architettura francese

François Ier e Domenico da Cortona. Ipotesi per la genesi di un rapporto privilegiato

Quando nel 1531 François Ier commissiona a Domenico da Cortona il progetto dell'Hotel de Ville di Parigi, questi è il suo architetto di fiducia. Il saggio ripercorre gli esordi di Domenico da Cortona in Francia per comprendere da quando e come si sia creato tra il sovrano e l'architetto il rapporto di fiducia che sottende alla commessa dell'Hotel de Ville e alla partecipazione dell'italiano al progetto per il castello di Chambord, probabilmente a fianco di Leonardo da Vinci.

Modèles et interprétation dans les commandes résidentielles de Georges d’Armagnac

Il saggio affronta la committenza residenziale del cardinale Georges d'Armagnac nella regione dell'Aveyron, evidenziando l'influenza delle architetture italiane che il cardinale ha conosciuto e abitato durante i suoi soggiorni diplomatici a Venezia e a Roma, i riferimenti antiquari e l'utilizzo di modelli ispirati dal trattato di Sebastiano Serlio, nonché discutendo del ruolo che potrebbe aver avuto in talune scelte erudite il suo segretario, Guillaume Philandrier, autore di un importante commentario al De Architectura di Vitruvio

Chambord et l’Italie. Léonard de Vinci, Dominique de Cortone et les ambitions de François Ier

Partendo da una completa revisione delle fonti, in occasione del 500esimo anniversario della morte di Leonardo da Vinci e dell'inizio della costruzione del castello di Chambord, il saggio apporta sostanziali novità sulla genesi del progetto e sul ruolo giocato dal re Francesco I, da Leonardo e da Domenico da Cortona nel passaggio dal progetto di un padiglione di cacca a quello dell'edificio monumentale giunto ai nostri giorni.

Les artistes italiens au service de Georges d’Amboise et la Renaissance rouennaise. Renaissances italiennes à Rouen et à Gaillon. Typologies, sources, fortune

À l’aube de la Renaissance, la diffusion de la sculpture et de l'ornement italiens en France assume un poids tout à fait particulier dans les commandes du cardinal Georges d'Amboise à Rouen et Gaillon, dont l'importance a été reconnue déjà par la riche littérature des XIXe et XXe siècles.

« Non est enim potestas nisi a Deo » : l’expression de la royauté chez les derniers Valois

Il saggio indaga l'architettura funeraria francese a cavallo tra XV e XVI secolo, soffermandosi in particolare sulle tombe dei re di Francia commissionate ad artisti italiani (Guido Mazzoni, Antonio e Giovanni Giusti) e valutando le modalità di integrazione tra scultura e architettura nei singoli monumenti e la loro collocazione spaziale nella basilica di Saint-Denis.

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