Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2096194
Anno: 
2020
Abstract: 

Il presente progetto si situa all¿intersezione tra gli studi di genere e gli studi letterari e culturali. Esso intende offrire un contributo alla teoria e alla critica letteraria e all¿analisi culturale proponendo l¿utilizzo dell¿intersezionalità ¿ una metodologia elaborata nell¿ambito delle scienze sociali ¿ per l¿analisi letteraria e testuale e, più in generale, per l¿analisi delle produzioni culturali dell¿Italia contemporanea (soprattutto letterarie, cinematografiche e mediali).
L¿intersezionalità nasce nel contesto degli studi femministi e degli studi critici sulla razza e costituisce uno dei contributi più significativi dal punto di vista politico, teorico e metodologico offerto dalle femministe ¿non bianche¿ e di terza ondata per lo sviluppo di un approccio, utilizzabile in diversi ambiti disciplinari e campi del sapere che si interroghi sulla disomogeneità dei soggetti culturali, sociali e politici, sui diversi livelli di oppressione che soggetti e gruppi subiscono, e sulla necessità di considerare l¿interazione delle diverse oppressioni.
Se nel dibattito culturale internazionale l¿intersezionalità costituisce ormai da tempo un argomento centrale nella riflessione sul genere, questo approccio teorico e metodologico è approdato in Italia solo in tempi recenti ed è rimasto per lo più confinato all¿ambito sociologico. La presente ricerca, in continuità con elaborazioni in numero molto limitato già esistenti sull¿argomento, intende avviare una riflessione sulle possibilità che una metodologia intersezionale può offrire se traslata dalle scienze sociali agli studi letterari, in particolare se utilizzata nell¿ambito della teoria e della critica letteraria e nell¿analisi dei testi (letteratura, cinema, video, media). Tale metodologia, infatti, fornisce importanti strumenti per analizzare le produzioni culturali dei soggetti ¿marginali¿ che per lungo tempo sono stati esclusi dall¿accesso all¿autorialità e dalla produzione di epistemologie.

ERC: 
SH5_2
SH6_12
SH5_8
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2690978
Innovatività: 

L¿innovatività della presente ricerca consiste innanzitutto nel rendere l¿apparato teorico e metodologico dell¿intersezionalità il nucleo centrale del progetto stesso. Come già detto, infatti, tale metodologia non ha ancora vissuto uno sviluppo consistente nel contesto italiano, soprattutto al di fuori delle discipline sociologiche. Il progetto qui presentato, al contrario, si propone di porre tale metodologia al centro della ricerca e, attraverso un approccio interdisciplinare e transdisciplinare, trasporre la teoria e la metodologia intersezionale dalle scienze sociali agli studi letterari e, in generale, all¿analisi dei testi. Tale trasposizione è stata teorizzata ancora molto poco a livello internazionale, e ancor meno a livello nazionale e, proprio per questo, essa costituisce un ulteriore elemento di innovatività, che contribuirebbe a un significativo avanzamento nella teorizzazione e nell¿applicazione dell¿intersezionalità al contesto italiano. In questo passaggio è necessario che l¿intersezionalità non diventi un meccanismo depoliticizzato senza alcuna finalità etica, e che mantenga la propria funzione principale, cioè quella di trasformare le strutture sociali e i processi conoscitivi.
L¿intersezionalità, in virtù della propria valenza politica e sociale, rappresenta uno strumento teorico e metodologico innovativo in quanto fornisce importanti strumenti per riassegnare visibilità a soggetti resi storicamente invisibili e per favorire il loro ingresso nella produzione di epistemologie e nella creazione di rappresentazioni. A tale scopo, come affermano Michele T. Berger e Kathleen Guidroz, è necessario mettere in discussione modi tradizionali di inquadrare le questioni esaminate attraverso un approccio interdisciplinare e transdisciplinare. L¿applicazione della metodologia intersezionale agli studi letterari produce un importante cambiamento nella critica letteraria e nell¿analisi del testo che induce i critici e le critiche letterarie a mettere in discussione i saperi precostituiti e i soggetti che li producono.
Infine, la metodologia intersezionale proietta la lettura del testo anche al di fuori di esso, al contesto sociale, politico e in generale culturale in cui il testo letterario, filmico, mediale prende forma, e tiene conto dei cambiamenti in atto in una data società e della visibilità sociale che soggetti prima non rappresentati o sottorappresentati acquisiscono in seguito a tali cambiamenti. Come affermano Silvia Camilotti e Tatiana Crivelli: «la lettura intersezionale promuove in modo compiuto, oltre che la comprensione profonda e com¬plessa dei meccanismi narrativi del testo letterario, anche una continua e stimolante sinergia sia con l¿area di riferimento teorica a cui il metodo guarda, sia alla dimensione storico-politica dell¿extratesto con cui l¿opera dialoga» (Camilotti e Crivelli 2017, 49). Il tratto fondamentale dell¿approccio intersezionale è proprio l¿attraversamento dei confini disciplinari, la comparsa e la visibilità di soggetti storicamente confinati ai margini delle rappresentazioni e della produzione di epistemologie, e la ridefinizione dei saperi. Ciò consente a nuove voci autoriali, e quindi a nuove narrazioni, di emergere, evitando in tal modo quello che Chimamanda Ngozi Adichie definisce The Danger of the Single Story (2009), e cioè il pericolo che una storia si sedimenti in una certa forma (anche se la prospettiva che presenta è limitata e limitante) soltanto perché la voce che l¿ha raccontata nel tempo proveniva sempre dallo stesso gruppo sociale egemone. Al contrario, un¿analisi intersezionale promuove la ricerca di diverse forme espressive e la circolazione di nuovi immaginari che danno voce alle mutate condizioni sociali e culturali e produce il consolidamento di nuove estetiche letterarie e, più in generale, culturali.

Codice Bando: 
2096194

© Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma