
Il presente progetto di avvio alla ricerca intende inserirsi nel ricco filone di studi su media e migrazioni seguendo però una delle strade meno battute nel dibattito contemporaneo. Il quadro di riferimento è quello dei media studies e della narrazione mediale dei fenomeni migratori attraverso l'utilizzo di frame narrativi, al fine di raccontare un tema che, oggi più che mai, riveste un ruolo centrale nell'agenda mediale e politica (Binotto, Martino 2004; Binotto, Bruno, Lai 2016). L'elemento di innovazione di questo progetto risiede nell'intento di analizzare la tematizzazione del fenomeno migratorio nei talk show televisivi d'approfondimento: a fronte della ampia disponibilità di studi sul racconto giornalistico delle migrazioni, appaiono al contrario rarissimi, e comunque datati, i casi di studio relativi a trasmissioni di infotainment. Lo studio si propone di colmare almeno in parte questa lacuna, rintracciando le modalità narrative e di trattazione del tema da parte dei più importanti talk show di prima e seconda serata presenti nelle sette reti televisive generaliste italiane, alla luce dei casi di cronaca e attualità italiana ed internazionale più frequenti e significativi: da quelli legati agli sbarchi sulle coste europee da parte di migranti provenienti prevalentemente dalla coste nordafricane, a quelli legati a fatti di natura terroristica in cui acquista una nuova centralità la caratterizzazione dell'attentatore in quanto straniero e la sua appartenenza a culture altre da quella colpita. Nello specifico si porrà l'attenzione sulle puntate in cui erano presenti personaggi politici di diversa formazione e appartenenza politico/partitica ed in cui il tema delle migrazioni rivestiva un ruolo di centralità tematica, evidenziando gli elementi salienti attraverso l'analisi delle componenti tipiche degli "spettacoli della parola" televisivi: il quadro partecipativo, il quadro comunicativo e quello relativo ai contenuti (Ruggiero 2014).
La presenza di un tema come quello delle migrazioni all'interno delle arene mediali dei talk show televisivi è un dato oramai costante all'interno dei palinsesti televisivi, data la stretta connessione fra il tema e i fatti di cronaca presenti nell'agenda mediale attuale, tanto da vedere la partecipazione di personaggi pubblici, soprattutto politici, pronti ad esprimere la propria opinione su un argomento dalle così forti implicazioni sul dibattito pubblico. Scegliere di esprimere il proprio punto di vista all'interno di un talk show, anziché attraverso le colonne di un giornale, risiede innanzitutto nella possibilità di parlare ad un numero maggiore di persone e a differenti target di pubblico, che altrimenti sarebbero difficili da raggiungere, ma soprattutto perché la natura stessa di questo genere di programmi televisivi permette un approfondimento grazie allo scambio conversazionale che si instaura principalmente o tra gli ospiti stessi, o fra questi ultimi e il conduttore. Va da sé come lo scambio di opinioni all'interno di queste arene, caratterizzate il più delle volte da una forte polarizzazione delle posizioni, debba piegarsi ai dettami del cosiddetto genere dell'infotainment, del quale i talk show sono senza dubbio lo spazio più rappresentativo. Tuttavia, mancano ancora oggi studi specifici a riguardo, ad esclusione di rarissimi casi sia a livello nazionale che internazionale che rispondono a esigenze e domande di ricerca differenti. Oltre al già citato caso isolato in cui l'Associazione Carta di Roma si era occupata della narrazione mediale delle migrazioni all'interno dei talk show in riferimento alla redazione del rapporto annuale del 2014, un tentativo esplorativo nel contesto italiano è costituito proprio da uno studio condotto dal proponente del presente progetto che mira a sistematizzare alcune evidenze emerse e al contempo allargare il campo di ricerca sul tema (Brancato, Ricci, Stolfi 2016), nato grazie alla partecipazione ad un progetto di ricerca d'ateneo di più ampio respiro, "Lo spettatore cinico. Un'indagine su conflitto nel talk show e fiducia nella politica". Nel progetto, centrato sullo studio e l'analisi degli eventuali effetti legati alla visione di forme conversazionali conflittuali all'interno dei talk show televisivi sul grado di fiducia nella politica da parte degli spettatori, è stato scelto proprio il tema dell'immigrazione quale oggetto ritenuto più rilevante in termini di confronto/conflitto all'interno dell'intera arena mediale. Per quanto riguarda, invece, studi affini per metodologie ed oggetto di studio, si possono annoverare pochissimi casi nell'area dell'Europa dell'Est che, seppur incentrati sull'analisi della narrazione del tema migratorio nei talk show televisivi nazionali, erano strettamente collegati all'analisi dei discorsi politici in occasione di eventi elettorali sul tema della migrazione dall'interno verso altri Paesi europei, come ad esempio Italia o Germania (Beciu 2013; 2016). Alla luce di quanto detto finora, risulta evidente dunque come la proposta di realizzazione di questo progetto di avvio alla ricerca possa rappresentare sicuramente, prima di ogni cosa, un ampliamento delle conoscenze scientifiche sul tema sia a livello nazionale sia a livello internazionale. Analizzare il tema della narrazione mediale e dell'utilizzo di specifici frame da parte dei media in contesti non strettamente giornalistici, per raccontare temi di indiscussa attualità e di fondamentale importanza come quello delle migrazioni, rende questa proposta ancora più interessante nei campi di studi d'interesse delle scienze sociali, politiche ed economiche.
Associazione Carta di Roma (2014), Notizie alla deriva. Secondo Rapporto Annuale Carta di Roma, Roma: Edizioni Ponte Sisto.
Beciu, C. (2013), "Reprezentari discursive ale migrantilor în talk-show-urile politice din românia", in Revista româna de sociologie, serie noua, anul XXIV, nr. 1-2, p. 41-62.
Beciu, C. (2016), "Reprezentarea mediatica a diasporei în context electoral: identitati discursive si forme de angajament", in Revista româna de sociologie, serie noua, anul XXVII, nr. 3-4, p. 243-260.
Brancato G., Ricci A., Stolfi M. (2016), "From home safety to international terrorism: how Italian talk shows framed migration after the Paris attacks", in Journal of Liberty and International Affairs, Vol. 1, Supp. 1, pp. 16-25. UDC 325.254.4:316.774(450).