Anno: 
2018
Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1021362
Abstract: 

Il conflitto collettivo che per anni ha interessato, quasi esclusivamente, il mondo dell'industria privata ha conosciuto profondi mutamenti.

-Il presente progetto di ricerca si propone di analizzare a fondo il mondo degli scioperi nei servizi pubblici essenziali, ove si stagliano i bisogni dei cittadini-utenti; soggetti da tutelare poiché non aventi la disponibilità della pretesa degli scioperanti e che si trovano inermi tra "l'incudine ed il martello" della dinamica dei rinnovi contrattuali.
Ed inoltre, Il problema nel terreno dei servizi è amplificato dalla intercorsa frammentazione delle sigle sindacali, una molecolarizzazione dei soggetti collettivi spinti dalla voglia di autodefinirsi e alla ricerca della ribalta mediatica locale e nazionale.
Nuovi soggetti portatori di interessi circoscritti e corporativi, particolarmente "aggressivi" nella rivendicazione delle proprie ragioni, e che hanno eroso il monopolio della rappresentanza storicamente detenuto dai sindacati tradizionali maggiormente rappresentativi.
La ricerca della "presunta" rappresentatività passa attraverso astensioni collettive artatamente studiate per intercettare, e successivamente ostentare, il consenso e l'adesione di ampie fasce di lavoratori che difficilmente potranno mai rappresentare altrimenti. ll settore dei trasporti è una fucina di bad exemples in tal senso e rappresenta tradizionalmente il nocciolo duro dei problemi connessi con l'attuazione della Legge 146 del 1990.
Nella ricerca si analizzerà l'importante ruolo svolto dalla Commissione di Garanzia Scioperi e del novero dei poteri astrattamente a sua disposizione per il contemperamento degli interessi in gioco.

-Obiettivo del progetto è quello di individuare strumenti giuridici e possibili future soluzioni normative che consentano alla Commissione di Garanzia Scioperi e al legislatore di adottare soluzioni a favore dei cittadini utenti in riferimento al settore dei trasporti pubblici nazionali e locali.

ERC: 
SH1_5
SH2_4
SH1_9
Innovatività: 

LO SCENARIO:
Il contratto collettivo, il regolamento di servizio emanato in base agli accordi intercorsi con le rappresentanze sindacali nonchè i codici di autoregolamentazione propri dei lavoratori autonomi sono le principali fonti di disciplina dello sciopero e delle prestazioni indispensabili da assicurare nell'ambito dei servizi pubblici essenziali.
Sennonchè la Legge 146/1990 funzionalizza l'esercizio dell'autonomia privata collettiva al rispetto delle finalità pubblicistiche positivizzate nell'art.1 comma secondo; finalità che possono trovare contemperamento nello strumento contrattuale "in relazione alla natura del servizio ed alle esigenze della sicurezza, nonché alla salvaguardia dell'integrità degli impianti".
A garanzia dell'intero impianto di produzione regolamentare, incentrato su un peculiare intrinseco sistema di pesi e contrappesi, il legislatore scientemente affida l'autonomia collettiva alla "prudente regia della Commissione di Garanzia".
Ed infatti, solamente qualora le regolamentazioni pattizie siano "vistate" dalla Commissione, e dunque siano reputate idonee a garantire il contemperamento dell'esercizio del diritto di sciopero con il godimento dei diritti della persona costituzionalmente tutelati, assumono efficacia erga omnes, con la conseguenza che anche i "playmakers" sindacali non firmatari dovranno attenersi a quanto, da altri, sottoscritto.
Si può ritenere, dunque, che voluntas legis sia stata quella di privilegiare la fonte autonoma, ammettendo la regolamentazione eteronoma solo come extrema ratio provvisoria, nell'attesa di un idoneo accordo o codice .
Si consideri, altresì, che soventemente la Commissione di Garanzia ha ammesso la coesistenza della regolamentazione provvisoria con accordi, anche per un solo aspetto della disciplina .
Particolarmente significativo appare l¿accordo raggiunto in data 31 luglio 2015 tra il gruppo Ferrovie dello Stato e le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative nel settore , volto a regolamentare il funzionamento delle R.S.U. aziendali anche in materia di sciopero .
La portata innovativa di siffatto accordo, che si inserisce nel solco tracciato dalla contrattazione specifica del gruppo F.C.A. , è quella di riconoscere ad un soggetto collettivo, effettivamente rappresentativo, la legittimazione a proclamare lo sciopero .
La dicotomia esercizio del diritto di sciopero/livello minimo di rappresentatività, come contrattata in quest'ultimo accordo collettivo, è stata valutata come rispondente ad un principio di proporzionalità da parte della Commissione di Garanzia , seppur non in una formale delibera si valutazione di idoneità.

INNOVATIVITA':
la ricerca mira a proporre i migliori strumenti giuridici che il legislatore e la Commissione di Garanzia dovrebbero utilizzare in un futuro, per fronteggiare una microconflittualità sindacale che mette in ginocchio ciclicamente l'intero comparto.

Attualmente vi sono ben tre disegni di legge, da anni all¿esame delle Camere, volti ad integrare la legge 146/1990: d.d.l. n.550 del Sen. Di Biagio; n.S-1286 del Sen. Sacconi e altri; n.S-2006 del Sen P.Ichino e altri.

La ricerca, partendo dall'esame delle proposte di legge ricordate, arriverà ad individuare quali siano le strade più efficaci e realizzabili da percorrere.

-Come evitare che un "sindacatino" blocchi l'intero paese?
-Legare la legittima proclamazione di uno sciopero a un dato minimo di rappresentatività?
-Imporre nuovi vincoli di procedimentalizzazione per le parti sociali proclamanti, ulteriori e diversi rispetti a quelli in essere nella novella del 1990?
-Ampliare i poteri della Commissione di Garanzia anche in relazione ad una valutazione di merito sui motivi alla base dello sciopero?

Sono queste alcune delle domande a cui la ricerca si prefigge di dar risposta e che potrebbero fornire una concreta soluzione ai bisogni dei cittadini-utenti.

Codice Bando: 
1021362

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