Anno: 
2018
Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1040282
Abstract: 

La sostenibilità del turismo nelle località costiere è un tema di indagine importante. Lo è perché il turismo, per sua natura, tende a "consumare" le risorse locali piuttosto che a preservarle per gli utenti futuri. Il progetto di ricerca intende indagare: a. su alcune località costiere di paesi Ue del Mediterraneo, circa il possesso/controllo di beni "turistici" e risorse locali; b. sui vincoli che le comunità locali possono porre all'uso delle risorse per promuovere lo sviluppo economico e sociale senza comprometterne la capacità di soddisfare i bisogni delle generazioni future; c. sulle forme e gli strumenti di pianificazione territoriale e governo locale dell'offerta turistica più adatti a promuovere e condividere lo sviluppo sostenibile dei territori costieri, in molti casi, tra l'altro, già fortemente urbanizzati.
Il progetto di ricerca considera questi ed ulteriori aspetti problematici (ad es. il rischio climate change), secondo una prospettiva di lavoro interdisciplinare (pianificazione territoriale, economia, geografia, diritto), internazionale (col coinvolgimento, in primis, di UPO, università spagnola di Siviglia), e aperta alle competenze del Mibact in tema di tutela e valorizzazione dei beni culturali (e quindi turistici), paesaggio compreso.
Principale finalità è indagare approcci, modalità di confronto e decisione tra attori di governo, attori sociali, attori economici e competenze tecniche presenti nei territori costieri, nel perseguire una maggiore sostenibilità del turismo in quelle aree. L'ipotesi che si intende verificare è che per elevarne il livello ed estenderne la portata sia necessario: 1. verificare la reale efficacia, oggi, degli strumenti di governo e pianificazione tradizionali; 2. considerare le forme emergenti di governance e pianificazione territoriale proprie dell'approccio strategico-contrattuale, tra cui specificamente i cosiddetti Contratti di Costa (anche sotto il profilo giuridico della fattibilità amministrativa).

ERC: 
SH2_10
SH2_6
Innovatività: 

Nel nostro paese assistiamo al costante depauperamento della qualità dell'ambiente costiero, più o meno urbanizzato, compresi spazi e siti turistici anche di grande importanza (Venezia ne è il caso emblematico): le attività turistiche si sommano a quelle dovute all'urbanizzazione più o meno intensa dei territori di costa; spesso questi territori sono attraversati da infrastrutture e flussi ad alto impatto; mediamente il turismo si concentra in spazi e in periodi di tempo limitati; e, in prospettiva, i territori costieri sono a maggior rischio di effetti dannosi dovuti al climate change. È necessario, dunque, darsi strumenti più efficaci per perseguire obiettivi di sostenibilità, a partire da una più estesa consapevolezza.

Per quanto si è detto, i principali aspetti di innovazione della ricerca riguardano due tipi di questioni: 1) alcune situazioni di criticità, in atto o potenziali, presenti nel turismo costiero; 2) le forme e gli strumenti con cui cercare di affrontarle efficacemente.
Le questioni che presentano esplicite criticità e richiedono più innovazione sono: 1)a la necessità di riqualificare i siti o le destinazioni turistiche mature, e di destagionalizzare domanda e offerta; 1)b la necessità di de-concentrare ed ampliare l'offerta turistica territoriale; 1)c l'interfaccia turismo-clima-ambiente.
Quanto alle forme e agli strumenti con cui affrontarle, sia in termini di ricognizione e conoscenza che di intervento, sono due le principali linee di innovazione: 2)a una maggiore integrazione sia tra diverse discipline e competenze che tra strumenti operativi; 2)b un approccio che faccia leva su consapevolezza dei problemi e condivisione degli obiettivi, in breve un approccio strategico e di comunità, anche sperimentando le forme contrattuali cui già si è fatto cenno. Questo potrebbe valere anche per la tutela ambientale e paesaggistica, tenendo presenti innovazioni relativamente recenti (procedure di valutazione) o in itinere, come l'auspicabile débat public in occasione di decisioni di intervento rilevanti. Più in generale, nella tutela e valorizzazione del patrimonio di beni ambientali, paesaggistici e storico-culturali, si avverte la necessità di verificare se non sia possibile migliorare l'efficacia di approcci e strumenti oggi in essere.

1)a sul riordino e la riqualificazione di siti o destinazioni turistiche mature
Sono presenti anche nel nostro paese iter di pianificazione e intervento volti a riordinare l'assetto esistente in ambiti sub-regionali o locali fortemente interessati dal turismo, che si prestano bene a verificare la portata delle innovazioni in corso. Esperienze significative sono il Piano Paesaggistico della Regione Puglia, compresa la Valorizzazione e riqualificazione integrata dei paesaggi costieri; il Piano Paesaggistico della Regione Toscana; il Parco del mare del Comune di Rimini, pur con diverse criticità, espressione significativa, almeno nominalmente, della Pianificazione Strategica «quale strumento per la governance di società complesse fondato sulla metodologia dell'approccio integrato ai temi della città».

1)b sul de-concentrare ed ampliare l'offerta turistica territoriale
Già nelle esperienze appena indicate sono presenti ipotesi di pianificazione finalizzate a differenziare e a diffondere sul territorio l'offerta turistica, perseguendo un certo riequilibrio e un'apprezzabile destagionalizzazione dei flussi e il decongestionamento delle mete turistiche più mature.

1)c sui rischi da climate change
A causa dell'innalzamento del livello del mare, più che altrove, sulle zone costiere pesa il rischio climate change; in termini generali per quanto riguarda l'"interfaccia turismo-ambiente-clima" e, specificamente, per alcuni effetti negativi che un turismo in crescita e mal governato aggraverebbe ulteriormente in quelle aree.
Affrontare le questioni di cui ai punti 1 e 2, oltre che nei successivi 4 e 5, tenendo presente i rischi che l'innalzamento del livello del mare comporta vuol dire accrescere la sostenibilità in generale e degli impatti turistici.

2)a sull'integrazione tra discipline e competenze (pianificazione, economia, geografia, diritto) e tra strumenti
Per quanto detto, allora, accrescere l'integrazione tra le discipline che concorrono alla gestione degli usi ed al governo delle trasformazioni nei territori costieri, comprese le competenze tecniche e amministrative dei diversi attori, è la strada obbligata per sperare di conseguire una reale e crescente sostenibilità.

2)b sull'approccio strategico e di comunità
L'approccio di base che la ricerca intende verificare è quello della condivisione di obiettivi e decisioni dei portatori di interesse/stakeholder in gioco, propria della pianificazione strategica, o anche degli accordi pattizi, in cui sono collocabili importanti esperienze come i Contratti di Costa di cui si è detto. Tra cui il primo avviato in Italia, nel 2018, Contratto di Costa Veneta, cui partecipano tutti i comuni costieri della regione.

Codice Bando: 
1040282

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