Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2013502
Anno: 
2020
Abstract: 

La costruzione di una copia digitale di un oggetto, esaustiva rispetto alla sua essenza, consente la fruizione secondo tempi e modi proprie dello spazio virtuale. Il modello ricostruito si predispone ad un uso svincolato dai limiti percettivi, fisici e temporali, per assumere un valore assoluto. Questa modalità di lettura non sostituisce l¿esperienza fisica dell¿oggetto ma si combina con essa, esaltandone le potenzialità.
La sperimentazione proposta intende valutare il rapporto che esiste tra la fase di acquisizione, del dato quantitativo, e quella di estrazione del dato qualitativo, soffermandosi, in particolare, su quanto la prima incida sulla seconda nella fase di studio ed interpretazione. Lo studio del tema analizzato sarà condotto applicando processi integrati di acquisizione massiva 3D quali scanner laser 3D, SfM (Structure from Motion) con acquisizioni analogiche.
L¿ottimizzazione dei processi di classificazione e integrazione tra dati e modelli eterogenei digitali costituisce il principale obiettivo della presente ricerca. Lo studio segue l¿onda della diffusione di banche dati online e stand-alone che si configurano come collettori di dati 3D, 2D, 1D, capaci di svincolare la visualizzazione di contenuti dall'utilizzo di software specifici e, parzialmente, dalle capacità di calcolo del dispositivo.
Il presente progetto mira a definire un prototipo da poter essere replicato fondandosi sul metodo scientifico.
La conoscenza e la trasmissione dei valori materiali e immateriali degli elementi analizzati e opportunamente catalogati ha come obiettivo la valutazione critica delle metodologie di rilevamento rispetto alla scala dell¿oggetto, la produzione di un complesso apparato documentale costituito da modelli digitali, ma, soprattutto, la composizione di un quadro interdisciplinare in cui Information Technology e Humanities si integrano in quel Sistema di Conoscenza unitario che oggi appare davvero a portata di mano.

ERC: 
SH5_8
SH5_6
SH5_7
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2597031
sb_cp_is_2603216
sb_cp_is_2589321
sb_cp_es_374863
sb_cp_es_374864
sb_cp_es_374862
sb_cp_es_374865
sb_cp_es_374866
sb_cp_es_374867
sb_cp_es_374868
Innovatività: 

La rivoluzione digitale ha cambiato il nostro rapporto con risorse culturali di tipo eterogeneo, rendendo sempre più accessibili le collezioni e raccolte conservate in archivi, biblioteche e musei. Nell'ambito della conoscenza del patrimonio architettonico costruito, le informazioni bibliografiche e archivistiche sono connesse ai modelli 3D sempre con maggior facilità. Più in generale, quindi, le tecnologie e i dispositivi digitali con cui comunichiamo e condividiamo informazioni, consentono sia un'ampia integrazione in termini di dati, sia un'interazione in termine di dati/utente con il patrimonio culturale.
Il progetto di ricerca prende l'avvio da un'interpretazione avanzata di archivio digitale: non la semplice trasposizione sul web dei contenuti secondo le modalità di un museo convenzionale, né un semplice archivio o un database di risorse culturali digitali, quanto piuttosto un nuovo luogo evoluto per l'accesso alle conoscenze e alla loro condivisione. In altre parole, un sistema dinamico capace di restituire dati indicizzati, di archiviare contenuti di natura diversa e soprattutto di consentire una più articolata e profonda interazione dati/utente, utente/utente e utente/dati.
Nell'idea rinnovata dell'Enciclopedia Grafica, l'innovazione tecnologica è mezzo e non fine: non un semplice contenitore di opere, ma un luogo in cui la conoscenza è costruita, comunicata e condivisa, in un complesso sistema di rapporti tra soggetti, patrimonio e tecnologie digitali. Un luogo che prende corpo attraverso le pratiche specifiche della rappresentazione, sperimentando linguaggi, forme e modelli comunicativi capaci di incoraggiare modalità di esplorazione basate su criteri percettivi e di facilitare osservazioni a partire dall'interazione del fruitore con lo spazio tridimensionale del patrimonio culturale. Uno spazio privilegiato, quindi, dove sia possibile, rapidamente, creare connessioni culturali e relazioni scientifiche legata alla ricerca.
In questo archivio ogni dato si rafforza grazie alla compresenza nel sistema di altri dati e ogni porzione sviluppa un rapporto di dipendenza semantica dal tutto, ampliando gli standard esistenti e includendo nuove tipologie di dato che consentono una lettura multilivello e multi scalare del dato stesso. Attualmente, la distinzione tra modelli numerici, generati dai dati di rilievo, e modelli matematici, rappresentativi di informazioni riferite a modelli ideali, è ancora piuttosto rigida. Tuttavia, la gestione dei processi da effettuare su entrambe le tipologie è sottoposta ad un continuo avanzamento dal punto di vista tecnologico. Ad esempio, parallelamente alla segmentazione di dati su modelli numerici, possibile grazie allo sviluppo del cosiddetto machine learning, si assiste infatti al potenziamento dell'interoperabilità dei modelli geometrici e della quantità di informazioni che ad essi si può collegare nei processi HBIM. Ma, al di là della mera evoluzione tecnologica, che spesso corrisponde allo sviluppo di questo o di quel software utilizzato, dal punto di vista concettuale, proprio l'interferenza tra i due sistemi "il modello numerico e quello matematico" potrebbe contribuire significativamente alla produzione di modelli che portino traccia dell'intero ciclo del bene architettonico. I modelli numerici e i modelli matematici degli elementi di architettonici della Basilica, proposti nel presente progetto, si predispongono ad accogliere informazioni diverse nei contenuti e nella forma. Ai primi afferisce la sfera di dati che descrivono fenomeni connessi all'oggetto reale e dipendenti dalla sua configurazione registrata al momento dell¿acquisizione digitale. Il modello geometrico, invece, costituisce una copia digitale dell'oggetto svincolata dai limiti spaziali e temporali di accesso e navigazione. Il risultato ottenuto dall¿integrazione di entrambi i modelli è un mezzo potentissimo di analisi e di estrazioni di informazioni interrogabili su più livelli e predisposte per la divulgazione dei contenuti in tutti i settori di indagine connessi all'oggetto. Ancor di più, la struttura di un archivio digitale determina la gestione di informazioni che si propone di dare all¿utente; indicazioni di carattere più o meno tecnico che possono riguardare, tra le varie possibilità, la composizione della struttura muraria, la termografia, la mappatura del degrado, il dato colore ad alta risoluzione, indagini diagnostiche, ed ogni tipologia di informazione deputata a raccontare l'oggetto. All'interno di tale archivio digitale verranno gestite anche rappresentazioni più sensibili (disegni, raffigurazioni artistiche, immagini fluide, narrazioni grafiche) che possano comunicare le emozioni spaziali che l'oggetto rimanda (1873 Robert Vischer "On the Optical Feeling of Form").

Codice Bando: 
2013502

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