Con il termine Ortoressia Nervosa (ON) si identifica una condizione legata ad una forte preoccupazione per il consumo e la qualità del cibo, estrema a tal punto da compromettere le abitudini alimentari e il benessere psicofisico, emotivo e sociale dell'individuo che ne soffre. Sebbene tale condizione non sia ancora riconosciuta ufficialmente come disturbo psicopatologico dai principali manuali psicodiagnostici, l'ON ha avuto un forte riscontro sociale e mediatico ed emerge in letteratura un forte interesse clinico e di ricerca. Nonostante la mancanza di un accordo da parte della comunità scientifica sulla sua concettualizzazione e valutazione, diversi sono stati negli anni gli strumenti sviluppati per misurare l'ON e gli studi che hanno analizzato le correlazioni con altre variabili tra cui i disturbi e le abitudini alimentari, l'esercizio fisico e altri disturbi psicopatologici. Alcuni studi si sono focalizzati anche sulla valutazione dei comportamenti ortoressici in popolazioni di atleti e sportivi. La letteratura scientifica però è ancora piuttosto scarsa e vi è necessità di incrementare tali evidenze empiriche. Lo studio si pone due obiettivi: 1) adattare la versione italiana della Barcelona Orthorexia Scale (BOS, Bauer et al., 2016), determinandone le proprietà psicometriche; 2) valutare la validità di costrutto, la validità convergente e quella discriminante, misurando le correlazioni tra l'ON e l'alimentazione disturbata, il perfezionismo, l'esercizio fisico, lo stato di salute e le pressioni socioculturali verso il peso sano. Verranno dunque reclutati 500 partecipanti a cui verrà chiesto di compilare dei questionari self-report. Verranno selezionati, tra essi, due gruppi estremi in termini di attività fisica: un gruppo che svolge attività fisica vigorosa e uno di sedentari. Verranno svolte le seguenti analisi: analisi fattoriale esplorativa e confermativa, analisi correlazioni tra le variabili misurate e analisi della varianza tra i due gruppi selezionati.
Il progetto di ricerca presentato mira ad approfondire dei temi di emergente interesse clinico e di ricerca, racchiusi in una cornice teorica ancora debole dal punto di vista concettuale ed empirico. Lo scopo è dunque quello di validare la versione italiana di un nuovo strumento sviluppato da un gruppo di esperti nel campo dei disturbi alimentari a livello internazionale, rendendolo fruibile a livello nazionale e dimostrandone la validità e le proprietà psicometriche. Risulta perciò di primaria importanza ampliare le conoscenze su questo tema ancora fortemente dibattuto e che ogni giorno ottiene sempre più attenzione a livello clinico, di salute pubblica e a livello mediatico. Validare uno strumento in grado di migliorare e aggiornare le tecniche di misurazione di tale costrutto diventa perciò una priorità così come quella di indagare le relazioni tra esso e altri aspetti legati alla salute psicofisica dell¿individuo, come l'attività sportiva, l'alimentazione e la salute generale.
Lo studio si propone perciò questo duplice obiettivo, contribuendo all'avanzamento delle conoscenze rispetto allo stato dell'arte e all'implementazione di nuovi strumenti applicativi che possano essere utilizzati in ricerche future a livello nazionale ed internazionale.