Le più recenti attrezzature utilizzate per l'acquisizione di immagini in chirurgia mininvasiva e laparoscopica permettono di abbinare la visione in 4k con la tecnologia laser per attivare l'imaging a fluorescenza.
In tale modo è possibile attraverso l'uso dell'agente di contrasto verde indocianina (ICG) studiare strutture anatomiche bersaglio durante l'intervento chirurgico e guidare l'azione dell'operatore.
Tali sistemi permettono di offrire imaging in fluorescenza nella luce visibile e nel vicino-infrarosso in tempo reale e permettono ai chirurghi di eseguire procedure laparoscopiche/open di routine nella luce visibile, nonché di valutare ulteriormente la circolazione, incluso il flusso del sangue nei vasi e nel microcircolo, la perfusione dei tessuti e degli organi, il sistema linfatico e la perfusione associata a tumori e margini tumorali tramite l'individuazione del linfonodo sentinella, avvalendosi dell'imaging in fluorescenza nel vicino-infrarosso.
L'attrezzatura troverà quali principali applicazioni e campi di ricerca:
- Chirurgia colorettale (valutazione della numerosità linfonodale nel preparato chirurgico e studio della vascolarizzaziona delle anastomosi)
- Colecistectomia laparoscopica (vantaggi della colangiografia iintraoperatoria con ICG in corso di colecistite acuta)
- Chirurgia bariatrica (prevenzione della fistola dopo sleeve gastrectomy laparosopica)
- Chirurgia vascolare (studio della perfusione tissutale)
- Chirurgia oncologica del collo (Tiroidectomia con linfonodo sentinella e studio delle ghiandole paratiroidi)
- Chirurgia onco-ematologica (Valutazione della perfusione splenica in pazienti candidati a splenectomia laparoscopica, valutazione dei linfonodi captanti ICG in pazienti con linfoma)
- Senologia (confronto tra utilizzo di traccianti radioattivi e verde di indocianina nel carcinoma mammario).
Al momento non risulta, a nostra conoscenza, la disponibilità di tale sistema nei Dipartimenti di chirurgia di questo Ateneo.
Il sistema video per l'imaging in fluorescenza è un sistema di visualizzazione laparoscopico/open indicato per offrire imaging in fluorescenza nella luce visibile e nel vicino-infrarosso in tempo reale. E' composto da una centralina VPI (Video Processor/Illuminator) contenente al suo interno la CCU della telecamera e la fonte luminosa in un'unica consolle, e permette al chirurgo di eseguire procedure laparoscopiche/open di routine nella luce visibile, nonché di valutare ulteriormente la circolazione, incluso il flusso del sangue nei vasi e nella microcircolo, la perfusione dei tessuti e degli organi, il sistema linfatico e la perfusione associata a tumori e margini tumorali, l'individuazione del linfonodo sentinella, avvalendosi dell'imaging in fluorescenza nel vicino-infrarosso nel corso di interventi chirurgici mininvasivi. Il sistema avanzato di immagini avviene tramite l'utilizzo del verde indocianina (Colorante Tri-carbocianina).
Le principali caratteristiche del verde indocianina sono:
1. Si lega all'albumina, resta nei vasi, ideale per l'angiografia
2. Sicuro; non-ionizzante, usato in sicurezza su oltre 3 milioni di pazienti
3. Metabolismo epatico, non coinvolge i reni
4. Breve emivita di 3 minuti, immagine ripetibile ogni 10 minuti
5. La luce nel vicino-infrarosso permette di visualizzare in maniera diretta i tessuti più profondi
6. Basso costo
Attualmente, la tecnica più diffusa per la ricerca del linfonodo sentinella (SLN) consiste nell'utilizzo di traccianti quali i nanocolloidi di albumina radiomarcati con Tecnezio- 99m (99mTc). La suddetta tecnica prevede quindi l'utilizzo di radiotraccianti che decadono emettendo energia sotto forma di radiazioni. Al contrario, il verde di indocianina (ICG), altro tracciante iniettabile a livello del carcinoma e di più recente introduzione, rappresenta un mezzo di contrasto fluorescente in grado di diffondersi nel sistema linfatico e di marcare a sua volta il SLN. L'ICG non prevede quindi emissione di radiazione possibilmente nocive per l'organismo. Inoltre, mentre l'impiego del 99mTc necessita dell'utilizzo di un Gamma Probe che permette unicamente la ricerca guidata tramite allarme acustico con tecnica tipo 'blind exploration' in quanto non visibile all'occhio umano; l'ICG consente invece di valutarne macroscopicamente la sua captazione con Tecnica di tipo 'Green Fluorescent Imaging' tramite la visualizzazione diretta della colorazione verde.
Nell'ambito di interventi condotti per via laparoscopica, l'imaging di fluorescenza nel vicino-infrarosso amplia lo spettro di diagnosi e consente di valutare la perfusione di organi e tessuti (eg. esofago, stomaco, colon-retto) e di visualizzare le vie biliari, oltre a fungere da supporto visivo alla diagnosi dei linfonodi.
Molti studi dimostrano che l'angiografia intraoperatoria con verde d'indocianina ha il vantaggio di coadiuvare il chirurgo nella scelta della migliore strategia da adottare nel corso dell'intervento chirurgico, permettendo ad esempio la valutazione delle vie biliari in corso di colecistectomia laparoscopica nei pazienti con colecistite acuta, prevenendo eventuali lesioni delle vie biliari oppure durante interventi colo-rettali o esofago-gastrici per la valutazione della vascolarizzazione residua dei tessuti per poter procedere ad anastomosi in sicurezza.
In particolare, il sistema permette al chirurgo di poter beneficiare, oltre all'immagine a colori, di tre diverse modalità di imaging a fluorescenza direttamente dalla testa della telecamera endoscopica o della telecamera da open, senza necessità di ulteriori componenti aggiuntive.
Il sistema è infatti in grado di visualizzare un'immagine a colori con fluorescenza sovrapposta (modalità Overlay), di visualizzare un'immagine in bianco e nero per il massimo contrasto possibile (modalità Spy) o di avere un'immagine a fluorescenza segmentata a colori (CSF) che è in grado di quantificare la fluorescenza mostrata a monitor mediante scala cromatica.
Attualmente è in uso presso il Dipartimento di Scienze Chirurgiche una colonna laparoscopica di vecchia generazione che non dispone di tecnologia UltraHD/4k nè della possibilità di integrazione con il processore per la rilevazione di fluorescenza.
Per tale ragione non è stato possibile produrre alcuno studio scientifico in tale ambito con dati ottenuti nel nostro Ateneo.