Recensione a “L’arbitrato”, a cura di Laura Salvaneschi e Andrea Graziosi, Milano, Giuffré, 2020
Recensione al volume L'arbitrato
Recensione al volume L'arbitrato
L'articolo affronta l'analisi dei molteplici modelli di arbitrato nelle controversie di lavoro, soffermandosi in particolare su alcuni nodi problematici (natura dell'arbitrato, coordinamento sistematico, formazione della volontà compromissoria, disciplina del procedimento)
Il volume raccoglie gli Atti dell’Incontro di studi organizzato dall’Associazione dei Dottorati di Diritto Privato (A.D.P.), nei giorni 18 e 19 dicembre 2017, presso l’Università degli Studi del Sannio, durante il quale è stato analizzato il rapporto tra autonomia negoziale e composizione dei conflitti, con particolare attenzione alle questioni offerte dall’impiego dell’arbitrato, della clausola compromissoria e delle c.d. Alternative Dispute Resolution. Ampio spazio è stato dedicato anche al ruolo dell’arbitro nei mercati bancari e finanziari.
Muovendo dal contratto associativo, che genera un soggetto di diritto rivelando la forza creativa dell’autonomia privata, l’Autore indaga i modelli di definizione negoziale delle controversie endoassociative, soffermandosi, in particolare, sull’arbitrato nei rapporti associativi, sull’arbitrato endoassociativo, e, infine, sui rimedi di giustizia interna
Il contributo, muovendo da un commento all'art. 813 bis c.p.c., affronta i presupposti a fondamento della figura della decadenza, il concreto operare dell'istituto e le conseguenze sul procedimento arbitrale, i possibili rimedi.
Il contributo, nel commentare l'art. 813 c.p.c., si occupa dei temi del rapporto parti-arbitri, delle modalità e formalità dell'accettazione dell'incarico arbitrale e della natura di quest'ultimo.
Il contributo, nel commento all'art. 808 ter c.p.c., si occupa di indagare le origini, le ragioni e i criteri distintivi, sia in dottrina che in giurisprudenza, dell'arbitrato irrituale rispetto a quello rituale nonché delle conseguenze sul piano applicativo della scelta a favore della risoluzione della controversia mediante determinazione contrattuale. Lo scritto affronta inoltre, in un'ottica di sostanziale unitarietà nel fenomeno arbitrale, i temi della forma, della interpretazione, del procedimento, delle impugnazioni e del regime del lodo irrituale.
La monografia affronta in chiave storica e diacronica le vicende tormentate e complesse dell'arbitrato quale strumento di risoluzione delle controversie di lavoro. Dopo un primo capitolo dedicato alla posizione del problema e alle ragioni di interesse per l'indagine, segue un secondo capitolo dedicato alle origini dei divieti (contenuti nella formulazione originaria degli artt. 806 e 808 c.p.c.) di arbitrato in materia di lavoro ed al fuorviante ruolo svolto dall'art. 2113 c.c. a proposito dell'asserita indisponibilità dei diritti del lavoratore quale ragione fondante di tali divieti.
Lo scritto si occupa della disciplina della decadenza degli arbitri come novellata dal d.lgs. n. 40/2006 che a tale vicenda ha dedicato un'apposita previsione nell'art. 813 bis c.p.c.
Il contributo esamina la natura del rapporto parti-arbitri e la natura dell'incarico da essi svolto e si occupa della disciplina dell'accettazione degli arbitri e della loro costituzione in collegio arbitrale.
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