Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2765719
Anno: 
2021
Abstract: 

Il presente progetto ha come obiettivo l¿applicazione del metodo Zooarchaeology by Mass Spectrometry (ZooMS) su resti faunistici selezionati dalle fasi neolitico pastorali (8300-4600 anni dal presente) del riparo sotto roccia di Takarkori (Sahara centrale, Libia S-O).
Questa recente metodologia biomolecolare utilizza i markers peptidici del collagene per identificare la specie, più spesso il genere, di elementi ossei animali molto frammentari e/o non diagnostici secondo le tradizionali metodologie morfometriche. L¿ottima capacità di preservazione del collagene, anche in ambienti aridi, insieme alla poca invasività dell¿analisi (10-30 mg di osso), lo rendono un metodo dalle molteplici potenzialità.
I contesti sahariani sono caratterizzati da ossa in pessimo stato di conservazione, molto frammentate, che consentono la determinazione tassonomica di un campione molto esiguo. Questo influenza fortemente le inferenze archeologiche, dal punto di vista quantitativo e qualitativo.
La determinazione accurata delle specie animali e delle loro proporzioni è risolutiva nella comprensione delle scelte economiche ma ancor più di quelle culturali, che si possono leggere nelle modalità di gestione degli animali e nel rapporto tra questi, il territorio e i gruppi umani.
La mancanza di analisi ad alta risoluzione ha conseguenze importanti negli studi sul pastoralismo: una visione parziale può influenzare la comprensione delle sue molteplici caratteristiche ed evoluzioni.
L¿utilizzo del metodo nel sito di Takarkori, contraddistinto da una lunga sequenza stratigrafica che copre tutti gli sviluppi cronologici del pastorale (Early, Middle e Late Pastoral), permetterà di approfondire i caratteri propri del pastoralismo sahariano attraverso l¿analisi dettagliata delle modalità di sfruttamento e gestione delle risorse animali. Consentirà inoltre l¿identificazione di quelle specie ancora ¿invisibili¿ nel record archeozoologico ma che rappresentano markers culturali pastorali importanti.

ERC: 
SH6_4
SH6_3
LS2_9
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_3530136
Innovatività: 

Nel corso degli ultimi anni si sta assistendo a un uso sempre più ampio del metodo ZooMS negli studi archeozoologici. Utilizzando i peptidi del collagene come unità base per le analisi, ZooMS permette infatti di superare i problemi di conservazione che interessano il DNA antico. Le proteine, come il DNA, contengono informazioni utili per le ricostruzioni filogenetiche e per l¿identificazione tassonomica.
Rispetto alla analisi sul DNA vengono, però, minimizzati i costi non solo in termini di quantità di campione necessario ma soprattutto in termini di tempo e denaro: le analisi ZooMS sono molto più economiche, più veloci ed è quindi possibile analizzare una maggiore quantità di materiale.
Il metodo ZooMS ha trovato il suo più ampio impiego nei contesti europei e vicino orientali, dimostrando fin da subito le sue eccezionali potenzialità che gli hanno garantito un rapido successo e un sempre crescente utilizzo.
Solo recentemente la sua applicazione si è rivolta ai contesti archeologici africani. In Nord Africa questo tipo di approccio non ha ancora trovato il suo spazio, ad eccezione di un unico studio rivolto all¿industria su osso del sito pleistocenico di Taforalt, in Marocco (Desmond et al. 2018). Nello specifico, nessuna analisi di questo genere è stata mai condotta nel Sahara.
Il pilot study (Di Matteo et al. in stampa) condotto su alcuni frammenti del sito di Takarkori, dimostrando l¿efficacia del metodo su un contesto archeologico in ambiente desertico e confermando la presenza di collagene in ottimo stato di conservazione per tutte le fasi di frequentazione del sito, ha posto le basi per successive e più ampie applicazioni del metodo nel Sahara.
L¿archeozoologia sahariana da sempre si confronta con ossa in pessimo stato di conservazione e altamente frammentate (Gautier e Van Neer 1977, Corridi 1998, Van Neer et al. 2020). L¿applicazione del metodo nei contesti archeologici del Sahara, ampliando quantitativamente le specie determinate, permetterebbe di superare i limiti interpretativi nell¿analisi della gestione delle risorse animali nel corso del pastoralismo.
Il Sahara centrale è, inoltre, uno dei più antichi centri di introduzione di animali domestici, con alcune delle datazioni più antiche del continente, circa 8300 cal BP (Takarkori, Uan Muhuggiag).
Le potenzialità del metodo di ampliare il numero di specie determinate e identificare quelle ancora ¿invisibili¿ nel record archeozoologico permetteranno di evidenziare e delineare con maggior dettaglio le scelte economiche, sociali e culturali dei gruppi pastorali nel tempo e nello spazio. Queste specie (i.e. capre/pecore, asino), nonostante siano cruciali per la vita economica, e non solo, dei pastori hanno sofferto di limiti interpretativi dovuti da una parte allo stato di conservazione delle ossa ma anche a una narrazione pastorale da sempre incentrata sul ruolo del bovino domestico in queste società.
Le analisi ZooMS nel sito di Takarkori, che vanta una delle più lunghe e complete sequenze stratigrafiche oloceniche del Sahara centrale, consentiranno di sfruttare al massimo la possibilità di far luce sull¿importanza relativa delle diverse specie in gioco nel tempo. Questo permetterà di chiarire modelli locali di sfruttamento e gestione delle risorse animali, in particolare per quelle specie difficili da identificare tassonomicamente perché morfologicamente molto simili oppure a causa della frammentazione del record.
I risultati andranno inoltre ad ampliare la letteratura riguardante gli sviluppi del metodo ZooMS e le sue potenzialità grazie alla sua prima estensiva applicazione in contesti archeologici del Sahara centrale. Il progetto, dal forte impianto interdisciplinare, permetterà di collaborare e partecipare attivamente alla discussione circa le forme del pastoralismo in Africa, che il recente sviluppo di suddette metodologie biomolecolari ha riportato all¿interesse della comunità scientifica, contribuendo con nuove prospettive e nuovi scenari interpretativi.

Codice Bando: 
2765719

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