Le forme di distress respiratorio moderato vengono trattate, sempre più frequentemente, con ossigenoterapia ad alti flussi (HFNC), sia per l¿efficacia del trattamento sia per il comfort del paziente. Negli ultimi anni i numerosi benefici di questi sistemi sono stati messi in discussione da un potenziale svantaggio, ovvero la mancanza di un meccanismo di controllo della funzione respiratoria durante il trattamento, che è affidata attualmente solo al giudizio clinico. Anche se i pazienti sottoposti ad HFNC potrebbero essere monitorati con apparecchi separati, quest¿ultimi sono scomodi da applicare, sia per la conformazione delle cannule sia per il circuito monodirezionale dell¿HFNC.
Per venire incontro alla necessità di un monitoraggio respiratorio facile da utilizzare durante l¿HFNC, nel nostro laboratorio di ricerca abbiamo messo a punto un sistema di penumotacografia differenziale con il quale il flusso respiratorio del paziente, e quindi la funzionalità respiratoria, vengono valutati con una mascherina orofacciale collegata all¿apparecchio di monitoraggio.
Per limitare il contatto dell¿interfaccia con il paziente, e conseguentemente migliorare il comfort, abbiamo pensato di sostituire la mascherina con una cappetta (simile a quella per ossigenoterapia), perché quest¿ultima senza entrare in contatto con il paziente, se non per una parte del collo, dovrebbe coniugare il vantaggio dell¿efficacia con quello della comodità.
Scopo della presente ricerca è quello di testare, in vitro, l¿accuratezza di questo sistema in un modello di respirazione spontanea, in varie condizioni che simulino quelle cliniche. Se la cappetta dovesse risultare efficace in vitro verrà programmata una ricerca, in vivo, nei lattanti con distress respiratorio sottoposti ad HFNC.
La studio che proponiamo è un passo ulteriore verso la realizzazione di un sistema di monitoraggio della funzione polmonare adatto al paziente sottoposto ad alto flusso. Il nostro sistema si basa, al contrario di altri, sulla rilevazione ¿diretta¿ del segnale di flusso respiratorio attraverso l¿impiego della pneumotacografia differenziale. L¿unico inconveniente della pneumotacografia differenziale è che, come accade per la spirometria, richiede una mascherina naso-bocca per raccogliere il flusso proveniente dal paziente. Poiché la mascherina si applica con difficoltà sulle nasocannule dell¿HFNC, in questa ricerca abbiamo proposto di utilizzare una cappetta (simile alla cappetta per ossigenoterapia) che avvolge la testa del paziente senza toccare il viso. Se questa nuova interfaccia si dimostrerà efficace, potremo svolgere numerosi studi volti a determinare i meccanismi con cui funziona l¿alto flusso, potremo testare l¿effetto dell¿HFNC in nuove patologie polmonari, o l¿effetto di terapie accessorie La messa a punto di una nuova interfaccia che non disturba il paziente potrà rappresentare un utile strumento per praticare un monitoraggio continuo della funzione respiratoria senza alterare lo stato del paziente.