Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2277933
Anno: 
2020
Abstract: 

La presente proposta di ricerca concerne l¿indagine sulla dimensione tecnologica e mediale che caratterizza le organizzazioni impegnate nell¿ambito della cooperazione sociale. Nello specifico, la ricerca si concentra sulle tecnologie dell¿informazione e della comunicazione (ICT) adottate da quelle organizzazioni la cui cooperazione sociale può essere caratterizzata come generativa di nuove forme di Commonfare, o ¿welfare dei beni comuni¿: un modello di welfare basato sulla valorizzazione della cooperazione sociale. Gli obiettivi della ricerca sono elaborare una comprensione del Commonfare come infrastruttura sociotecnica, e identificare una serie di metodi per supportare la (co-)progettazione di piattaforme di comunicazione sostenibili a supporto delle esperienze di Commonfare. La ricerca poggia su un terreno teorico che integra gli studi sociali sulla scienza e la tecnologia e gli studi sui media. Nello specifico la ricerca propone un approccio teorico bifocale che coniuga infrastructure studies e platform studies. Dal punto di vista metodologico, la ricerca adotta la prospettiva della design sociology, un approccio che combina l¿uso di metodi provenienti dalla ricerca sulla progettazione partecipativa con lo sguardo socioculturale e critico tipico della ricerca sociologica. La ricerca empirica è condotta sul territorio del comune di Roma, attraverso metodi e tecniche qualitativi, tra cui workshop di progettazione partecipativa, osservazione partecipante, interviste semi-strutturate. In ultima analisi, la ricerca si propone di porre in conversazione aree di studio quali media digitali, studi sociali di scienza e tecnologia e progettazione partecipativa, al fine di comprendere come il supporto digitale per le pratiche di cooperazione sociale potrebbe essere progettato per contribuire a costruire relazioni sociotecniche sostenibili e più eque.

ERC: 
SH3_12
SH3_14
SH2_2
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2902171
Innovatività: 

Il progetto proposto si basa su tre elementi correlati e innovativi: 1) lo studio del Commonfare come piattaforma e infrastruttura sociotecnica; 2) l'elaborazione di metodi per la (co-) progettazione di piattaforme ICT sostenibili a sostegno delle iniziative di cooperazione sociale assimilabili al Commonfare; 3) l'adozione della design sociology come approccio di ricerca innovativo nelle scienze sociali, attraverso la combinazione di metodi provenienti dal design con lo sguardo critico dell'indagine sociologica.

A tal riguardo, se il Commonfare è stato principalmente studiato nel contesto dell'economia della conoscenza, la presente proposta di ricerca intende estendere lo stato dell'arte studiando e inquadrando il "welfare dei beni comuni" attraverso una prospettiva che coniuga gli studi sulle infrastrutture (infrastructure studies) e gli studi sulle piattaforme (platform studies) (Plantin et al. 2016). In questo modo, la ricerca mira a costruire uno spazio di conversazione e collaborazione tra aree (inter)disciplinari quali media digitali, studi sociali di scienza e tecnologia (science and technology studies) e progettazione partecipativa (participatory design), al fine di comprendere come il supporto digitale per le pratiche di cooperazione sociale potrebbe essere progettato per contribuire a costruire relazioni sociotecniche sostenibili e più eque (Boccia Artieri e Marinelli, 2019; Light and Miskelly, 2019). Come sottolineano Plantin e colleghi (2018), sia il concetto di `infrastruttura' sia quello di 'piattaforma' pur provenendo da ambiti di studio diversi (science and technology studies e media studies) per riferimenti intellettuali e ambiti di ricerca, si riferiscono a strutture che operano sullo sfondo e che supportano il funzionamento di strumenti molteplici (ad esempio, un'app, un treno, un servizio di posta elettronica). Secondo gli autori, la pervasività delle tecnologie digitali sollecita l'adozione di un approccio bifocale che coniughi infrastructure studies e platform studies allo scopo di comprendere, da un punto di vista storico e critico, il funzionamento dei media digitali nelle società contemporanee (Plantin et al., 2018) e individuare possibili metodi alternativi di progettazione. A tal proposito, il concetto di 'infrastruttura' (qui declinato nella sua forma processuale di 'infrastrutturare') rappresenta una lente sia per comprendere sia per affrontare le sfide posta dalla costruzione di relazioni sociotecniche sostenibili e più eque. L'infrastruttura può essere definita, infatti, come qualcosa che emerge nella pratica, connessa ad attività e strutture (Star e Ruhleder, 1996). Si tratta di una definizione che sfida la percezione comune delle tecnologie come soli artefatti, sottolineando la proprietà relazionale dell'infrastruttura associata a ciò che "sta fra" (infra-) pratiche convenzionali, contesti culturali preesistenti, gruppi sociali, a strumenti di mediazione, regole d'uso e di progettazione (Star e Bowker, 2007). Una simile concettualizzazione sottolinea l'importanza di inquadrare l'infrastruttura in termini ecologici: "come relazione tra i modi di fare e agire organizzati dagli esseri umani e le tecnologie che consentono e supportano questi metodi" (Karasti, 2014). Tale approccio pone la nozione di 'infrastrutturare' (infrastructuring) come tentativo di sottolineare il carattere processuale e continuo della formazione delle infrastrutture e come metodologia a supporto delle attività di tutti gli attori interessati dalla progettazione di un sistema di informazione e comunicazione (Pipek and Wulf, 2009). Dall¿altro lato, il concetto di 'piattaforma' indica "un'architettura programmabile progettata per organizzare le interazioni tra utenti" (van Dijck et al. 2019, p. 38), che, al pari del concetto di 'nfrastruttura', non può essere riferito unicamente alle tecnologie che mediano tecnicamente tali interazioni, ma anche alle relazioni sociali che tali ambienti contribuiscono a creare, così come alle organizzazioni che gestiscono le piattaforme e ai modelli di governance adottati per tale gestione. L'opportunità di adottare un approccio teorico bifocale, che coniuga gli studi sulle infrastrutture e gli studi sulle piattaforme, rivela potenzialità euristiche interessanti e innovative, anche da un punto di vista progettuale, nel momento in cui la pervasività dei media digitali porta a ritenere che le infrastrutture tradizionali si stanno "piattaformizzando" così come le piattaforme digitali si stanno trasformando in infrastrutture (Plantin et al., 2018).
La presente proposta di ricerca suggerisce di situare questo approccio bifocale nell'ambito di comunità locali assimilabili alla definizione di Commonfare, al fine di creare le condizioni che possono rafforzare i valori di democrazia, equità e condivisione (Boccia Artieri e Marinelli, 2019), sostenere l'economia della solidarietà (Vlachokyriakos et al., 2018) e riparare le infrastrutture della socialità (Berlant, 2016).

Codice Bando: 
2277933

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