Introduzione: Le ¿-sinucleinopatie (Atrofia Multisistemica [MSA], Malattia di Parkinson [MP] e Demenza a Corpi di Lewy [DLB]) sono un gruppo di malattie neurodegenerative caratterizzate da anomalo accumulo intracellulare di aggregati di ¿-sinucleina. Esse si associano ad una grande varietà di sintomi non motori, tra i quali l¿ipotensione ortostatica (IO) e il deficit delle funzioni esecutive. Gli studi presenti in letteratura suggeriscono come l¿IO abbia effetti potenzialmente negativi su disabilità, progressione e prognosi di queste malattie e alcune evidenze suggeriscono inoltre un impatto sul deficit esecutivo stesso. Inoltre, alcuni studi hanno evidenziato la presenza di alterata vasoreattività cerebrale nei pazienti affetti da MP e IO. Non esistono tuttavia studi che abbiano indagato l¿associazione tra l¿alterazione della vasoreattività cerebrale e la disfunzione esecutiva in pazienti con ¿-sinucleinopatie e IO.
Obiettivi: L¿obiettivo primario del nostro studio è valutare l¿associazione tra la gli indici della vasoreattività cerebrale durante l¿esecuzione dell¿Head Up Tilt Test (HUTT) e deficit delle funzioni esecutive nei pazienti con ¿-sinucleinopatie e IO senza una franca demenza (MSA e MP). L¿obiettivo secondario è invece quello di valutare se, nei due sottogruppi di pazienti, vi siano differenze tra i risultati ottenuti ai test neuropsicologici e i parametri di vasoreattività cerebrale.
Materiali e Metodi: La coorte oggetto di studio è costituita da 20 pazienti con ¿-sinucleinopatie affetti da IO e deficit delle funzioni esecutive. Questi pazienti verranno sottoposti ad una valutazione della vasoreattività cerebrale mediante Doppler Transcranico con test di reattività alla CO2, durante l¿esecuzione dell¿HUTT. Ai pazienti verranno inoltre somministrati test neuropsicologici specifici per l¿analisi delle funzioni esecutive al baseline ed entro 3 minuti dall¿esecuzione del HUTT.
I sintomi non motori fanno parte dello spettro sintomatologico delle ¿-sinucleinopatie e rappresentano dei sintomi altamente debilitanti con importanti ripercussioni negative sulla qualità di vita del paziente e del caregiver. Pertanto, negli ultimi anni si sta dimostrando sempre più interesse nella diagnosi precoce e nel trattamento tempestivo di tali sintomi. In particolare, sintomi con alta prevalenza e incidenza di disabilità grave sono la disfunzione autonomica cardiovascolare e il deterioramento cognitivo, i quali contribuiscono alla mortalità e alla morbilità di questi pazienti, aumentando la necessità di assistenza sanitaria e di ospedalizzazione.
Grande interesse è rivolto verso l¿associazione esistente tra ipotensione ortostatica e declino cognitivo, in quanto tra i due potrebbe esserci una relazione causa-effetto.
La riduzione della CVR viene considerata un fattore di rischio per lo sviluppo di un danno cronico a livello cerebrovascolare, in quanto potrebbe contribuire allo sviluppo e al peggioramento del deterioramento cognitivo.
Un elemento di grande impatto nella valutazione e nel trattamento dei pazienti con ¿-sinucleinopatia ed IO, potrebbe essere la valutazione della correlazione tra le variazioni dei parametri di CVR e le alterazioni ai punteggi nei test NPS che valutano selettivamente le funzioni esecutive. In letteratura, infatti, non sono presenti studi che correlano i dati di vasoreattività cerebrale indagata mediante TCD e il deficit delle funzioni esecutive valutate mediante test neuropsicologici specifici (Stroop test, Test di fluenza verbale e semantica).
Inoltre, quasi tutti gli studi che hanno indagato le variazioni della vasoreattività cerebrale in pazienti con ¿-sinucleinopatia, non prevedevano l¿utilizzo del HUTT per la valutazione della presenza di ipotensione ortostatica, nonostante essa rappresenti una metodica più precisa e affidabile rispetto alla semplice misurazione della pressione arteriosa in clinostatismo e in ortostatismo mediante sfigmomanometro.
L¿indagine verrebbe quindi eseguita con una metodologia sperimentale rigorosa e validata. Essa è rappresentata dall¿utilizzo dell¿HUTT per la valutazione delle variazioni della PA e dal TCD durante test di reattività alla CO2, il quale costituisce la metodica più affidabile e riproducibile per valutare la CVR, oltre ad essere di facile esecuzione, non invasiva e ben tollerata.
Infine, il nostro progetto rappresenterebbe l¿unico studio a valutare l¿associazione tra CVR e deficit delle funzioni esecutive nei pazienti con MP e MSA con diagnosi di IO e sindrome disesecutiva.