riporto delle perdite

Fusione di società e vitalità economica

La vitalità economica condiziona, nell’ambito dell’operazione di fusione di società, il subentro nel riporto delle perdite pregresse, degli interessi passivi indeducibili e delle eccedenze di rendimento nozionale ACE. Le condizioni ritenute dal legislatore indicative di tale vitalità sono basate sull’andamento di due parametri economico-contabili (ricavi e costo del lavoro) e pongono, anche alla luce di alcune discutibili prese di posizione dell’Agenzia delle entrate, rilevanti questioni interpretative.

Il rifinanziamento del core business ed il riporto delle perdite di periodo

Nella Risposta all’interpello n. 367 del 6 settembre 2019, l’Agenzia delle entrate ha affrontato il tema del riporto delle perdite di periodo in ipotesi di ricapitalizzazione, a settore merceologico immutato, del core business. Ritiene, in particolare, l’Agenzia che l’apporto di nuovi mezzi finanziari comporti l’avvio di una nuova attività e la conseguente preclusione del riporto delle perdite laddove ciò si accompagni al rinnovo della compagine sociale. Il percorso argomentativo utilizzato non convince e conduce ad esiti che, anche sul piano operativo, non sono affatto trascurabili.

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