Anno: 
2018
Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1035792
Abstract: 

La proposta di ricerca è dedicata al Design for Cultural Heritage, con focus sulla comunicazione visiva e multimediale per le Istituzioni museali, considerando il rapporto sinergico tra architettura, museum e visual studies, arti performative e coreografiche. La ricerca è sottesa da una visione dinamica del Cultural Heritage e dalla contezza delle modalità con cui le azioni del design incidono sul dato storico e sulla stratificazione rigenerandone il senso con progetti materiali e immateriali. La comunicazione museale opera nel segno del dialogo tra contesti fisici e sociali, tra antico e contemporaneo e considera il ruolo dei visitatori parte integrante del sistema al fine di valorizzare e ampliare la fruizione dei Beni. Il forte impatto della cultura digitale sui Musei ha trasformato tali Istituzioni in dispositivi ibridi e complessi generando nuovi modi per attivare curiosità finalizzate all'apprendimento e all'approfondimento delle conoscenze attraverso l'interazione dei pubblici con i media. In relazione a tale scenario, lo spazio museale si è sempre più evoluto in un luogo aperto catalizzatore di eventi acquisendo le caratteristiche di spazio pubblico della città e del territorio. La proposta di ricerca, di natura teorico-critica e sperimentale, si prefigge un duplice obiettivo e risultato: operare un avanzamento dello stato dell¿arte in materia con pubblicazione scientifica; realizzare un progetto pilota di Design per le Istituzioni museali, assumendo come campo di sperimentazione il MADRE Museo di Arte contemporanea Donna Regina di Napoli. La peculiarità e innovatività del progetto risiede nella sua visione olistica e interdisciplinare che assume quali riferimenti esemplari progetti internazionali inclusivi dei museum e visual studies e delle arti performative e coreografiche nel segno di innovative interpretazioni delle culture digitali, con l¿obiettivo di ampliare la fruizione attraverso forme di diletto preposte ad acquisire e approfondire conoscenze.

ERC: 
SH5_8
SH5_4
SH5_7
Innovatività: 

La trasmissione dei molteplici significati dei Beni musealizzati si può avvalere di un linguaggio sincretico, che utilizza registri differenti al fine di coinvolgere un pubblico sempre più vasto. La missione primaria del Museo è nella contemporaneità incrementata da una nuova accezione che mette in relazione le strutture della conservazione dei saperi e delle opere alle teorie dell¿economia delle esperienze e di una Nuova Museologia (Vannini 2012). I nuovi Musei si prefiggono di bilanciare apprendimento e diletto sul modello del ¿rational entertainment¿ improntato da Charles Willson Peale nel XVIII sec (Kotler 1999). L¿entertainment è sviluppato nell¿ottica dell¿edutaiment, e nel caso di un pubblico adulto, dell¿infotainment (Macdonald e Alsford, 1995), ossia come strumento di conoscenza e apprendimento. The Museum Experience (Falk e Dierking 1992,2000) - modello poi aggiornato (Falk 2009) anche alla luce delle più recenti innovazioni riguardanti l¿applicazione delle tecnologie digitali ai musei (Falk e Dierking 2008) - risiede nell¿aver individuato i principali concetti, le relazioni e i tools con i quali può essere progettata l¿esperienza museale. A livello nazionale e internazionale, anche in relazione all¿evoluzione dei quadri legislativi, in Italia con il D.M. del 2014, le strategie di fruizione sono state orientate tanto sulla sfera personale dell¿utente e sul contesto sociale e partecipativo; quanto sul contesto fisico coincidente con il setting - l¿architettura, gli oggetti esposti e gli strumenti di supporto alla fruizione - in cui ha luogo l¿esperienza di visita. Il diletto, entrato a far parte della definizione dell¿Icom dal 2007, va inteso quale strumento, un motore emozionale capace di ingenerare curiosità attraverso le quali si innescano processi cognitivi che imprimono nei visitatori un fattore attrattivo riconducendoli nei Musei al fine di incrementare ogni volta la consapevolezza dell¿esperienza culturale. Il Museo è quindi concepito come un organismo vivo e implementabile e la sua valorizzazione è legata tanto al ruolo dei visitatori considerati parte integrante del sistema, quanto alla cultura digitale, il cui forte impatto ha avuto come effetto la coesistenza tra virtuale e fisicità dei Beni consentendo un¿accessibilità culturale che si prefigura anche come pratica esperita in Rete. Il nuovo Museo è fautore di relazioni con pubblici più ampi che interagiscono con i Beni in modo partecipativo anche attraverso i media digitali. Il progetto della comunicazione salda quindi contenuto e contenitore, esplicitando tale legame in termini visivi, costituendo l¿interfaccia di mediazione tra Sito/Bene e Visitatore. Secondo il Work Programme di Horizon 2020, la ricerca sul Cultural Heritage digitale è di importanza fondamentale per l¿Europa e garantisce benefici a lungo termine facendo leva sull¿economia, sui valori identitari delle comunità e sul territorio. Lo stato dell¿arte in materia è stato sviluppato negli ultimi anni con ricerche dedicate all¿evoluzione della comunicazione museale, che hanno registrato il massiccio utilizzo di applicazioni online o con device mobili, ricostruzioni virtuali, gaming, audiovideo, socialnetwork. La ricerca proposta offre un contributo di pratiche comunicative i cui contenuti integrano le discipline della storia dell¿arte e dello spettacolo, costituendo un dispositivo caratterizzante l¿identità museale, le cui potenzialità contribuiscono a restituire un certo tipo di percezione trasformando in evento partecipativo quella che tradizionalmente si pone come visita culturale. Come accennato, il progetto prevede di esperire l¿architettura e le opere d¿arte attraverso il movimento, intervenendo in situ a partire da una concezione dello spazio che viene ri-definita e abitata dalla gestualità e dal corpo. L¿interdisciplinarietà si ravvisa nella parola "use", architrave di tale sperimentazione, prologo allo scambio e alla condivisione, in una dimensione a misura d'uomo. La ricerca, anche riguardo le attività svolte con la ricerca di Ateneo 2016 (vedi Consuntivo scientifico per gli ultimi due anni di finanziamento ottenuto risultati e pubblicazioni relative) propone una concezione della valorizzazione dei Musei di arte contemporanea, in particolare del MADRE, sviluppando su diversi registri l¿idea di una fruizione museale come live experience, volta ad attrarre pubblici diversificati, nella convinzione che il design possa offrire opportunità di trasmissione delle conoscenze incrementando il valore dei Beni Culturali. L¿innovatività della ricerca risiede nell¿approccio trasversale il cui obiettivo è di identificare modelli locali congrui e soluzioni in progress, coerenti alla contemporanea trasformazione delle strutture museali in organismi complessi ove coesistono opere ed eventi tra loro anche antitetici per modalità di creazione, funzione e qualità (Malraux 1947, Granier 2013) secondo una visione del Museo contemporaneo come luogo dell¿incontro e della metamorfosi.

Codice Bando: 
1035792

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