Anno: 
2017
Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_548939
Abstract: 

L'agobiopsia vuoto assistita è una procedura ormai di riconosciuta efficacia per il prelievo sotto guida mammografica sterotassica di microcalcificazioni o sotto guida ecografica di lesioni di difficile approccio con il tru-cut. Numerosi studi riportano già da qualche anno l'utilizzo di questa metodica per l'escissione completa di lesioni benigne, come fibroadenomi e tumori filloidi benigni, con risultati molto soddisfacenti. I dati di letteratura relativi all'utilizzo dell'escissione vuoto-assistita (Vacuum-assisted excision o VAE) per l'asportazione di lesioni mammarie dubbie (B3) o sospette attualmente sono estremamente scarsi. Tali informazioni necessitano quindi di ulteriori approfondimenti di ricerca. Si propone uno studio su donne volontarie cui sia stata diagnosticata una lesione mammaria di dimensioni comprese tra 5 mm e 25 mm, già tipizzata istologicamente come B3. L'asportazione mediante USgVAE si propone come alternativa all'intervento chirurgico. Lo studio è basato su esame anamnestico, diagnosi istologica di lesione B3 e sua asportazione mediante USgVAE. La procedura sarà effettuata utilizzando un manipolo con ago da 8G sotto guida ecografica. L'ecografia mammaria sarà eseguita con sonda lineare da 12 MHz utilizzando un apparecchio Toshiba. I frustoli prelevati saranno inviati ad esame istologico che sarà effettuato da personale specializzato del Dipartimento di Anatomia Patologica. Qualora anche in un solo frustolo fosse individuata un'atipia B4 o B5, la paziente verrebbe inviata ad intervento chirurgico al fine di eseguire un'escissione chirurgica. Lo scopo primario del nostro studio è quindi valutare l'efficacia e la sicurezza del USgVAE nell'asportazione delle lesioni mammarie B3. Crediamo che tale procedura, descritta in letteratura come rapida e ben tollerata, possa essere una valida alternativa all'intervento chirurgico, consentendo di evitare la degenza, di ridurre i tempi e costi della sala operatoria e dei controlli post-operatori.

Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_922278
sb_cp_is_961443
sb_cp_is_926181
sb_cp_es_112025
Innovatività: 

Le formazioni B3 sono lesioni con un potenziale maligno incerto, per cui è indicata l¿escissione chirurgica. L¿asportazione elimina il fastidio se la lesione è sintomatica e allevia qualsiasi ansia, quest¿opzione in alcune circostanze è quindi la preferita sia dal curante che dalla paziente. Inoltre non asportare lesioni dubbie anche se di piccole dimensioni, può generare la necessità di continui controlli a breve distanza di tempo, per monitorarne l¿eventuale accrescimento o evolutività. Date queste premesse noi proponiamo l¿uso del USgVAE, già largamente utilizzato per l¿asportazione di formazioni benigne, rispetto all¿intervento chirurgico classico. E¿ una tecnica rapida, ben tollerata, meno costosa poiché consente di evitare la degenza, di ridurre i tempi e costi della sala operatoria e dei controlli post-operatori. In letteratura la maggior parte degli studi riporta una percentuale di rimozione completa della lesione dopo un solo trattamento che va dal 75 al 100%, mentre i valori di follow-up in assenza di recidiva sono stati riportati dal 62% al 98%. Queste variazioni sono in parte dovute all'uso di differenti aghi (da 8G a 14G), e da diversi metodi per valutare la completezza del trattamento (clinici, radiologici e istologici) e dal tipo di lesioni istologiche studiate. Nel nostro studio abbiamo scelto aghi da 8G, il cui utilizzo correla con percentuali più elevate di asportazione completa della lesione e con una riduzione nel tasso di recidiva. I controlli post-procedurali saranno sia clinici che ecografici, il primo viene programmato a 7 giorni dalla procedura ed uno dopo 6 mesi, in assenza di complicanze o fastidi riferiti dalla paziente. Numerosi studi hanno inoltre suggerito che la VAE sia efficace nella rimozione di fibradenomi di piccole dimensioni (

Codice Bando: 
548939
Keywords: 

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