Ecologia funzionale e di comunità
L'attività di ricerca riguarda lo studio dell'ecologia di comunità e dei servizi ecosistemici in un contesto di cambiamento globale. Uno dei principali obiettivi è comprendere i meccanismi di organizzazione della biodiversità lungo gradienti naturali e di disturbo, con particolare riferimento allo studio della nicchia trofica, delle reti trofiche e del ciclo dei nutrienti in comunità a ridotta ed elevata biodiversità. La ricerca applicata include lo studio degli effetti del riscaldamento climatico e delle invasioni biologiche sulle interazioni tra specie, sul ciclo dei nutrienti, sulla stabilità e la vulnerabilità della biodiversità all'estinzione di specie. Le ricerche riguardano la regione mediterranea e ambienti estremi come gli ecosistemi artici, antartici e di alta montagna.
Le ricerche in Artico riguardano sia ecosistemi terrestri che marini. In ambiente terrestre, le attività si concentrano sugli effetti del riscaldamento e degli erbivori sulle strutture di rete trofica degli ecosistemi lacustri, sulla capacità di accumulo di carbonio di questi ecosistemi e sulle emissioni di gas a effetto serra (CO2, CH4, N2O) sia in ambiente acquatico che terrestre. In ambiente marino, le attività riguardano gli effetti degli input di risorse di origine terrestre e dell’invasione di specie, entrambe previste in aumento a causa del riscaldamento climatico, sulla struttura e il funzionamento delle reti trofiche marino-costiere nei fiordi artici e le implicazioni per le specie di interesse conservazionistico e commerciale che dipendono da queste reti trofiche.
In ambiente montano, le ricerche si focalizzano sull'effetto della produttività primaria terrestre e della temperatura sulla produttività degli stock ittici, sulle interazioni trofiche e sulle emissioni di gas a effetto serra in laghi alpini di alta quota.
In ambiente mediterraneo, le ricerche riguardano lo studio di ambienti lagunari e marini costieri al fine di comprendere l’effetto della tipologia di habitat (fanerogame, macroalghe, fondi molli) e della temperatura sulla biodiversità, produttività e capacità di carbon sink degli ecosistemi.
Le attività includono la progettazione sperimentale, il campionamento, l'analisi di laboratorio, l'elaborazione dei dati, le pubblicazioni scientifiche e la partecipazione a congressi nazionali e internazionali, nonché il tutoraggio di studenti di laurea triennale, magistrale e di dottorato. Le tecniche elettive utilizzate sono, tra le altre, l'analisi elementare e la spettrometria di massa per l'indagine su isotopi stabili del carbonio e dell'azoto in diverse matrici ambientali, l’analisi delle specie del carbonio (organico biodisponibile, organico recalcitrante, inorganico) tramite combustione a rampe di temperatura sequenziali, e l’analisi in real-time dei flussi di CO2, CH4, N2O e H2O sia in ambiente acquatico che terrestre tramite analizzatori laser portatili.
Collaborazioni internazionali:
Aquatic Ecology Sector, University of Applied Sciences and Arts of Southern Switzerland-SUPSI, Switzerland
Arctic Centre, University of Groningen, Netherlands
Department of Arctic and Marine Biology, the Arctic University of Norway, Norway
Department of Biology, Ecology and Systematic Evolution and Animal Diversity, University of Liège, Belgium
Patagonian Institute, University of Magallanes, Chile
Collaborazioni nazionali:
Dipartimento di Scienze della Terra e del Mare, Università di Palermo
Dipartimento di Scienze della Vita e dell'Ambiente, Università di Cagliari
Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche ed Ambientali, Università del Salento
Istituto di Scienze Polari, Consiglio Nazionale per le Ricerche (ISP-CNR)
Istituto per la Ricerca sulle Acque, Consiglio Nazionale per le Ricerche (IRSA-CNR)
Istituto di Geoscienze e Georisorse, Consiglio Nazionale per le Ricerche (IGG-CNR)
