La valorizzazione dei prodotti agroalimentari tipici e di qualità rappresenta un tema di crescente attualità e per il Sistema Paese un fattore competitivo per affrontare la sfida generata dalla globalizzazione dei mercati. Su questo tema si concentrano le attenzioni dei
consumatori e delle aziende che sollecitano a tutti i livelli iniziative di tutela, informazione e promozione, e lo sviluppo di attività di ricerca in grado di promuovere tali prodotti attraverso indicatori scientificamente misurabili. Questo scenario si confronta con consumatori sempre più attenti a prodotti alimentare di fascia premium price. Il nostro progetto permette, attraverso l'utilizzo di un sistema analitico HPLC/DAD, di individuare potenziali indicatori di qualità di prodotto e/o di processo riconducibili alla Reazione di Maillard e/o di quantificare contaminanti presenti nelle matrici alimentari al fine di valorizzare e difendere i prodotti del Made in Italy. In particolare, la strumentazione richiesta consente di valutare l'influenza delle tecnologie industriali di produzione sulle caratteristiche finali di prodotti che appartengono a segmenti specifici del mercato (es. prodotti artigianali, biologici, a denominazione d'origine); valutare la presenza di eventuali residui dei trattamenti fitosanitari; valutare l'autenticità dei prodotti rispetto a quanto riportato in etichetta. Le enormi potenzialità della strumentazione richiesta potrebbe permettere in futuro di ampliare il campo di ricerca. Il gruppo proponente lavora da anni su queste tematiche e la pubblicazione di articoli scientifici ha suscitato l'interesse di aziende italiane del comparto alimentare. Nella proposta viene richiesto un upgrade di una pompa per le analisi HPLC acquisita dal Dipartimento di Management (Laboratorio di Merceologia) nel corso del 2021, per poter rispondere alle esigenze di un mercato moderno che richiede qualità, sicurezza e sostenibilità (es.riscoperta dei grani antichi, artigianalità nelle produzioni).
Le nuove serie modulari di strumentazioni per HPLC, rispetto a quelle tradizionali e ormai obsolete, sono progettate in funzione delle esigenze operative del moderno utente HPLC, in genere risultano più compatte, di utilizzo più intuitivo e costruite utilizzando le più innovative tecnologie del settore. Le macchine moderne sono provviste di filtri per gli eluenti per eliminare eventuali particelle indisciolte, un sistema di degassaggio e un sistema per il riscaldamento e l'agitazione della soluzione. Grazie al nuovo design compatto e poco ingombrante, l'ingombro è equivalente a quello di un sistema HPLC. L'ultima generazione di cromatografi liquidi ad alte prestazioni dotati di pompa quaternaria, degasser on-line, autocampionatore, supportano colonne con particelle di dimensioni molto ridotte, inferiori a 2 µm, consentendo quindi separazioni analitiche migliori, un consumo molto ridotto di solventi e, conseguentemente, risparmi anche in termini economici per il laboratorio di analisi. Queste apparecchiature, rispetto ad attrezzature ormai obsolete, risultano ideali per lo sviluppo di metodi, nonché per la ricerca analitica e l'analisi rapida di routine nei settori farmaceutico, alimentare e delle bevande e ambientale. L'integrazione della pompa con un detector a matrice di diodi (DAD) permette di associare a ciascun picco cromatografico uno spettro UV in un range di lunghezze d'onda settabile da software, dando la possibilità di implementare l'analisi quantitativa con il riconoscimento qualitativo della sostanza e l'individuazione di eventuali coeluizioni e/o di altre impurezze del picco cromatografico.