Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2807039
Anno: 
2021
Abstract: 

Il carcinoma dell¿endometrio è la neoplasia ginecologica più frequente nei Paesi sviluppati e la seconda nei Paesi in via di sviluppo. La sua incidenza nelle donne in premenopausa è inferiore al 20% e scende a meno del 5% nelle pazienti di età inferiore ai 40 anni.
È generalmente diviso in: tipo I, endometrioide (EEC), la forma più frequente ed associata alla sindrome metabolica; tipo II, variante sierosa o a cellule chiare (ESC), con prognosi peggiore rispetto al tipo I.
Il trattamento di base di questo carcinoma è l¿isteroannessiectomia bilaterale con eventuale stadiazione linfonodale.
Nelle pazienti desiderose di prole, con diagnosi di neoplasia di basso grado, limitata all¿utero e senza controindicazioni alla terapia ormonale ( stadio IA FIGO, senza infiltrazione miometriale) è possibile praticare una terapia fertility-sparing.
In letteratura tuttavia non vi sono evidenze univoche rispetto agli outcomes ostetrici per gravidanze insorte dopo tale terapia.
L¿obiettivo di questo studio è valutare l¿impatto del trattamento conservativo del carcinoma dell¿endometrio in stadio iniziale e di basso grado sull¿outcome ostetrico.
Tuttavia il risparmio della fertilità è da considerarsi temporaneo e mirato ad ottenere una gravidanza nel più breve tempo possibile.

I rischi della terapia conservativa sono:
- la minor radicalità oncologica;
- la presenza di un carcinoma endometriale avanzato misconosciuto;
- la presenza di tumore extra-uterino;
- la presenza di carcinoma ovarico sincrono;
- mancata diagnosi della sindrome di Lynch.

ERC: 
LS7_3
LS4_6
LS7_10
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_3587399
sb_cp_is_3608527
sb_cp_is_3585543
Innovatività: 

Lo scopo della presente ricerca è quello di fornire risultati significativi che chiariscano il ruolo del trattamento conservativo del carcinoma dell¿endometrio nelle donne che vanno incontro ad una gravidanza. Considerando gli studi finora condotti sull¿argomento non vi sono evidenze scientifiche univoche che possano delineare delle linee guida e degli approcci diagnostico-terapeutici standardizzati nei confronti di questa categoria di pazienti.
Stando agli studi sopracitati, il trattamento conservativo sembrerebbe esporre le donne ad una probabilità minore di iniziare una gravidanza e ad un rischio aumentato di aborto spontaneo.
Se il nostro studio confermerà questi dati, potremmo considerare la terapia fertility sparing un fattore prognostico negativo definendo quindi queste gravidanze ¿ad alto rischio¿, dunque meritevoli di un controllo clinico-strumentale più stretto per tutta la loro durata.

Codice Bando: 
2807039

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