
La proteina S100 B è stata testata sia come marcatore del trauma cranico lieve per porre o meno indicazione all'esame TC del cranio ,sia come fattore predittivo nel trauma cranico moderato e grave in quanto il suo valore sembra direttamente correlato alla gravità della lesione e quindi alla prognosi del paziente.
Recentemente, però, tale specificità per il tessuto cerebrale è stata messa in discussione. Sembra che molti tessuti extracrannici possano liberare S100B se sottoposti a stress modificando il livello serico di questa proteina. Il trauma di tessuti quali il grasso, le cellule epiteliali, i muscoli e le ossa, sembra aumentare il livello serico, indipendentemente dalla presenza di una lesione crebrale e questo può compromettere il valore prognostico del S110B nel trauma cranico. Inoltre sembra che questo biomarcatore possa essere utilizzato con successo anche come fattore predittivo della presenza, della gravità e dell¿esito di uno shock emorragico post-traumatico, in quanto espressione dell¿avvenuta lesione endoteliale.
L'obiettivo della nostra ricerca è quello di studiare la presenza della proteina S100B nel siero di pazienti traumatizzati che presentino un trauma cranico isolato (lieve, moderato e grave) e un trauma maggiore (ISS >15) che sia cranico ed extracranico o esclusivamente extracranico. I valori di S100B titolata all'arrivo del paziente entro le 6 ore dal trauma e poi dopo 24 ore, saranno correlati con le caratteristiche cliniche del paziente e con il suo outcome. In particolare saranno valutate:
1. l'interferenza delle lesioni extracraniche nell'impiego predittivo del S100B nel valutare il trauma cranico
2. la correlazione del valore di questa proteina con la gravità e l'esito del trauma extracranico, e
3. la correlazione del valore serico del biomarcatore con la presenza, la gravità e l'esito dell'eventuale shock emorragico, per valutare la capacità di questa proteina di indicare precocemente l'evoluzione emodinamica del paziente.
L'obiettivo della nostra ricerca è quello di studiare la presenza della proteina S100B nel siero di pazienti traumatizzati che presentino un trauma cranico isolato (lieve, moderato e grave), un trauma maggiore (ISS >15) sia cranico che extracranico, e infine un trauma maggiore (ISS
1. l'interferenza delle lesioni extracraniche nell'impiego predittivo del S100B nel valutare il trauma cranico
2. la correlazione del valore di questa proteina con la gravità e l'esito del trauma extracranico, e
3. la correlazione del valore serico del biomarcatore con la presenza, la gravità e l'esito dell'eventuale shock emorragico, per valutare la capacità di questa proteina di indicare precocemente l'evoluzione emodinamica del paziente.
I pazienti in studio saranno quelli con età superiore ai 18 anni, vittime di trauma maggiore (ISS>15) giunti al Dipartimento di Emergenza e Accettazione del Policlinico Umberto I, secondo una procedura di Soccorso Primario oppure come trasferiti da altri nosocomi, ma solo se l'evento traumatico si sia verificato nelle ultime 3 ore.
Il paziente sarà seguito durante la sua permanenza in Sala Rossa, nei reparti del Dipartimento di Emergenza e Accettazione e al Centro di Rianimazione, ovvero negli altri reparti di successivo trasferimento.
L'analisi porterà a organizzare un database in Microsoft Excel all'interno del quale siano inseriti i seguenti dati :
- Dati demografici ( età, sesso, razza, codice fiscale, tessera sanitaria )
- Anamnesi del trauma ( data, sede, ora, dinamica, meccaniscmo secondo codifica E del sistema ICD-9 )
- Dati del soccorso preospedaliero ( parametri vitali sulla scena, procedure, farmaci e infusioni, modalità di trasporto, tempistiche )
- Dati delle cure in sala di emergenza ( parametri vitali, procedure/indagini, farmaci e infusioni, tempistiche, sede di ricovero )
- Procedure chirurgiche effettuate ( data, ora, operatori, tipologie di intervento, eventuali reinterventi, necessità di ricovero in terapia intensiva )
- Descrizione anatomica delle lesioni ( bilancio delle lesioni, eventuale referto autoptico, calcolo degli indici di severità - ISS )
- Esito ( data di dimissione, decesso, trasferimento, sede decesso, sede trasferimento, complicanze durante il decorso, sequele, verifica di qualità, TRISS )
Le terapie infuse rappresenteranno un punto molto importante della nostra ricerca, in quanto è possibile che alcuni trattamenti effettuai molto comunemente nel paziente con trauma cranico siano in grado di influenzare la cinetica dei biomarcatori, in particolare i farmaci sedativi, i vasopressori e il mannitolo. Quest'ultimo ad esempio, potrebbe aumentare il livello del S100B per la sua influenza sulla permeabilità della barriera emato-encefalica.
Per quanto riguarda la titolazione del S100B, a tutti i pazienti verrà prelevato, all'arrivo in Pronto Soccorso e poi a 24 e 72 ore, un campione di sangue venoso che verrà centrifugato per separare il siero e poi conservato a -20°C fino a quando non sarà analizzato. La misurazione della concentrazione della proteina S100B avverrà con il metodo ELECSYS S100. Questo è un metodo sandwich a uno step in elttrochemiluminescenza (ECL). Il test impiega due anticorpi monoclonali : il primo anticorpo biotilinato è utilizzato come anticorpo di cattura e lega le microparticelle adese con streptavidina. Il secondo anticorpo,legato covalentemente ad un chelato di Rutenio, è utilizzato per la rilevazione. Il test può essere applicato sugli immuno-analizzatori automatici Elecsys 2010 cobas e 411, cobas e 601 e Modular E170. Il controllo di qualità è fornito da una serie di sieri di controllo Precicontrol S100 per verificare la funzionalità del sistema, che vengono misurati ad ogni run.
Il follow up dei pazienti sarà effettuato ad una settimana dalla dimissione, ad un mese e a tre mesi, intervistando il paziente secondo una scheda di valutazione riguardante:
- Eventuale ritorno alle normali attività della vita quotidiana
- Eventuale ripresa dell'attività lavorativa
- Eventuali deficit neurologici focali
- Presenza o meno di accessi epilettici non noti in anamnesi
- Disturbi dell'umore ed eventuali disturbi della sfera socio affettiva
- Trattamento farmacologico in corso e tempo trascorso dalla sospensione dello stesso.