Il progetto di ricerca intende ricostruire e indagare in primo luogo i rapporti tra Luciano Anceschi, fenomenologo, docente di filosofia e di estetica, critico letterario e fondatore della rivista «il verri», e il suo allievo poeta, narratore e artista visivo, oltre che vivacissimo organizzatore culturale, Nanni Balestrini. I termini dell'indagine comprendono anche le corrispondenze intellettuali, le indicazioni di poetica e i progetti editoriali di tutto il gruppo dei Novissimi che molto deve alla riflessione estetica e al concreto sostegno critico di Luciano Anceschi, teorico subito seguito da Antonio Porta, della «poesia in re e non ante rem». Per sua natura, dunque, il progetto, toccherà tutti i Novissimi, e dunque, oltre a Balestrini anche Edoardo Sanguineti, Antonio Porta, Elio Pagliarani, Alfredo Giuliani.
In una prima fase la ricerca sarà condotta sulla corrispondenza, per lo più ancora inedita, tra Anceschi e i vari componenti del gruppo, e sugli scambi epistolari tra i cinque giovani poeti. Uno dei fini scientifici di questa ricerca è la pubblicazione filologicamente curata di carteggi inediti tra intellettuali italiani novecenteschi
Un secondo aspetto della ricerca, di natura più critica e storico-letteraria, intende verificare l'influenza della poesia di Eliot e di Pound negli anni della Neoavanguardia.
Un terzo momento dell'indagine ricostruirà gli apporti individuali dei Novissimi ai progetti teorici ed editoriali delle riviste «il verri» e «Quindici», con possibile, ma successivo ampliamento della ricerca all'attività culturale della più recente rivista «Alfabeta».
Per tutte le linee d'indagine sopra esposte saranno vitali le lettere conservate presso la Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio di Bologna (Fondo Anceschi), la Biblioteca Universitaria di Genova (Magazzino Sanguineti), e presso gli archivi privati in via di riordinamento di Balestrini e di Pagliarani, il Centro Manoscritti di Pavia (Fondo Giuliani), e gli archivi A.P.I.C.E. (Fondo Porta).
Uno dei maggiori aspetti di innovatività della ricerca fonda sul metodo di indagine e di ricostruzione filologica applicato alle scritture della Neoavanguardia. Finora, infatti, le interpretazioni critiche appaiono dominanti rispetto alle ricerche filologiche. Sembra promettente, in termini di possibili nuovi risultati scientifici, applicare a questo nodo storico-letterario un metodo di indagine non ancora sufficientemente adottato alla produzione letteraria delle avanguardie.
Rispetto alle stato dell'arte descritto nel campo precedente, la ricerca qui proposta porterà a nuove conoscenze scientificamente fondate su documenti - corrispondenza, manoscritti e varianti; collaborazioni editoriali - del nodo storico-letterario preso in esame. Verificherà e definirà inoltre i rapporti tra la grande poesia anglosassone novecentesca - segnatamente quella di Eliot e di Pound - e la poesia «novissima», con potenziali supplementi d'indagine sull'influenza di questa poesia anglosassone nell'opera poetica dii autori che hanno fiancheggiato la Neoavanguardia.
Seguirà la pubblicazione di documenti inediti a vantaggio di futuri avanzamenti degli studi storico-letterari e di future rinnovate interpretazioni critiche.
Infine, dalle ricostruzioni raggiunte, affiorerà con maggior nettezza di linee non solo il panorama culturale e letterario nell'Italia degli anni Cinquanta e Sessanta, ma anche quello filosofico, presupposto fondamentale per comprendere pienamente, in una luce critica, i fatti letterari.
Oltre alle pubblicazioni scientifiche e ad eventuali interventi didattici a carattere seminariale, al termine delle ricerche sarà organizzato un convegno di una giornata per proporre alla comunità scientifica i risultati raggiunti.