progetto

Da catastrofe ad opportunità. Storie di invenzione e resilienza

Eventi naturali, se per di più accompagnati da una cattiva gestione dell’ambiente, creano catastrofi. Si tratta di momenti di rottura, di discontinuità, di rettifica che possono e devono generare momenti di ripensamento sia a livello fisico come sul piano teorico. La necessità di rispondere al brusco cambiamento può diventare occasione di reinvenzione e la distruzione rappresentare la possibilità di ripensare radicalmente i paesaggi urbani

Presentazione

Et è una collana editoriale che presenta i risultati delle ricerche del Dottorato Paesaggio e Ambiente (PeA) del Dipartimento di Architettura e Progetto della Sapienza, Università di Roma. Il progetto editoriale nasce quindi con l’intento di presentare gli studi e le riflessioni che si svolgono durante il percorso formativo e di costruire uno spazio di condivisione delle esperienze. Si tratta di una opportunità che il collegio dei docenti ha voluto creare per raccogliere e rendere visibile quella produzione di studi in progress che compongono la cosiddetta “letteratura grigia“.

The aesthetic rhythm of pure forms in Magnaghi –Terzaghi architects’ works

The encounter with Paola Magnaghi Delfino, a mathematician teaching at the Politecnico of Milan, actually the daughter of Augusto Magnaghi, was an opportunity to start a systematic research on the drawings by Magnaghi-Terzaghi’s atelier. Augusto Magnaghi and Mario Terzaghi, even if nowadays less remembered by the storiography, were two of the most important exponents of Modern Architecture in Milan, collaborators of Pietro Lingeri and Giuseppe Terragni.

Ambienti, stanze e altri spazi sonori. Una ricerca tra musica e architettura

Studiare e progettare ambienti sonori multisensoriali e analizzare il processo compositivo nel suo aspetto strutturale sono gli obiettivi di una piccola ricerca finanziata nel 2014 dall'Università "La Sapienza", presentata in questo libro collettivo che pubblica i lavori in corso presso la Facoltà di Architettura della Sapienza di Roma alla "Biennale Session" di Venezia 2018

Misurare, conoscere, progettare. Progetti di riuso per il Palazzo Vernazza di Castri di Lecce

La ricerca che dal 2016, seguendo un piccolo finanziamento dell’Ateneo della Sapienza, stiamo portando avanti come verifica di un metodo per il progetto di recupero, riuso, riciclo, di edifici e siti storici a partire dalla misura originaria, ha prodotto sperimentazioni progettuali di diversa natura, una mostra di questi progetti e una pubblicazione monografica che illustra la storia, il rilievo e le ipotesi di intervento. Diventa qui occasione per reinterpretare il Quadrivium.

Geometria e progetto. Ipotesi di riuso per il palazzo Vernazza a Castri

Dall’Antichità al Rinascimento, da Pitagora a Keplero, aritmetica, geometria, musica e astronomia hanno indagato il numero, lo spazio, il suono e il movimento dei corpi celesti. Queste quattro discipline venivano già pensate e insegnate da Platone come un insieme unitario, che fondeva lo studio degli oggetti matematici con l’aspirazione filosofica al vero, al bello e al bene. Il Quadrivium viene reinterpretato in questo lavoro e l’edificio diviene testimone, testo parlante, memoria scritta in molti linguaggi e restituisce al lettore di oggi un patrimonio un tempo riservato a pochi.

Sinergie disciplinari per il “progetto del patrimonio” nella dimensione territoriale

Nel momento in cui si affrontano le trasformazioni di un territorio inteso come “patrimonio” alle diverse scale, emerge la necessità di una sinergia tra saperi diversi. Ci si interroga su quale debba essere il ruolo della Progettazione architettonica rispetto all’Urbanistica, alla Pianificazione territoriale, alla Storia, all'Archeologia, al Restauro, e se ancora valga per la Composizione architettonica e urbana lo status originario di disciplina a cui è demandato il compito di operare una sintesi attraverso il progetto.

Costruite per le donne, costruite dalle donne. Produzione di spazi femminili dai Women’s Building alle case delle donne

Declinare femminismo e produzione dello spazio fisico non è argomento semplice né ovvio, anzi può risultare un’operazione complessa e articolata da dipanarsi attraverso più di un percorso possibile. Il saggio intende contribuire ad una lavoro di ricostruzione della memoria al fine di ricomporre un'identità di genere e rinnovare la consapevolezza di un ruolo professionale ormai pronto ad uscire dal solo narrato per diventare finalmente anche esperienza pianificata e progettata.

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