Ingegneri-architetti della scuola romana di architettura
La ricerca svolta a 150 anni dalla proclamazione di Roma capitale, mira a far emergere la storia
per molti versi enigmatica degli ingegneri-architetti che hanno operato in una città divenuta dal
1871 un territorio nel quale consumare rapide e imponenti trasformazioni urbane. Non senza profonde
ferite inferte a quelle magnifiche ville – alcune delle quali perdute per sempre – l’esperienza prodotta
nel lungo percorso da tali trasformazioni ha reso riconoscibile una sensibilità operativa che, sia pur con
errori ed eccessi, viene definita come appartenente alla Scuola Romana di Architettura. Operando uno
scavo nella sua storia emerge che molti protagonisti di tali trasformazioni urbane sono stati degli ingegneri
integrali che hanno amato l’architettura non meno degli architetti e che con essa si sono misurati ottenendo,
gli uni e gli altri, i risultati che sono sotto gli occhi di tutti: edifici spesso di grande qualità, quartieri e anche
palazzine che sono divenuti per i romani delle presenze amichevoli, costituenti, insieme ai pregiatissimi monumenti
dell’antichità, il Vultus Urbis della città. Alle schiere di chiese e altri edifici anziani – magnifici e
preziosi scrigni di inestimabile valore e grande commozione spaziale che lo Stato della Chiesa ha costruito
e custodito nel tempo – si sommano le realizzazioni romane più giovanili di questo secolo e mezzo: da un lato
speculazioni edilizie, dall’altro piani urbanistici e opere di grande pregio. Tutto ciò è avvenuto su un substrato
di straordinari reperti archeologici imperiali e ancora più antichi che affiorano a Roma in ogni dove,
guarniti dalla cura del verde che li incastona in passeggiate senza eguali. Ciò ha fatto sviluppare ai protagonisti
della Scuola romana di architettura una sensibilità particolare che ha dato luogo alla tradizione del
lavorare con preesistenze architettoniche di vario tipo, stabilendo con esse un rapporto di continuità paesaggistica,
urbana, strutturale, narrativa, fotografica, e poi anche filmica di grande bellezza. Chiunque oggi
voglia ricostruire le articolazioni di questa Scuola, delle sue tradizioni e declinazioni – sia esso architetto,
ingegnere o altro ancora – non può esimersi dal ripercorrere le trasformazioni urbane di Roma capitale.