamiche politiche in essere.
Il "territorio", infatti, è stato elemento di rilievo e continuo oggetto di contesa durante i lunghi periodi della storia caratterizzati dal primato dello Stato-Nazione. Tale elemento aveva visto mutare la propria natura già nel secondo dopoguerra per poi vedersi quasi del tutto svuotato della propria importanza con l'affermarsi della globalizzazione, che ha sostituito i vecchi confini fisici con "reti" e "supply chains" (P. KHANNA, Connectography, 2016). Ciò nonostante (o proprio in ragione di ciò), come illustrato nell'inquadramento della ricerca, le contese territoriali - sotto forma di istanze autonomistiche - sono tornate prepotentemente al centro della politica internazionale e del dibattito costituzionale, e lo hanno fatto in un modo nuovo, in un contesto nuovo, su diverse basi e con diversi strumenti: tutti elementi che necessitano di una rinnovata e approfondita analisi, che questa ricerca si propone di portare avanti utilizzando strumenti transdisciplinari capaci di intercettare, utilizzando un approccio diverso, tutti gli elementi di diversità e novità qui descritti.

Codice Bando: 
2497473

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