Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2585650
Anno: 
2021
Abstract: 

Il presente progetto si pone come obiettivo quello di indagare all¿interno di un quadro interpretativo articolato e stratificato la dimensione sociale e culturale di Roma tra il 1935, con l'avvio della guerra di Etiopia, e il 1943, con la caduta del fascismo, al fine di realizzare una microstoria sociale e culturale della città capace di gettare nuova luce su processi e dinamiche (anche nazionali) che segnarono il passaggio dalla stagione fascista a quella repubblicana. Metodologicamente si inserisce quindi nel solco del nuovo dialogo avviatosi a partire dagli anni Novanta del secolo scorso tra storia sociale, cultural turn e Alltagsgeschichte.
Prisma capace di proiettare, a seconda delle circostanze, degli intenti e delle sensibilità che vi si accostano, le pesanti eredità del passato (dalla romanità imperiale alla ecclesia trionfante), i successi del presente o i sogni futuribili legati a progetti di rinnovata grandezza e prestigio (sia nella accezione fascista di capitale dell'impero, sia in quella cattolica di centro della cristianità), Roma diviene in quegli anni il centro di mitologie, al contempo politiche, religiose, e più ampiamente culturali che coesistevano, pur avendo obiettivi concorrenti: quella fascista e quella cattolica. Il momento in cui è più evidente il ruolo centrale di Roma nell¿immaginario collettivo nazionale coincide con la fase conclusiva dell'accelerazione totalitaria del fascismo e con gli anni di guerra. In quel periodo Roma diventa il punto di rifermento identitario degli italiani, terreno di uno scontro/incontro tra due religioni totalitarie e antagoniste. Per questi motivi Roma appare, agli occhi dello studioso, un prezioso punto di osservazione per cogliere nel loro farsi dinamiche di ordine sociale, culturale e politico in grado di dare nuove chiavi interpretative per la storia d¿Italia a cavallo fra apogeo del regime e primi vagiti dell¿esperienza democratica.

ERC: 
SH6_8
SH6_12
SH6_13
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_3483490
sb_cp_is_3486158
sb_cp_is_3487635
sb_cp_es_461038
Innovatività: 

La ricerca si propone di esaminare in una prospettiva multidimensionale alcuni aspetti della storia culturale e sociale di Roma fra 1935 e 1944 quale prisma capace di riflettere processi e dinamiche che caratterizzeranno la storia nazionale nel suo passaggio dal fascismo al postfascismo. In questa maniera si intende sviluppare un'analisi capace di fondere gli sviluppi metodologici e le acquisizioni scientifiche più recenti come, ad esempio, gli studi sulla storia delle città quale punto di incontro fra microstoria locale e grandi scenari nazionali ed internazionali, con un rigoroso impianto storiografico capace di gettare nuova luce sulla situazione italiana e sui suoi processi di medio e lungo periodo. In questa prospettiva, i documenti presi in esame e frutto non solo dell'industria culturale, ma anche delle istituzioni pubbliche, degli enti culturali e dell¿industria mediatica, verranno letti alla luce del loro specifico impatto sulla storia sociale e culturale della capitale d¿Italia in un momento centrale del suo sviluppo. Allo stesso modo, oggetto di studio saranno i rapporti che intercorsero fra i soggetti politici che attuarono questa azione, i loro realizzatori materiali (gli uomini del mondo della cultura e dello spettacolo) e, infine, i loro fruitori ultimi, i cittadini. Una relazione articolata e multistratificata caratterizzata dal sovrapporsi di interessi, obiettivi e vincoli di ordine politico, economico e culturale che ebbe un ruolo centrale nel modellare l¿immaginario collettivo dell¿epoca relativo alla ¿città eterna¿ e gli orientamenti identitari dell¿opinione pubblica nazionale. Gli archivi tradizionali, sia quelli istituzionali che quelli dei soggetti direttamente coinvolti nella vita culturale e sociale della città, saranno, così, solo un primo banco di verifica che non potrà prescindere dalle fonti tipiche della storia culturale e mediatica italiana (archivi dell'industria dello spettacolo, di organismi privati, di enti ed istituzioni culturali, di manifestazioni pubbliche, di protagonisti della scena culturale e del mondo dello spettacolo) oltre che delle reazioni suscitate nei principali organi di stampa e riviste specializzate al fine di coglierne le ripercussioni a tutti i livelli e di misurarne l'impatto sulla popolazione cittadina e nazionale. Elemento centrale della ricerca sarà quindi l'approccio coordinato sia alla dimensione ideologica e culturale di questi processi, sia a quella politica ed economica, indispensabile per la loro concretizzazione. Nel caso specifico, inoltre, si legherà il peso della politica culturale e sociale attuata dal regime a Roma e su Roma alle più generali dinamiche della storia culturale e sociale italiana tra dittatura e Repubblica con particolare attenzione anche a soggetti terzi capaci di svolgere un ruolo primario nella definizione simbolica di Roma e del suo ruolo non solo politico, ma anche culturale e morale, come ad esempio l¿azione svolta dalla Santa Sede e organismi mediatici ad essa collegati. Per dare particolare risalto alla chiave comparativa e di lungo periodo, la ricerca cercherà di inserirsi in maniera proficua ed originale all'interno del dibattito politico e culturale dell'Italia fra apogeo del regime e suo crollo nel tentativo di proporre nuovi paradigmi interpretativi sui percorsi di costruzione dell'identità e della mentalità della società italiana in anni di profondi cambiamenti strutturali, con l'obiettivo di gettare nuova luce sui percorsi di ideologizzazione e nazionalizzazione degli italiani, oggetto di una continua ridefinizione della loro identità nazionale.

Codice Bando: 
2585650

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