accessibilità urbana

Utopie ed eterotopie dell’accessibilità. Intervista a Walter Tocci a cura di Cristina Imbroglini

Nell’intervista a Walter Tocci, che fa seguito alla sua partecipazione al Convegno Roma in Movimento organizzato dal Dipartimento to di Architettura e Progetto dell’Università Sapienza di Roma vengono messe a fuoco le condizioni di “prigionia urbana” in cui vivono molti abitanti di Roma e dell’area metropolitana a causa delle difficoltà connesse al traffico e alle carenze del trasporto pubblico.

Dispositivo pontili

Il campo di significati che ha orientato il ricorso al termine dispositivo all’interno della ricerca muove da una riflessione molto diffusa, riferita all’accezione originaria del termine messa a punto da Focault nel 1977. Il dispositivo è definito come un insieme eterogeneo, composto da discorsi, istituzioni, strutture architettoniche, decisioni regolative, leggi, misure amministrative, enunciati scientifici, proposizioni filosofiche, morali, filantropiche ecc., cioè sia da elementi discorsivi che non.

Nuovi prigionieri urbani

In questo saggio il tema dell’accessibilità e dello spostamento nei territori urbanizzati di Roma è stato affrontato in modo non settoriale, tendendo a a ri-attaccare, e non semplicemente accostare, le questioni che riguardano la crescita della popolazione urbanizzata, i nuovi spazi costruiti e gli spostamenti nel vasto territorio di Roma, cercando di argomentare in modo ordinato quello che tutti già sanno: gli abitanti della città metropolitana (cioè del territorio provinciale di Roma)sperimentano sulla loro pelle nuove forme di “prigionia” connesse allagrandedifficoltàdi spostarsi da una

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