aiuto al suicidio

Sulla relazione fra l’ordinanza 207/2018 della Corte costituzionale e il Parlamento

Lo scritto, rielaborazione dell’audizione svolta presso le Commissioni Giustizia e Affari Sociali della Camera dei Deputati, in merito ad alcune proposte di legge sull’eutanasia, considera innanzitutto come dall’ordinanza 207, con cui la Corte costituzionale ha chiesto al Parlamento di disciplinare condizioni e procedure per legalizzare «un farmaco atto a provocare rapidamente la morte», non possa scaturire, per l’organo legislativo, alcun dovere costituzionale di legiferare nel senso indicato.

Nessun diritto di assistenza al suicidio e priorità per le cure palliative, ma la Corte costituzionale crea una deroga all’inviolabilità della vita e chiama «terapia» l’aiuto al suicidio

L'articolo analizza la sentenza n. 242/2019 della Corte costituzionale, che ha riscritto l’art. 580 c.p., con una sentenza manipolativa e additiva molto dettagliata. L’aiuto al suicidio resta reato, ma non è più punibile colui che agevola l’esecuzione del proposito suicida nei casi in cui l’aspirante suicida si trova in alcune condizioni, verificate da strutture pubbliche del sistema sanitario nazionale e dai comitati etici territorialmente competenti.

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