Negli ultimi 30 anni si è assistito ad un notevole incremento della prevalenza dell' obesità sia nei bambini tra i 6 e gli 11 anni (dal 7% al 18%) sia negli adolescenti tra i 12 ed i 19 anni (dal 5% al 18%).
La prevalenza di OSA nei bambini obesi è stata stimata fino all' 80% (confrontata con il 5.7 % della popolazione pediatrica generale). I disturbi del sonno possono influenzare la qualità della vita e alterare le normali attività fisiologiche del corpo portando a squilibri metabolici e aumentando il rischio di diabete, ipertensione, obesità, depressione e malattie cardiovascolari come infarto e ictus. Studi recenti mostrano una stretta interconnessione tra i ritmi circadiani, i disturbi del sonno, in particolare cn i disturbi respiratori del sonno (SDB) e le comorbidità.
Le comorbidità più spesso associate ai disturbi del sonno sono mediate principalmente dall'ipossia intermittente e dalla frammentazione del sonno.
L'ipossia intermittente, induce infiammazione sistemica e produzione di radicali liberi e questo aspetto patogenetico potrebbe essere correlato ad alterazioni e modificazioni del microbiota intestinale.
Recenti studi, incentrati sull'interconnessione tra microbioma intestinale e disturbi del sonno, hanno dimostrato la crescente importanza di un microbioma intestinale sano ed equilibrato per la salute dell'ospite. Normalmente, il microbiota intestinale e il suo ospite sono legati da una relazione mutualistica, che in alcune condizioni può essere compromessa da cambiamenti nella composizione del microbiota, chiamati disbiosi.
Sia i problemi del sonno che la disbiosi del microbioma intestinale possono portare a disturbi metabolici e pochi sono i dati in letteratura che esplorano il legame tra disturbi del sonno, obesità e disbiosi intestinale, in età pediatrica.