L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha recentemente riconosciuto per la prima volta che il burnout, dovuto allo stress da lavoro, è una malattia. L'agenzia dell'Onu l'ha inserita nella sua classificazione internazionale delle malattie (Icd), la quale è stata adottata ufficialmente da tutti gli Stati dell'OMS a Ginevra il 28 Maggio 2019 ed entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio del 2022.
l nostro studio si propone di fornire degli strumenti valutativi, in supporto a quelli già esistenti, attraverso l'applicazione del nuovo questionario Sapienza WRSQ (work related stress questionnaire) che, rispetto ai questionari già presenti in letteratura scientifica, riesce ad indagare tutti i maggiori rischi pscicosociali presenti negli ambienti di lavoro con un numero minore di items, quindi con un minor impatto sui lavoratori durante la compilazione e con la conseguente riduzione del rischio "response bias". Lo strumento, già tradotto in lingua spagnola, verrà utilizzato anche in Argentina dall¿Universidad Nacional de Chilecito e dall¿Universidad Nacional del Comahue, tramite il Prof. Hector Nieto.
E¿ prevista la somministrazione a circa 4000 lavoratori in Italia e in Argentina.
Altresì il nostro Gruppo di ricerca, dopo il successo ottenuto da uno studio per valutare l¿utilità di dosare il cortisolo urinario e sierico, quale indicatore ¿oggettivo¿ di esposizione, pubblicato a dicembre 2018 su un¿importante rivista scientifica internazionale, sente la necessità di proseguire la ricerca su questo "focus", ampliando il campione di studio e di ricercando ulteriori markers specifici, attraverso una revisione sistematica della letteratura scientifica e uno studio specifico su lavoratori esposti.
Il WRSQ e i markers biologici possono rappresentare uno strumento innovativo, preciso e utile per la Comunità scientifica e per il Medico del lavoro aziendale, al fine di prevenire le conseguenze sullo stato di salute dei lavoratori dovute allo stress lavoro correlato.
La ricerca proposta presentata un'importante innovatività con elevate potenzialità di implementare le conoscenze scientifiche rispetto all'attuale stato dell'arte.
Infatti lo studio proposto dal nostro Gruppo permetterà il raggiungimento di due obiettivi distinti ma allo stesso tempo complementari.
1. Il primo obiettivo è la validazione scientifica del WRSQ (work related stress questionnaire) su un vasto numero di lavoratori in Italia e in Argentina, con la quale il responsabile del progetto collabora dal 2012 e dove non è stato mai utilizzato e validato e scientificamente uno strumento del genere.
Inoltre Il WRSQ, rispetto ai questionari già presenti nella letteratura scientifica presenta l'innovatività delle seguenti caratteristiche:
1) facile somministrazione da parte del medico del lavoro in occasione delle visite previste dalla sorveglianza sanitaria obbligatoria;
2) possibilità di essere autosomministrato;
3) elevata comprensibilità da parte del lavoratore perchè composto da 19 items semplici ma capaci di indagare in modo approfondito almeno 16 domini inerenti i rischi psicosociali presenti negli ambienti lavorativi ;
4) riduzione del rischio "response bias", legato ad numero di items minore rispetto ai questionari presenti in letteratura scientifica;
5) possibilità di somministrare il questionario anche attraverso una "App" o sito internet "mobile friendly" per sistemi Android/iOS, con diffusione su tutto il territorio nazionale (Italia e Argentina) e metterlo a disposizione della comunità scientifica.
2. Il secondo obiettivo è confermare uno o più markers biologici di esposizione al rischio stress lavoro correlato; questo comporterebbe, per la prima volta, la possibilità di mettere a disposizione della Comunità scientifica e del Medico del lavoro uno strumento ¿oggettivo¿ per verificare la presenza di precursori biologici degli effetti negativi sulla salute dei lavoratori esposti.