Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2591262
Anno: 
2021
Abstract: 

L' obiettivo del progetto presentato è di proporre a realtà aziendali del settore agricolo e nutraceutico-farmaceutico presenti nel Lazio un processo innovativo per la valorizzazione dei prodotti di scarto del comparto ortofrutticolo. Come obiettivi specifici verranno proposti prototipi di integratori per la salute umana ottenuti da scarti della produzione del carciofo e del cavolfiore. Questi prodotti, scelti come casi studio, rappresentano infatti una ricchezza per il Lazio ma i loro scarti costituiscono ancora un problema concreto ed un costo in termini di smaltimento per le aziende agricole e di trasformazione. Queste aziende potranno quindi beneficiare della valorizzazione degli scarti che da un costo potranno rappresentare una integrazione del reddito aziendale.
Questi obiettivi saranno perseguiti facendo ricorso ad un approccio integrato multidisciplinare che trae beneficio dalle competenze alimentari, , chimiche e nutrizionali dei partner coinvolti. All' interno del Soggetto proponente sono presenti infatti competenze altamente qualificate e specializzate, come è possibile evincere dall'attività di ricerca svolta in campo nazionale ed internazionale e dalle numerose pubblicazioni scientifiche dei ricercatori coinvolti.
L'ottimo livello dell'attività scientifica è supportato anche dall'impiego di attrezzature e tecnologie all'avanguardia, già utilizzate in altri progetti di ricerca. Va altresì messo in luce come tra i ricercatori coinvolti nel Progetto, siano già attivi processi di collaborazione scientifica. Ciò consente di attivare con un impatto positivo, sia in termini economici che scientifici, una rete di collaborazione e di partire da una comune base metodologica.
Infine, la realizzazione di precedenti progetti nel settore alimentare, ha consentito, attraverso la cooperazione intersettoriale tra la ricerca e realtà locali, lo sviluppo di una rete di contatti con realtà del settore.

ERC: 
LS9_5
LS2_10
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_3309945
sb_cp_is_3282666
sb_cp_is_3291041
sb_cp_is_3325581
sb_cp_is_3337073
sb_cp_es_449024
sb_cp_es_449025
sb_cp_es_449026
Innovatività: 

Gli integratori alimentari vengono definiti dal Ministero della salute come «fonti concentrate di nutrienti o altre sostanze ad effetto "fisiologico" che non hanno una finalità di cura, prerogativa esclusiva dei farmaci, perché sono ideati e proposti per favorire nell'organismo il regolare svolgimento di specifiche funzioni, o la normalità di specifici parametri funzionali, o per ridurre i fattori di rischio di malattia. Tra gli integratori disponibili sul mercato quelli a base vegetale (piante o estratti di piante), sono tra i più apprezzati, in parte perché possono essere ricondotti a tradizioni d'uso consolidate, ma anche perché l'ottenimento da sostanze vegetali viene considerato sinonimo di sicurezza d'uso. In Italia circa il 20% della popolazione è consumatore abituale di integratori di origine vegetale (progetto europeo PlantLIBRA, 2016) e secondo le rilevazioni di "Federsalus" nel 2019 il consumo di integratori nel nostro Paese è aumentato del 2,5%, confermando una tendenza in atto da tempo per un mercato che ha un valore di 3,5 miliardi di euro. Le piante più utilizzate per la produzione di integratori, provengono per la maggior parte da coltivazioni dedicate a questo scopo come accade per gli integratori a base di aloe, tarassaco e valeriana con conseguenti elevati costi per il reperimento della materia prima. Invece, nel caso di utilizzazione degli scarti ortofrutticoli avremmo a disposizione grandi quantità di un materiale vegetale a basso costo, che permetterebbe di immettere sul mercato integratori sicuramente competitivi dal punto di vista economico. Considerato che nel Lazio è già presente una consolidata industria agroalimentare e farmaceutica, si ipotizza che vi sia un forte interesse nello sviluppo e realizzazione di integratori di nuova generazione con indubbie ricadute occupazionali su tutta la filiera del settore.
In questo progetto, sono stati presi in considerazione gli scarti di due colture molto diffuse, come il carciofo ed il cavolfiore, sia per la grande quantità di residui provenienti dalla coltivazione e successiva lavorazione, sia perché da studi precedenti entrambe le specie presentano nella biomassa aerea elevati livelli di molecole bioattive suscettibili di essere utilizzate per la produzione di integratori alimentari. Il progetto INTEGR-HORTO si caratterizza per fornire soluzioni concrete alla problematica dello smaltimento degli scarti vegetali del comparto ortofrutticolo che da molto tempo affligge il comparto agroalimentare del Lazio. Grazie alle diverse competenze, si propone una metodologia che ha inizio con il reperimento degli scarti vegetali presso aziende agricole e di trasformazione, prosegue con la caratterizzazione del loro profilo chimico e nutrizionale e successivamente con la realizzazione di prototipi di integratori. Questo approccio permetterà l'ottenimento di prodotti finali caratterizzati da un maggiore contenuto di servizio e di valore aggiunto (economico, sociale e ambientale) rispetto alle soluzioni tecnologiche già disponibili e l'offerta già presente sul mercato, ne sono testimonianza le numerose attestazioni d'interesse al progetto da parte di aziende del comparto agroindustriale regionale.

Codice Bando: 
2591262

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