Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2067697
Anno: 
2020
Abstract: 

Considerati i due maggiori filosofi del primo Novecento spagnolo, Miguel de Unamuno (1864-1936) e José Ortega y Gasset (1883-1955) hanno rivolto i propri sforzi intellettuali al «problema de España» e alla necessità di una «rigenerazione» della tradizione culturale e filosofica spagnola. Più vicini nei primi anni del Novecento, quando il giovane Ortega trova in Unamuno un punto di riferimento intellettuale, le loro posizioni divergeranno gradualmente soprattutto sul piano sociale e politico, mentre nel sottaciuto e nel "non detto" rimarrà il confronto speculativo. Se gran parte della critica si è concentrata quindi sul primo aspetto, il nostro lavoro mira piuttosto a istituire un confronto "a distanza" tra la proposta filosofica unamuniana e quella orteghiana. Procedendo sulla duplice direttrice indicata dal titolo, la ricerca si propone di indagare il pensiero dei due autori dinanzi alla crisi, culturale, sociale, intellettuale, vitale - spagnola ed europea -, e le prospettive di «salvación» che da essa si aprono. Nello specifico, si mostrerà come a partire dalle idee di «tragedia» e «dramma», poste alla base del pensiero tragico di Unamuno e della filosofia della «razón viviente y dramática» di Ortega, e attraverso il confronto serrato (filosofico, letterario, religioso) di entrambi con la «tragicommedia» del "Don Chisciotte", si prospetti in una "vicina lontananza" la possibilità di un pensiero nuovo, capace di farsi carico delle contraddizioni della vita dinanzi alla ragione, e di questa dinanzi a quella. Nella proposta di un pensiero filosofico che riscopre la propria affinità con la letteratura, la poesia e l'arte, si sviluppano dunque le differenti direzioni di quelle che, riprendendo il termine orteghiano, possiamo chiamare «salvaciones», sforzi intellettuali per ricercare una pienezza e un senso nelle cose e nella frattura del senso stesso, in una prospettiva vitale, culturale, etica e religiosa, mondana e insieme trascendente.

ERC: 
SH5_9
SH5_11
SH5_10
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2794276
Innovatività: 

La ricerca appare innovativa in una duplice prospettiva. Anzitutto, un confronto diretto e diffuso tra i principali nuclei teorici dell'opera di Unamuno e quella di Ortega manca non solo in Italia ma, come detto, anche in Spagna e negli studi internazionali. L'opportunità offerta da tale confronto permetterebbe un inquadramento delle urgenze teoretiche avvertite dal pensiero filosofico spagnolo a partire dai suoi due maggiori rappresentati nella prima metà del secolo scorso. Dall'analisi parallela dei due autori emerge inoltre la "vicina lontananza" della loro filosofia: provenendo da sentieri differenti tracciati nello stesso terreno culturale, e mirando a esiti diversi, i percorsi di Unamuno e Ortega sembrano intrecciarsi molto più spesso di quanto la critica abbia finora messo in risalto. La diagnosi critica della cultura spagnola ed europea non solo nelle sue manifestazioni ma nel suo intrinseco meccanismo, la concezione dinamica e dialettica - di una dialettica sui generis e anti-hegeliana - della storia, intesa come tragedia (Unamuno) e come dramma (Ortega), l'ontologia dell'essere umano come «romanziere» o «drammaturgo» di sé sulla base della centralità della facoltà immaginativa e la corrispettiva concezione della vita umana come tragedia o dramma, l'assonanza del pensiero filosofico con quello poetico, letterario e artistico e la centralità del "Don Chisciotte" come modello ermeneutico e morale, l'urgenza filosofica di armonizzare vita e ragione, sono solo alcuni dei temi fondamentali su cui i due filosofi spagnoli gettano una luce nuova che illumina cammini e direzioni politonali.
Tale confronto è poi garantito, nella sua profondità e nella sua pluralità, dall'assunzione di due categorie concettuali fondamentali nel lessico dei due filosofi, che tuttavia sono spesso rimaste ai margini della critica specializzata: quella di tragico rispetto a Unamuno, e quella di dramma per Ortega. L'opposizione tradizionale e riduttiva tra un pensatore tragico e pessimista e un pensatore ottimista e vitalista potrebbe venire a cadere alla luce di un'analisi approfondita che mostri l'intrinseca ambivalenza e duplicità alla base del pensiero di entrambi gli autori. Proprio l'articolazione concettuale tratta dalla semantica del «tragico» - fondamentale nel lessico filosofico a partire dalla prima metà dell'Ottocento e tutt'ora stimolo di una riflessione vivace soprattutto in Italia - permetterebbe, in virtù dell'interna polifonia che la costituisce, non solo di ripensare la riflessione dei due autori al di là della semplice categorizzazione della "lectio facilior", ma di coglierne l'originalità e la profondità. Ci si trova di fronte a un pensiero plurale e poliedrico che tenta di esplorare e pensare la realtà della vita umana nella sua intrinseca ed eliminabile ambiguità ed enigmaticità. È a partire da questo orizzonte che è possibile comprendere la tensione di due pensatori che, refrattari al monismo e alla tonalità unica, ricercano continuamente la virtualità e il rovescio del reale; ed è da qui che si configurano le prospettive di «salvaciones», termine orteghiano a cui, anche, si è data poca attenzione e che costituisce invece la nervatura e la direzione di due riflessioni che tendono a farsi compito infinito nel tentativo di donare un senso all'enigma del reale. All'intersezione tra queste due dimensioni assume una collocazione fondamentale l'opera del "Don Chisciotte", con le rispettive analisi offerte da Unamuno ("Comentario a la vida de Don Quijote y Sancho", 1905) e Ortega ("Meditaciones del Quijote", 1914): personaggio liminare o «fronterizo», come dice Ortega, immerso tra ideale e reale, tra tragedia e commedia, tra caduta e salvezza, nel suo farsi figura etica di «eroe tragicomico» il Don Chisciotte riassume e al contempo illumina il duplice piano di riflessione su cui si muovono gli autori.
Il pensiero unamuniano e quello orteghiano si rivelano così ad una peculiare intersezione di metafisica e morale, estetica ed ermeneutica, che ci si propone di seguire ed esplicitare. In questo senso la ricerca si inserisce coerentemente e con continuità nel campo degli studi unamuniani e orteghiani, in una visuale che non appiattisce la riflessione dell'uno su quella dell'altro autore, ma ne restituisce insieme l'originalità individuale e la profondità comune. Partendo dallo stadio avanzato della letteratura critica, il progetto intende dunque offrire una nuova proposta ancora in larga parte inesplorata che possa rappresentare un passo in avanti e un nuovo stimolo per la discussione accademica e per il cammino degli studi sui due principali filosofi spagnoli del primo Novecento.

Codice Bando: 
2067697

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