L'influenza del Genji shaku sul processo di canonizzazione del Genji monogatari: ordine dei capitoli e standardizzazione di un classico.
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Luca Milasi | Aggiungi Tutor di riferimento (Professore o Ricercatore afferente allo stesso Dipartimento del Proponente) |
Il Genji monogatari (Storia di Genji, 1008ca.) è giunto a noi in una forma standardizzata che ha saputo generare una molteplicità di materiale ispirato all'originale. Tuttavia, le tracce di tale originale - il cui status era già stato messo in discussione dall'autrice stessa in Murasaki Shikibu Nikki (Il diario di Murasaki Shikibu) - sono invero andate perdute nel secolo successivo alla sua stesura, forse a causa dei rimaneggiamenti al testo o alla difficoltà di trasporto dei molti rotoli che lo compongono. Nonostante ciò, il Genji monogatari è rimasto per lo più invariato sia nella struttura che nella percezione collettiva del classico che rappresenta, e tale immutabilità è attribuibile all'influenza che commentari all'opera risalenti al tardo periodo Heian (794-1185) e agli inizi del Kamakura (1185-1333) hanno esercitato sulla regolamentazione delle tradizioni testuali che lo riguardano.
Lo scopo del progetto è quindi analizzare il commentario Genji shaku (Spiegazione del Genji monogatari, 1160ca.) e dimostrare come la sua influenza sui commentari successivi abbia plasmato l'ordine dei capitoli del Genji monogatari contribuendo a codificare il testo in maniera così standardizzata da renderlo immutabile. Il Genji shaku, del quale solitamente vengono analizzate le glosse sui waka e i richiami alla poesia classica cinese, vuole invece qui essere visionato sotto una nuova luce, distante dal piano poetico già largamente indagato, per concentrarsi sui riferimenti all'ordine dei capitoli: questo commentario è infatti il primo a farne menzione ed è verosimile ritenere che i commentari successivi abbiano riproposto lo stesso ordine per suo diretto effetto, inducendo così la struttura narrativa del Genji monogatari a rimanere invariata nonostante i riadattamenti.
La ricerca intende quindi spiegare come le glosse relative all'ordine dei capitoli inserite nel Genji shaku, alla luce delle sue imitazioni da parte di commentari successivi, abbiano plasmato il Genji monogatari.