Anno: 
2018
Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1210657
Abstract: 

L'infezione da HPV, una tra le più comuni malattie a trasmissione sessuale, è contratta precocemente dopo l'inizio dell'attività sessuale e, generalmente, presenta una risoluzione spontanea. L'infezione può però persistere e determinare l'insorgenza di lesioni benigne e maligne.
Il ruolo eziologico dell'HPV nell'insorgenza dei tumori cervicali ha aperto la strada alla prevenzione primaria attraverso la vaccinazione. La disponibilità di vaccini efficaci offre la possibilità di ridurre in modo considerevole la morbosità e la mortalità legate a questa patologia. Dal 2006 sono disponibili due vaccini: il vaccino quadrivalente e quello bivalente. Recentemente è stato sviluppato il nuovo vaccino 9-valente (9vHPV) in grado di prevenire un maggior numero di infezioni, offrendo protezione non solo contro i genotipi 6, 11, 16, e 18, ma anche contro altri 5 genotipi considerati a elevato rischio oncogeno, ovvero 31, 33, 45, 52 e 58.
Attualmente, in un'ottica di protezione individuale, la vaccinazione anti-HPV risulta sempre indicata, senza necessità di valutazioni dello stato pregresso di infezione prima dell'immunizzazione, vista la bassissima probabilità di infezione simultanea di tutti i tipi HPV inclusi nel vaccino.
Questo progetto ha come obiettivo quello di rendere la vaccinazione con il nonavalente uno perno essenziale nel percorso diagnostico- terapeutico delle pazienti, rivolgendosi anche alle donne già infettate da un tipo HPV incluso nel vaccino che comunque possono avere beneficio dalla vaccinazione, grazie alla protezione restante verso i tipi HPV da cui non sono state infettate. Particolare attenzione verrà rivolta alla popolazione di pazienti trattate chirurgicamente per displasie moderate e/o severe da virus HPV, che si sottoporranno alla vaccinazione per la valutazione di rischio di recidiva di malattia.

ERC: 
SH3_14
Innovatività: 

Da dati della letteratura su donne di 20-45 anni, sottoposte a trattamento chirurgico per CIN-2 e 3, la vaccinazione con il vaccino quadrivalente ha significativamente ridotto le recidive dovute ai tipi di HPV presenti nel vaccino rispetto alle donne non vaccinate (2,5% e 8,5% rispettivamente). In donne con lesioni causate da tipi HPV non presenti nel vaccino non è stata rilevata una differenza statisticamente significativa nelle recidive tra le donne vaccinate e non vaccinate. Avendo a disposizione la nuova formulazione nonavalente, il progetto si rivolgerà in particolare al gruppo di pazienti trattate chirurgicamente per di HSIL, e che successivamente verranno sottoposte al vaccino. Si valuteranno l'impatto del vaccino 9vHPV sulla patologia di base ed il rischio di recidive.
Infine, è fondamentale ricordare che, come ben sottolinea l'Istituto Superiore di Sanità: dal momento che i vaccini disponibili contro l'HPV non prevengono la totalità delle infezioni da HPV ad alto rischio, la vaccinazione non sostituisce l'abituale screening del collo dell'utero e quindi le donne devono comunque effettuare il Pap test o l'HPV test secondo le indicazioni dello screening nazionale. È fondamentale ribadire questo messaggio in occasione della vaccinazione, affinché venga chiaramente compreso dalla popolazione.
Il contesto ambulatoriale consentirà di sottolineare questo concetto a tutte le pazienti che vi afferiranno e di seguire in modo preciso e puntuale le linee guida previste.

Codice Bando: 
1210657

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