Per tipicalità di genere s'intende il grado in cui un individuo si percepisce come membro tipico del proprio genere (Egan & Perry, 2001). Diversi studi hanno evidenziato la relazione tra tipicalità di genere e competenze sociali in infanzia, sottolineando come bambini e bambine definiti più tipici abbiano più alti livelli di accettazione da parte dei pari, comportamenti prosociali e popolarità (Zosuls et al., 2016; Martin et al., 2017).
Scopo dello studio: Indagare la relazione tra tipicalità di genere e competenze sociali in bambini e bambine della scuola primaria in funzione del genere e dell'età.
Metodo: Lo studio prevede la partecipazione di bambini e bambine tra i 6 e gli 10 anni e delle loro insegnanti. Il reclutamento verrà effettuato tramite contatti con le scuole, previa approvazione da parte del dirigente scolastico, delle insegnanti e dei genitori. Si prevede il coinvolgimento di 200 bambini e bambine e almeno 20 insegnanti. Saranno effettuate analisi di tipo correlazionale, analisi di mediazione o di moderazione moderata.
Risultati attesi: Rispetto al genere si ipotizza che i bambini riferiscano un livello di maggiore tipicità delle bambine; Rispetto all'età si ipotizza che i bambini e le bambine più grandi (6-7 anni vs 8-10 anni) riportino maggiori livelli di tipicità di genere dei/delle più piccoli/e; Si ipotizza inoltre un effetto d'interazione genere per età (disegno 2x2): i bambini più grandi riportano un maggior livello di tipicità degli altri tre gruppi; si ipotizza di identificare quattro cluster: bambini/e tipici/che rispetto al proprio genere, bambini/e tipici/che rispetto al genere opposto, bambini/e tipici/che rispetto sia al proprio che all'altrui genere e bambini/e non tipici/che rispetto sia al proprio che all'altrui genere; Si ipotizza, infine, una relazione significativa tra tipicalità di genere e competenze sociali: maggiore competenza sociale è associata ad un più alto livello di tipicalità di genere.
La seguente ricerca ha come scopo principale quello di indagare la relazione tra tipicalità di genere e competenze sociali in bambini e bambine di età scolare. La ricerca sulla tipicità di genere, benchè esista da diversi anni, si è quasi sempre rivolta all¿analisi di tale costrutto su adolescenti o preadolescenti. Attualmente, sono pochi gli studi che hanno indagato tale fenomeno nella prima e media infanzia e, a nostra conoscenza, nessuno è stato condotto in Italia. L'innovatività della seguente ricerca consisterebbe, dunque, non solo nell'ampliare l'orizzonte degli studi sullo sviluppo della tipicalità di genere in questa fascia di età, ma anche nell¿adozione del modello duale, attraverso l'uso della misura di Perceived Similarity to Gender Group. Tale strumento, infatti, come precedentemente riportato, si colloca all¿interno di un approccio allo studio della tipicalità che espande il concetto polarizzato tipico/atipico, includendo altre forme di tipicalità come quella riferita all¿altrui genere o ad entrambi i generi. Il focus su tale fascia di età, inoltre, permetterebbe anche di tracciare l'andamento dello sviluppo della tipicalità di genere a età e classi differenti.
Diverse ricerche in letteratura, hanno messo in luce lo stretto legame tra tipicalità di genere e competenze sociali sia nei bambini che negli adolescenti. In particolar modo, gli studi riportano che, se da un lato alti livelli di tipicalità siano connessi a maggiori competenze sociali, di contro, bassi livelli di tipicità e la percezione di similarità rispetto all¿altro gruppo di genere, siano connessi a fenomeni quali vittimizzazione, difficoltà nelle relazioni e isolamento sociale (Pauletti et al., 2014).
In linea con tali studi, il presente progetto contribuirebbe all¿identificazione degli eventuali fattori di esclusione e isolamento strettamente connessi alla tipicalità di genere, arricchendo il panorama di studi su tale fenomeno nel contesto italiano.
Le implicazioni riguarderebbero il benessere di bambini e bambine di età scolare e il contrasto di fenomeni largamente diffusi in questa fascia di età e soprattutto in adolescenza, quali la vittimizzazione e il bullismo.
Tale studio potrebbe essere particolarmente rilevante nel contesto italiano, contesto nel quale ancora oggi sono evidenti le discrepanze tra i generi e il processo di educazione alla parità di genere è rallentato rispetto al contesto europeo e internazionale.