Anno: 
2018
Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_996787
Abstract: 

Il progetto si propone l'edizione critica digitale di tutti i frammenti grammaticali latini di I sec. a. C-III d. C. inerenti al dubius sermo, vale a dire l'insieme delle osservazioni su problemi di incertezza morfologica e sintattica nel sistema nominale e verbale formulati all'interno del filone erudito, detto De Latinitate, contrapposto all'insegnamento elementare. La questione della ricostruzione delle trattazioni antiche su questo tema e della dipendenza, per esso, dei grammatici tardi da fonti antiche si è posta sin dagli albori degli studi moderni sulla tradizione grammaticale latina. Gli studi sinora condotti oscillano tra l'attribuzione ai grammatici antichi dei soli frammenti nominativi e, all'opposto, indiscriminatamente di tutti i passi che vertono su questioni di dubius sermo nella tradizione grammaticale tardoantica. Il progetto intende affrontare tale vexata quaestio con una soluzione innovativa. Ci si propone, infatti, non l'edizione dei frammenti di un singolo autore, bensì la ricostruzione del complesso di osservazioni linguistiche e il patrimonio di esempi che venne accumulato nei secoli della latinità sui vari problemi. Si raccoglieranno dunque in forma di lessico tutti i passi dei testi grammaticali tardi (sino all'VIII secolo) che tramandano le questioni linguistiche sul dubius sermo e i relativi esempi letterari ricorrendo a fonti repubblicane e imperiali per noi perdute, dichiaratamente o senza nominarle. Il lessico-edizione online sarà strutturato proprio secondo il criterio alfabetico caratteristico delle opere antiche De Latinitate o Dubii sermonis e sarà pubblicato su una piattaforma digitale in formato Wiki.

ERC: 
SH5_1
SH5_3
Innovatività: 

Dalla realizzazione del presente progetto di ricerca si attende un avanzamento rispetto allo stato dell'arte per quanto riguarda sia la storia delle dottrine linguistiche nella Roma antica sia la trasmissione indiretta di testi letterari, in particolare arcaici, per il tramite dell'insegnamento grammaticale. L'analisi sistematica dei passi relativi al dubius sermo nel corpus dei grammatici antichi e tardoantichi consentirà di ricostruire in un quadro organico e cronologicamente continuo la tradizione di riflessioni linguistiche su questo tema dal I secolo a. C. all'VIII secolo d. C., per la quale si dispone al momento solo di studi su singoli grammatici. Sarà così possibile giungere a un chiarimento complessivo sulla 'ricerca' e teorizzazione linguistica antica di livello erudito, sinora assai meno indagata dell'insegnamento di livello elementare (e dei testi a questo connessi). Parallelamente il progetto produrrà anche un avanzamento nella Quellenforschung sui grammatici tardoantichi. Sul versante dei testi letterari, invece, sarà possibile ricostruire il canone degli auctores alla base della ricerca linguistica antica de Latinitate, anche nella sue ripartizioni interne tra scrittori più o meno autorevoli, antichissimi, antichi, recenti. Gli studi più completi in questo senso risalgono alla seconda metà del XIX secolo o inizi del XX secolo (con l'eccezione di Rosellini - Spangenberg Yanes ics. su Prisciano) e sono in ogni caso sempre limitati a un singolo grammatico e non a un intero filone di riflessione linguistica antica e tardoantica.
La ricognizione critico-testuale dei passi grammaticali, preliminare alla loro pubblicazione nel repertorio online, potrebbe inoltre portare delle novità nella costituzione del testo e nell'attribuzione dei frammenti di opere letterarie perdute conservati dai grammatici. Il repertorio ragionato che si intende realizzare in Rete metterà tutte queste acquisizioni e al contempo la loro base documentaria a disposizione della comunità scientifica degli esperti sia di linguistica sia di filologia classica.
Dal punto di vista metodologico il potenziale innovativo del progetto proposto risiede nel superamento dei limiti sia delle edizioni circoscritte a frammenti nominativi sia di quelle inclusive - sotto il nome di uno specifico grammatico - di tutti i passi paralleli a quelli nominativi e in generale di tutti i passi relativi a questioni di dubius sermo. Questo avanzamento è reso possibile - come si è spiegato - dalla scelta del medium digitale, che offre al contempo anche una soluzione al più generale problema dell'individuazione dei confini dei frammenti all'interno dei contesti in cui sono trasmessi e del loro criterio ordinativo (recenti contributi metodologici su questo problema in Most 1997; Arnott 2000; Lapini 2013; Elliott 2016; Olson 2015; 2016; Napolitano 2018). Nel repertorio online sarà, infatti, possibile una visualizzazione sia sincronica (intero contesto della fonte tardoantica) sia diacronica (singoli frammenti di diversi grammatici antichi contenuti l'uno dentro l'altro in successione) dei brani raccolti sotto ciascun lemma. L'utilizzo della tecnologia digitale non è dunque solo finalizzato alla pubblicazione del repertorio su un supporto diverso da quello cartaceo, ma riveste un valore ermeneutico suo proprio: l'applicazione di un linguaggio di marcatura ai testi latini e alle definizioni dei lemmi è, infatti, precisamente il dispositivo che consente gli avanzamenti della ricerca appena descritti. In questa prospettiva si tratterebbe di un progetto digitale senza precedenti almeno nell'ambito della filologia classica. Il modello che si intende mettere a punto per l'edizione dei grammatici frammentari latini potrebbe essere applicato con successo anche per altri testi conservati in frammenti, in primo luogo latini e greci, soprattutto nell'ambito delle letterature tecniche.

Codice Bando: 
996787

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