
Il progetto si propone di analizzare l'impatto dei grandi eventi sul territorio italiano, ed in particolare sulla provincia di Roma.
Ponendo particolare attenzione ai mega eventi sportivi, primi tra tutti i Giochi Olimpici, si intende stimare l'impatto degli eventi sul territorio ospitante, quindi il rapporto e l'impatto generato in termini di valore aggiunto economico, nonché di dotazione di nuove infrastrutture e servizi alla città. I mega eventi sono considerati dagli esperti sia come sfida per la riqualificazione della città e del territorio, sia come spreco di risorse o "burning money". Con tale ricerca si intende porre l'attenzione sul territorio italiano per valutare i differenti impatti, generati dal mega evento sportivo, sia in termini di crescita che di sviluppo; analizzare, quindi, la crescita delle imprese durante lo svolgimento dei giochi e, a seguire, nelle cosiddette "cose olimpiche"; nonché stimare il livello di sviluppo del territorio in conseguenza dello svolgimento del grande evento, considerando altresì l'influenza delle amministrazioni locali in termini di scelta e di decisione per la candidatura di un determinato territorio ad ospitare i Giochi Olimpici.
Con il progetto di ricerca si intende stimare gli impatti in termini di ambiente, marketing urbano, immagine del territorio, recupero di strutture preesistenti in ambito di governance dell'evento, quindi di impatto su amministrazioni locali ed imprese.
Se da un lato si può affermare che il modello di collaborazione dei Giochi Olimpici di Barcellona 1992 risulti ancora attuale nel dimostrare come la sinergia possa essere uno strumento determinante per affrontare la sfida di riqualificazione del territorio in occasione del grande evento; eppure, è bene non dimenticare che, anche dopo il ¿gioco modello¿ del 1992, sono stati fatti importanti passi avanti, utili a delineare il percorso virtuoso per la realizzazione di un ¿evento equilibrato¿, o più semplicemente per focalizzare l¿attenzione su quei fattori che, a tutt¿oggi, rappresentano una vera e propria sfida per la città ospitante, quali, ad esempio, l¿impatto ambientale e l¿uso post-olimpico degli impianti sportivi.
Inquadrando, quindi, il caso di Roma, sembra che la Capitale non abbia fatto tesoro appieno delle passate esperienze. Risulta, infatti, evidente come sprechi e degrado siano stati protagonisti dei grandi eventi sportivi tenutisi a Roma negli ultimi cinquant¿anni, annebbiando così gli effettivi benefici derivanti dal grande evento sportivo. Il grande evento possiede la forza di trasformare la città in palcoscenico, accrescendo la visibilità del territorio ospitante a livello mondiale. Eppure, a differenza di altre ¿città olimpiche¿, tale affermazione potrebbe essere discutibile nel caso della città di Roma, in quanto non necessita di maggiore visibilità. La sovraesposizione del territorio in occasione dell¿evento gioca, però, un ruolo ambivalente, ed essendo la città dinamica, anche la sua immagine muta, è variabile nel tempo (Mattiacci, 2016). Ebbene, mettere in scena un grande evento può, in una prospettiva ottimistica, rappresentare uno dei modi più efficaci per migliorare l¿immagine della città a livello globale (Andranovich, 2001) e promuovere un brand capace di consolidarne la posizione all'interno della gerarchia globale delle città (Hiller, 2000). Se è vero dunque che Roma non necessita di accrescere la propria notorietà, però è altresì vero che ha bisogno di rinnovare la propria immagine e creare un forte brand in grado di continuare a riconfermarne l¿immaginario di Città Eterna.
In tal senso la ricerca intende delineare un percorso virtuoso per la realizzazione di un grande evento sportivo come le olimpiadi, attraverso lo studio degli impatti generati in termini economici, territoriali e facendo altresì riferimento all'importante ruolo delle amministrazioni locali.