Anno: 
2017
Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_670112
Abstract: 

Preadolescenza e adolescenza sono periodi dello sviluppo caratterizzati da specifiche problematiche. Generalmente comportamenti a rischio e trasgressivi sono costitutivamente legati a tali periodi: la tendenza all¿acting, all¿opposizione, alla ribellione, alla messa alla prova di se stessi sono manifestazioni utili per lo sviluppo dell¿autodefinizione. Inoltre, la tendenza ad agire, fisiologica in adolescenza, rappresenta una modalità di elaborazione e controllo di una realtà interna mutevole e instabile. Spesso l¿agire impulsivo, considerato come la predisposizione a reagire a stimoli interni o esterni in maniera urgente e non pianificata, può determinare la messa in atto di comportamenti a rischio e/o condotte psicopatologiche. Lo scopo principale del presente progetto di ricerca è quello di analizzare la relazione tra il fare/subire azioni aggressive e violente e le condotte autolesive intenzionali senza una consapevole ideazione suicidaria (Nonsuicidal Self-Injury; NSSI) e con ideazione suicidaria valutando i livelli di gravità e la compromissione del funzionamento psicosociale al fine di pianificare strategie di intervento di tipo preventivo. I partecipanti allo studio saranno reclutati all'interno di Istituti Scolastici (Scuole Secondarie di I e II grado) e completeranno i seguenti strumenti di misura self-reports inerenti le variabili oggetto di indagine: Bully/Victim Questionnaire; Deliberate Self-Harm Inventory; Children's Depression Inventory, (CDI2- SR); The Personality Inventory for DSM-5 ¿Brief Form (PID-5-BF) ¿ Child Age 11-17; Sleep Disturbance ¿ Child Age 11¿17(PROMIS ¿ Sleep Disturbance ¿ Short Form); Children's Somatization Inventory CSI-24].

Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_873159
sb_cp_es_129189
Innovatività: 

Sebbene la letteratura indichi l¿adolescenza come un periodo di aumento del rischio per l¿inizio e la messa in atto di comportamenti autolesivi intenzionali senza una consapevole ideazione suicidaria (Nonsuicidal Self-Injury) (Muehlenkamp e Gutierrez, 2007; Nock e Prinstein, 2004), tale ambito di ricerca è stato oggetto di studi sistematici prevalentemente in ambito internazionale, con una maggior concentrazione di ricerche negli Stati Uniti, in Canada e nel Regno Unito. Nel nostro Paese, solo molto recentemente l¿interesse per i comportamenti autolesivi intenzionali ha spinto i clinici e i ricercatori ad esplorare, in maniera più approfondita tali condotte nelle diverse popolazioni di adolescenti e giovani adulti, in campioni clinici e non clinici (Cerutti, Manca, Presaghi e Gratz, 2011; Di Pierro, Sarno, Perego, Gallucci, e Madeddu, 2012; Cerutti, Presaghi, Manca e Gratz, 2012; Cerutti, Spensieri e Valastro, 2014).
Inoltre, alcuni studi hanno evidenziato un legame tra i comportamenti autolesivi ripetitivi e disturbi di personalità, stati depressivi, consumo di alcol o sostanze stupefacenti, inclusa una compromissione del funzionamento sociale. Nonostante la ricerca abbia messo in luce un legame tra comportamenti autolesivi e problematiche internalizzanti ed esternalizzanti, non vi sono ancora studi sistematici che abbiano analizzato l'associazione tra i comportamenti aggressivi e violenti e l'autoferimento intenzionale con e senza ideazione suicidaria. E' ampiamente riconosciuto che assistere o fare esperienza di azioni di violenza interpersonale può interferire con il raggiungimento delle tappe evolutive adeguate e può esporre l'individuo ad un rischio significativo di disturbi psicopatologici. L'interesse su tale associazione, scarsamente rilevato in ambito internazionale e in quello nazionale, potrebbe favorire una maggior conoscenza di specifiche caratteristiche personologiche di coloro che mettono in atto comportamenti aggressivi auto ed etero diretti, consentendo di progettare la pianificazione di interventi preventivi precoci.

Codice Bando: 
670112
Keywords: 

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