
La ricerca si propone di definire una metodologia di indagine per documentare i caratteri identitari di un territorio legati al tessuto edilizio e viario dei centri urbani prevalenti, alle attività agricole e artigianali e alle tradizioni. Si ritiene, infatti, il territorio espressione di un ingente patrimonio culturale legato ai luoghi, ai paesaggi, agli ambienti naturali e costruiti che va salvaguardato in modo unitario come principale risorsa per uno sviluppo sostenibile legato a nuove forme di economie basate anche sulla costruzione di filiere integrate: cultura/ artigianato/ turismo/ agricoltura.
L'obiettivo è definire dei protocolli operativi, costituiti da sistemi di procedure e indagini, che possano consentire di eseguire studi complessi, finalizzati a percepire e a leggere il territorio nei suoi aspetti urbani e architettonici attraverso gli strumenti del rilievo e della rappresentazione.
Come campo di applicazione la ricerca propone il territorio del comune di Cori esteso sul versante pontino dei monti Lepini in provincia di Latina. Di antiche origini pre-romane il paese, posizionato a mezza costa delle pendici montuose, ha segnato il passaggio tra la pianura pontina e la montagna dei Lepini. Durante il medioevo Cori è stata rocca fortificata, poi sede abitativa delle signorie locali e luogo di riparo dalla sottostante palude costiera fino alla bonifica del Novecento. Si auspica di potersi confrontare nel corso della ricerca anche con realtà territoriali europee con caratteristiche simili all'area scelta.
Sulla base dei protocolli proposti, la documentazione acquisita sarà indirizzata verso sistemi di comunicazione multimediali, banche dati di informazioni storico-architettoniche dei luoghi, archivi di rilievo digitale di tipologie edilizie architettoniche e urbane, per poter essere fruibile ad un pubblico specializzato e non, ma soprattutto per poter contribuire alla conoscenza dei luoghi.
Il settore del rilievo dell'architettura come quello della progettazione è stato profondamente influenzato dall'evoluzione dell'elettronica e dell'informatica che da un lato ha semplificato l'utilizzo di varie tecniche e dall'altro ha delineato nuove possibilità operative di ricerca, in relazione alla scansione elettronica e al successivo trattamento dei dati. La registrazione della forma è stata fortemente agevolata con l'acquisizione di milioni di punti per ogni scansione (nuvola di punti).
La necessità di operare con scale di rappresentazione molto diverse che vanno dall'ambito territoriale a quello architettonico richiede l'impiego di "un protocollo di indagine" attraverso il quale definire delle priorità di intervento per una conoscenza globale e multiscalare; l'obiettivo della redazione di un protocollo è, infatti, controllare e gestire le fasi di una indagine di conoscenza determinando dei criteri regolatori di valutazione specifici che rappresentino anche situazioni complesse. L'innovatività della ricerca consiste quindi nell'affidare al territorio e al paesaggio il ruolo di "bene culturale sistemico" evidenziando le relazioni tra i singoli beni ed il contesto. Pertanto, contemplare in un unico progetto esecutivo sia il rilievo del territorio, rilievo urbano e rilievo architettonico significa eseguire indagini e procedure a diverse scale con diverse complessità sulla base di protocolli operativi indispensabili per determinare rigore e continuità nella ricerca.
Il tema della ricerca si inserisce nelle problematiche attuali di rivalutazione delle culture locali al fine di favorire ipotesi di sviluppo sostenibile basato sull'utilizzo delle risorse presenti sul territorio la cui natura culturale può favorire uno sviluppo orientato verso nuove economie tra cui ad esempio quella basata sul turismo culturale.
La ricerca si propone di contestualizzare ogni singolo bene individuato per identificare una trama di relazioni qualitative e quantitative che il singolo bene stabilisce con il territorio convergendo esse stesse all'identità del bene culturale.
A partire dall'inizio del nuovo millennio, si sono sviluppate le prime esperienze e sperimentazioni nell'utilizzo dei sistemi di Reverse Engineering che, con grande rapidità, hanno trovato una larga diffusione nella documentazione del patrimonio storico, architettonico e archeologico. Sono numerosi, infatti, i siti archeologici e i monumenti che sono stati oggetto di campagne di documentazione con scansione laser o con fotogrammetria digitale.
L'acquisizione dei dati, ossia il processo che dalla nuvola dei punti consente di arrivare alla definizione di un modello Cad 3D, può raggiungere diversi obiettivi, quello della clonazione virtuale o reale dell'elemento rilevato attraverso ad esempio l'utilizzo di stampanti 3D oppure può costituire la base di una analisi critica, consapevoli che lavorare su un oggetto tridimensionale digitale non è semplice, sia a livello funzionale che concettuale.
In definitiva gli attuali software sono focalizzati sulla generazione di modelli 3D e sulla creazione di cloni virtuali che siano il più possibile simili alla realtà, ma non hanno come finalità un lavoro di analisi e di ricerca. Possono trovare però una ampia applicazione nella catalogazione di oggetti d'arte museali per garantirne una più sicura conservazione. Numerosi sono gli esempi di riproduzioni di statue e di oggetti eseguiti senza l'uso del calco. Ma trovano anche applicazione nella scala urbana come ad esempio nella riproduzione di modelli di centri storici. In questo caso l'acquisizione dei dati avviene con l'utilizzo di droni che consentono l'utilizzo di sistemi laser per lo scanning in 3D. Una serie di procedure C.A.M. consentono poi la trasformazione xyz in percorsi che guidano moderne macchine utensili a controllo numerico nella fresatura direttamente sul materiale scelto per la realizzazione del modello. Alcune aziende italiane, si stanno specializzando in questo settore del rilevo urbano a mezzo laser scanner e proponendo soluzioni innovative.
Uno degli obiettivi della ricerca sarà anche quello di sperimentare l'applicazione di processi di reverse engineering su manufatti architettonici e/o centri storici.
Si propone, ad esempio, il rilevamento digitale del sistema difensivo della cinta mura che perimetra la città di Cori e il modello 3D del centro storico con le tecniche sopra esposte.