Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2111963
Anno: 
2020
Abstract: 

La proposta è inserita nel quadro delle attività di ricerca che il Gruppo svolge sui temi della rigenerazione urbana, quale strategia di riferimento per il governo della città contemporanea, che pone come obiettivo prioritario la costruzione della rete della città pubblica per la realizzazione di un nuovo Welfare urbano.
La complessità dello scenario, che l'attuale pandemia ha ulteriormente evidenziato, sottolinea le patologie e le carenze della città contemporanea, in termini di organizzazione, gestione e funzionamento, nonché le ricadute, in negativo, sulle comunità insediate, sotto il profilo della qualità della vita e dell'ambiente urbano, privandole, in molti casi, dei diritti fondamentali, tra cui il diritto alla salute.
Uno scenario che richiama l'urgenza di una riflessione che affronti, in termini strutturali e non meramente emergenziali, la necessità di una riconfigurazione dell'assetto delle componenti della città pubblica relative alla rete dei servizi pubblici per la salute, contestualizzandola nell'ambito di una più generale strategia di rigenerazione urbana. Da questa urgenza scaturisce la motivazione della ricerca, che persegue l'obiettivo di giungere a definire nuovi riferimenti teorico-metodologici e operativi per una riforma del SSN e una sua riconfigurazione in forma di Rete di distribuzione territoriale gerarchizzata e interscalare, a garanzia del diritto alla salute per tutte le comunità insediate.
A questi fini la proposta, in controtendenza con l'attuale modello organizzativo, adotta un approccio sperimentale e induttivo, connotato da integrazione e interscalarità, che utilizza la dimensione fisico-territoriale quale riferimento strutturale per il riassetto del SSN. L'interscalarità fa riferimento a 4 livelli di indagine e progetto: regionale, area vasta/sovracomunale, comunale, subcomunale/locale; l'integrazione è garantita dall'utilizzo di 4 prospettive, complementari e interattive, territoriale, urbanistica, edilizia, sanità pubblica.

ERC: 
PE8_3
SH2_9
LS7_10
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2772856
sb_cp_is_2732498
sb_cp_is_2768688
sb_cp_is_2725576
sb_cp_is_2728438
sb_cp_is_2744903
sb_cp_is_2748881
sb_cp_is_2725452
sb_cp_is_2725756
sb_cp_is_2727132
sb_cp_is_2794782
sb_cp_is_2716055
sb_cp_is_2810627
sb_cp_is_2734748
Innovatività: 

La Ricerca contribuisce a un avanzamento della conoscenza sotto il profilo teorico-metodologico, attraverso la messa a punto e la sperimentazione di un approccio integrato, interdisciplinare, interscalare e iterativo, che pone la dimensione fisico-territoriale quale riferimento strutturale di un possibile riassetto del SSN.
Il connotato di innovazione trova, altresì, riscontro, sotto il profilo operativo, nella individuazione di nuovi riferimenti, strumenti, meccanismi, tecniche di pianificazione e attuazione, per una riforma del SSN e per una sua riconfigurazione in forma di Rete di distribuzione territoriale gerarchizzata e interscalare, finalizzata a conseguire un presidio e una dotazione territoriale capillare, a garanzia del diritto alla salute per tutte le comunità insediate.
Inoltre, la Ricerca induce ricadute in termini di innovazione anche con riferimento agli specifici ambiti disciplinari coinvolti, con un avanzamento, sotto il profilo teorico-metodologico e operativo, delle forme e dei contenuti afferenti alle strumentazioni, alle tecniche, alle pratiche, attraverso l'utilizzo delle 4 prospettive.
Questo avanzamento verrà veicolato e diffuso mediante un'attività di disseminazione rivolta sia alla comunità scientifica, sia agli attori, pubblici e privati, coinvolti nella riforma del SSN (Enti territoriali e del Servizio sanitario, istituzioni, Centri di ricerca, ecc).
La disseminazione avverrà attraverso pubblicazioni a carattere scientifico e divulgativo; seminari, convegni, e, più in generale, nell'ambito delle attività di public engagement e di terza missione.
La Ricerca pone, altresì, obiettivi e finalità convergenti e sinergici con gli approcci innovativi esplicitati nell'ultimo decennio, da Enti e Organismi internazionali sul tema della salute.
La World Health Organization (WHO) da circa 30 anni ha elaborato una ridefinizione del concetto di salute attraverso il ripensamento del modello biomedico, focalizzato sull'individuo, verso un modello bio-psico-sociale, in cui la salute è la risultante di fattori socioeconomici, culturali e ambientali.
La salute, quindi, non si configura come un tema riferito alla sola sanità, ma quale obiettivo prioritario influenzato dai contesti di vita e dalle strategie di sviluppo dei governi locali (Battisti 2019).
La WHO nel 2012 affermava, infatti, la necessità di "contesti urbani capaci di supportare e migliorare continuamente l'ambiente fisico ed il contesto sociale, incoraggiando lo sviluppo delle risorse economiche/sociali". Questo presuppone un approccio integrato che consenta sia di attuare interventi con forte valenza di empowerment individuale e comunitario, sia di creare condizioni ambientali atte a favorire il cambiamento dello stile di vita nella popolazione e un guadagno in termini di salute, richiamando l'imprescindibilità di una strategia complessiva che consenta di passare da un'economia lineare a un'economia circolare (Battisti 2020).
La riflessione sulla necessaria integrazione tra salute e ambiente urbano fa propria la considerazione alla base della cosiddetta Salute Globale, il paradigma che sottolinea la multidimensionalità della salute, fortemente dipendente dal contesto e dai Determinanti Sociali di Salute (WHO 2008), nei quali trovano spazio, come fattori incidenti, non solamente l'ambiente di vita e di lavoro, ma anche l'ambiente costruito con le proprie specificità (Burton 2006), oltre a elementi immateriali come la coesione e il capitale sociale (Cattel 2001).
La disuguale distribuzione dei Determinanti sociali genera Disuguaglianza Sociale in Salute, la cui rilevanza, nei contesti urbani, rappresenta un problema crescente, fonte di profonde ingiustizie sociali (Gelormino 2015). In questa direzione si muovono anche le politiche globali che hanno portato l'ONU a definire gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibili (Agenda 2030, 2015). In particolare, il Goal 3 persegue l'obiettivo di garantire la salute e di promuovere il benessere, e richiama la necessità di riferirsi al nuovo contesto epidemiologico e ambientale, all'invecchiamento della popolazione, alla diffusione delle patologie croniche, all'accesso alla prevenzione e al contrasto agli stili di vita poco corretti. Inoltre, il Goal 11, che si occupa della sostenibilità urbana, pone come obiettivi prioritari, per la salute pubblica, la riduzione dell'inquinamento e il miglioramento della qualità dell'aria, della gestione dei rifiuti e del ciclo dell'acqua. Alle fasce più deboli e vulnerabili della popolazione deve essere assicurata eguale garanzia di accesso e fruibilità ai servizi, agli spazi verdi pubblici, rafforzando la pianificazione dello sviluppo nazionale e regionale, accesso alla mobilita e alloggi adeguati, sicuri e convenienti, adottando politiche e strumenti integrati per l'inclusione, l'efficienza delle risorse, la mitigazione e l'adattamento ai cambiamenti climatici (Battisti, Marceca 2020).

Codice Bando: 
2111963

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