public city

El estado del bienestar y ciudad pública. Nuevos estándares para una nueva forma urbana

A lo largo del siglo XX el estado del bienestar ha sido el motor de desarrollo que ha permitido alcanzar un alto nivel de bienestar, favoreciendo un mayor volumen de consumo y el aumento de la productividad. La transformación estructural, que a partir de los años ochenta se convierte en una de las señas de identidad del mundo capitalista occidental, pone en crisis su rol al que se le consideraba como un freno a la competitividad.

Costruire la città pubblica. Nuovi standard per un nuovo welfare

Nel corso del XX secolo il welfare è stato il motore di sviluppo che ha consentito, in particolare nei paesi a economia avanzata, il raggiungimento di un alto livello di benessere e di coesione sociale favorendo maggiori consumi e l’aumento della produttività. Le trasformazioni strutturali che a partire dagli anni Ottanta investono il mondo capitalista occidentale mettono in crisi il ruolo del welfare considerato, quasi ovunque, un freno alla competitività.

Welfare e rigenerazione urbana. Verso nuovi standard urbanistici

A oltre 50 anni dall'emanazione del DI 1444/68 sugli standard urbanistici, considerato un momento cruciale e rifondativo per la cultura urbanistica italiana nella riflessione sul welfare urbano, il contributo intende approfondire, a partire da alcuni casi di studio connotati da alti livelli di integrazione, interdisciplinarietà e iteratività, il rapporto tra i mutamenti in atto nella città e nei territori contemporanei, e l’emergere di un nuovo quadro esigenziale, che può trovare nella proposizione di nuove dimensioni normative, progettuali, ambientali, gestionali e sociali degli spazi “a

Corpi e spazi nella città pubblica. Verso una nuova prossemica? / Bodies and spaces in the public city. Towards a new proxemics?

The pandemic outbreak has put in crisis some values of the contemporary metropolis that seemed to have been achieved: the trend to urban
concentration and the widely shared equation between density and sustainability, the speed and ease of physical mobility, the idea of space
sharing, and more generally all sharing economies. Beyond the rhetoric of a return to "normality", it is necessary to rethink even the structure of
our cities by enhancing the positive acquisitions of modernity and some experiences prematurely discarded - proxemics, the city as a place of the

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