La capacità di riconoscere le emozioni altrui è una competenza essenziale nell'area delle abilità sociali e influenza la qualità delle relazioni nell'arco di vita. In varie ricerche si è visto come questa abilità, una componente dello sviluppo della teoria della mente (ToM), distingua i/le bambini/e di 5 anni con sviluppo tipico dagli altri/e. Nelle fasi di sviluppo successive le competenze di riconoscimento delle emozioni e 'mind reading' diventano sempre più elaborate e profonde all'aumentare della complessità delle interazioni sociali, soprattutto nel gruppo dei pari. Molti studi hanno indagato quali strumenti siano più adatti per misurare queste capacità, ma pochi hanno cercato di cogliere le differenze nel passaggio dall'infanzia alla preadolescenza in campioni con sviluppo sano. Inoltre non è ancora chiara in letteratura la direzione causale della relazione fra 'emotion recognition' e abilità sociali e relazioni amicali. La presente ricerca si propone di esplorare come varia la capacità dei/lle bambini/e di riconoscere le emozioni in campioni di età diverse all'inizio della preadolescenza. Verranno utilizzati due diversi test di 'emotion recognition' in bambini e bambine di età compresa fra i 9 e gli 11 anni iscritti a classi 4^ e 5^ elementare. In secondo luogo si vuole indagare se le abilità di riconoscimento delle emozioni varino in funzione di stimoli quali espressioni facciali di bambini/e o di persone adulte. Inoltre si vogliono esplorare le relazioni fra 'emotion recognition' e competenze e problemi sociali riferite dagli adulti, tramite le risposte dei genitori alla Child Behaviour Check List for Ages 6-18 (CBCL-6/18). Ci si propone infine di analizzare quali emozioni o stati mentali nello specifico vengano riconosciuti maggiormente, e se questa specificità correli con le abilità sociali.
Finora sono pochi gli studi di 'emotion recognition' condotti su bambini e bambine con sviluppo tipico. La fascia di età fra i 9 e gli 11 anni è stata poco esplorata, mentre dalla letteratura emerge come quel periodo di vita sia ricco di cambiamenti e cruciale per il consolidamento di queste abilità. Infatti la relazione tra le abilità mentalistiche e le competenze sociali è stata analizzata in letteratura nei periodi dell'infanzia (Capage & Watson, 2001). Sono state viste grandi differenze fra l'infanzia e gli ultimi anni delle scuole elementari (Banerjee & Watling, 2005). Successivamente l'adolescenza (Müller, Gmünder, 2014) è sicuramente la fase di sviluppo in cui si presentano maggiori trasformazioni e novità, ma le fasi precedenti costituiscono il punto di partenza e le premesse di quelle trasformazioni. Inoltre è distintivo di questa ricerca l'interesse per le abilità di 'emotion recognition' e non per i compiti di 'false belief', che più spesso sono stati analizzati. Infine in letteratura non si sono trovati studi che confrontino il riconoscimento di volti adulti e di volti di bambini/e in questa fase di sviluppo. Esplorare e cercare di comprendere il complesso rapporto fra competenze sociali, rapporto con i pari e capacità di riconoscere le emozioni è fondamentale per ipotizzare strumenti di promozione di queste abilità e prevenzione di comportamenti disadattivi.